Aggiornamento. Putin: I neonazisti non lasciano uscire nessuno da Mariupol’!
Niente da fare, le speranze sono state vane, annullate dalle azioni disumane dei neonazisti ucraini, sui quali Zelenskij non solo non ha nessun controllo, anzi li sostiene.
I nazionalisti ucraini non hanno lasciato uscire la popolazione, non hanno formato le colonne umanitarie, al contrario il regime del silenzio è stato attivamente usato dalle divisioni dell’esercito ucraino e dalle formazioni nazionalistiche per riorganizzarsi su tutta Mariupol’ e anche per spostare i mezzi militari su posizioni più vantaggiose. È sotto gli occhi di tutti la provocazione, l’inganno e il tradimento verso il proprio popolo, per usarlo come scudo umano contro la Russia e il Donbass. La stampa italiana scrive invece che si è verificata «una tregua per i corridori umanitari» (!!) E purtroppo non c’è differenza tra le Forze Armate e i battaglioni nazisti ucraini. In Ucraina sono stati distribuiti a chiunque oltre 300.000 fucili, ovunque è pieno caos.
Domani le milizie del Donbass e l’esercito russo ritenteranno di aprire i corridori umanitari.
Alle 10,30 di stamattina, mezz’ora dopo l’inizio del cessate il fuoco per l’evacuazione della popolazione, a Mariupol’ è avvenuta una provocazione mostruosa ad opera dei nazisti del battaglione “Azov” – per poi far ricadere la colpa sui miliziani del Donbass e sulla Russia. È stata fatta esplodere una casa di molti piani a Mariupol’, sotto le macerie ci sarebbero 200 persone, la maggior parte di loro sono donne e bambini. Lo ha comunicato Ria Novosti con riferimento alle dichiarazioni di Denis Pushilin, capo della rep. di Donezk, Donbass. Altre notizie al riguardo non ce ne sono, sono interrotte le comunicazioni. La gente dei dintorni non sa niente. Vista l’entità della distruzione, non è possibile che sia stata provocata da un proiettile, la casa è stata minata per compiere questo mostruoso atto terroristico.
A Kiev invece è stato ucciso uno dei partecipanti alla prima trattativa fra la Russia e l’Ucraina a Gomel’, si tratta di un banchiere, esperto finanziario Denis Kireev, ucciso dai Servizi ucraini sospettato di “tradimento di Stato”. Eliminato con un colpo alla nuca presso il Tribunale Pecjorskij nel centro della città. Sulla stampa italiana nessuna isteria.
Mentre sempre a Kiev, un esponente del Partito dell’Opposizione, il deputato Nestor Shufric’ , dopo esser stato pubblicamente umiliato e maltrattato è stato portato via dalla polizia perché “fotografava un posto di blocco e c’è il sospetto che volesse trasmettere i dati ai russi”. Sulla stampa italiana nessuna isteria e istigazione.
A Kharkov e a Sumy l’Ucraina tiene in ostaggio da 3 giorni oltre 6000 studenti nelle stazioni ferroviarie, la Russia ha avvisato tutte le istanze di questa illegalità, Putin ha personalmente chiesto ai capi occidentali di intervenire e chiedere a Kiev di risolvere la situazione. Nulla da fare.
Leave a comment