I DATI DEMOGRAFICI DELL’UCRAINA IMPONGONO DI PORRE FINE ALLA LOTTA[1]
14 novembre 2023
La lotta per il trono ucraino è aperta.
Diversi media ucraini (in lingua russa) riferiscono di piani per licenziare questo o quel generale. Andrei Yermak, il capo dell’Ufficio di Zelenski e l’eminenza grigia dietro di lui, si trova attualmente negli Stati Uniti, a quanto pare per ottenere l’approvazione per il licenziamento del comandante in capo dell’esercito ucraino Generale Zaluzny. Altri media ucraini chiedono che Zaluzny diventi il nuovo presidente. Domani il direttore della CIA Burns è atteso a Kiev per dire a Zelenski che il suo tempo è finito e che lui, Zelenski, dovrà andare via.
Scrive Simplicius:
“Sembra ovvio che due fazioni rivali stiano cercando di prevalere l’una sull’altra nella sfera dei media occidentali. Zaluzhny ha sparato il suo colpo nel pezzo non autorizzato dell’Economist, e sembrerebbe che i sostenitori di Zelensky stiano esercitando il loro parallelo contrattacco”.
Larry Johnson ricorda i poteri più grandi che stanno dietro questa lotta:
“Un punto cruciale che non ho spiegato nell’articolo di ieri riguarda le narrazioni rivali riguardanti Zelensky e il Generale Zalushny – sembra che i britannici stiano appoggiando Zalushny mentre la CIA sta cercando di salvare Zelensky e di scaricare Zalushny. Io fondo questa conclusione sul fatto che l’Economist, una pubblicazione inglese con stretti legami con l’MI-6, ha concesso a Zalushny il trattamento riservato alle celebrità. Mentre il Washington Post, il giornale della CIA, ha addossato a Zalushny la colpa per il Nord Stream”.
Divertente da osservare, a meno che non siate in prima linea.
Lì, le cose per l’esercito ucraino stanno peggiorando giorno dopo giorno.
L’Ucraina ha sprecato così tante truppe per sforzi impossibili, dalla difesa di Bakhmut all’insensata “controffensiva” contro le inespugnabili linee russe, al punto che ora non ha più le truppe per tenere le sue linee difensive.
Sei settimane fa l’ex ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha esortato il governo ucraino ad arruolare più giovani per riempire le linee:
“L’età media dei soldati al fronte è superiore ai 40. Capisco il desiderio del Presidente Zelensky di preservare i giovani per il futuro, ma il fatto è che la Russia sta mobilitando l’intero paese furtivamente. Putin sa che una pausa gli darà il tempo di approntare un nuovo esercito. Così come fece la Gran Bretagna nel 1939 e nel 1941, forse è giunto il momento di rivedere l’ampiezza della mobilitazione dell’Ucraina”.
In una recente intervista con la Ucrainian Pravda l’editorialista dell’Economist Shashank Joshi ha preso una posizione analoga:
“Domanda: Vi sono risorse per aumentare l’addestramento all’estero dei soldati ucraini?
Risposta: Direi che una delle sfide più grandi, realmente, adesso è, prima di tutto, quella di riuscire a mobilitare un numero maggiore di ucraini giovani, il che, come sapete, è una sfida, e una questione politica e una questione sociale”.
L’ignoranza manifestata in queste prese di posizione britanniche diventa evidente quando si dà uno sguardo ai dati demografici dell’Ucraina:
Quando l’Unione Sovietica si dissolse alla fine degli anni ’80, l’economia dell’Ucraina si avvitò su sé stessa. Le persone si ritrovarono improvvisamente molto povere senza nessun lavoro che fosse disponibile. Così si astennero dal fare figli. Altri sono fuggiti quando è iniziata la guerra e una parte dei giovani è morta in guerra.
Mentre adesso ci sono circa trecentomila uomini ucraini quarantenni vi sono meno di centomila ucraini venticinquenni.
Vi sono pochi uomini e donne in età riproduttiva e pochi neonati. L’indipendenza ha rappresentato per l’Ucraina una catastrofe sociale ed economica che perseguiterà il paese per i prossimi cento anni.
L’esercito ucraino non può arruolare soldati più giovani semplicemente perché non vi sono più giovani. Le poche migliaia di giovani che bazzicano Kiev sono in realtà studenti universitari le cui conoscenze e il cui operato sono necessari per affrontare i prossimi decenni. Arruolarli significherebbe uccidere qualunque prospettiva positiva che l’Ucraina può ancora avere.
Dopo che il governo ucraino, su ordine degli Stati Uniti, si è reso indisponibile a fare la pace con la Russia, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato alle sue truppe di “smilitarizzare e denazificare” l’Ucraina. Così divenne ovvio che il principale obbiettivo russo era quello di logorare l’esercito ucraino, e non quello di conquistare i suoi territori.
I dirigenti politici e militari ucraini non sono riusciti a prendere le adeguate contromisure. Invece di assumere una modalità difensiva dietro linee sostenibili hanno ordinato alle proprie truppe di attaccare le linee difensive russe incessantemente. Di conseguenza le perdite russe sono state minime mentre le perdite ucraine sono state inimmaginabili.
Che tutto ciò sarebbe finito malamente era prevedibile.
È finita. L’Ucraina, e le potenze che stanno dietro di essa, hanno perso la guerra.
Le forze russe attualmente stanno effettuando attacchi esplorativi lungo l’intera linea del fronte. Ogniqualvolta una linea difensiva locale ucraina cederà, il che è solo questione di tempo, i russi passeranno e copriranno nuovi terreni. Le gocce che trapelano diventeranno un flusso, poi un fiume e un diluvio che spingerà l’esercito ucraino in una totale ritirata.
Il governo dell’Ucraina, e i suoi sostenitori, possono ancora prevenire tutto questo.
Ma ciò richiede il riconoscimento dello stato di fatto.
Chiedere che altri ucraini più giovani vengano arruolati per morire rappresenta la scelta opposta.
[1] https://www.moonofalabama.org/2023/11/ukraines-demographics-dictate-to-end-the-fight.html#more
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