LA RUSSIA CHIEDE UNA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA PER BUCHA
Mosca sostiene che l’incidente è stato inscenato da Kiev per accusare l’esercito russo di atrocità
3 aprile 2022
La Russia convocherà una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per un incidente accaduto nella città ucraina di Bucha, ha detto domenica il vice-rappresentante permanente della Russia nell’organizzazione, Dmitry Polyansky. L’Ucraina ha accusato la Russia di aver massacrato civili nella città, mentre Mosca ha liquidato l’incidente come una messa in scena delle forze di Kiev.
“Alla luce della spudorata provocazione dei radicali ucraini a Bucha, la Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che deve essere convocato lunedì 4 aprile. Porteremo alla luce gli arroganti provocatori ucraini e i loro protettori occidentali”, ha detto Polyansky in un post su Telegram.
Un impressionante spezzone video proveniente da Bucha, una città nella zona nordoccidentale di Kiev, è emerso nel corso del fine settimana, mostrando una serie di corpi vestiti in abiti civili sparpagliati nei dintorni. Kiev è stata lesta nell’incolpare l’esercito russo dell’incidente, con il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che ha sostenuto trattarsi di un “massacro deliberato”.
“Il massacro di Bucha è stato intenzionale. I russi vogliono eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli. Io ora chiedo sanzioni devastanti da parte del G7 ORA”, ha detto Kuleba su Twitter.
Importanti politici occidentali sono stati lesti nell’appoggiare e amplificare le affermazioni di Kiev, con il capo della NATO Jens Stoltenberg che ha brandito l’incidente come “una brutalità contro i civili che non vedevamo in Europa da decenni”.
“Ed è orribile, ed è assolutamente inaccettabile che i civili vengano presi di mira e uccisi, e [un tale accaduto] sottolinea l’importanza che questa guerra deve finire. Ed è responsabilità del Presidente Putin di fermare la guerra”, ha detto Stoltenberg alla CNN.
Un’analoga presa di posizione è stata presa da molti altri politici, alcuni dei quali hanno esplicitamente dato la colpa del “massacro” a Mosca. Il Presidente francese Emmanuel Macron ha detto, per esempio, che “le autorità russe dovranno rispondere per questi crimini”.
Mosca, tuttavia, ha fermamente respinto ogni coinvolgimento, accusando Kiev di aver messo in scena l’intero affare per incastrare le truppe russe. Il Ministero della Difesa russo ha detto che le truppe russe si sono ritirate dalla città il 30 marzo, con il locale sindaco che ha confermato questo in un video discorso del giorno successivo senza menzionare “eventuali residenti locali che giacciono uccisi nelle strade”. Le presunte “prove” dell’incidente sono emerse solo quattro giorni dopo il ritiro, quando l’intelligence ucraina ed “esponenti della televisione ucraina sono giunti in città”, ha aggiunto l’esercito, sottolineando che le molteplici contraddizioni mostrano che l’affare “è stato messo in scena dal regime di Kiev per i media occidentali”.
Mosca ha lanciato un’offensiva su vasta scala contro l’Ucraina alla fine di febbraio, in seguito alla mancata applicazione da parte dell’Ucraina degli accordi di Minsk firmati nel 2014, e dopo il conclusivo riconoscimento da parte della Russia delle repubbliche di Donetsk e di Lugansk nel Donbass. I protocolli mediati dai tedeschi e dai francesi erano stati progettati per regolarizzare lo status di queste regioni all’interno dello stato ucraino.
La Russia ora ha chiesto che l’Ucraina dichiari ufficialmente sé stessa quale paese neutrale che non si unirà mai al blocco della NATO guidato dagli Stati Uniti. Kiev sostiene che l’offensiva russa è del tutto ingiustificata e ha negato le affermazioni secondo cui si stava preparando a riprendersi le due regioni ribelli con la forza.
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