ECONOMISTA SPIEGA COME IL BANDO CONTRO IL PETROLIO E IL GAS RUSSO COLPIREBBE LA GERMANIA
Sanzioni generalizzate provocheranno un’”inflazione a doppia cifra” e sfasceranno l’economia
7 marzo 2022
L’economista Daniel Stelter ha ammonito che un eventuale boicottaggio del petrolio e del gas russo in risposta alla sua offensiva contro l’Ucraina colpirà gravemente la Germania.
“Congelare i beni russi è stata una mossa intelligente. Nondimeno, non molto è cambiato. La Russia rimane autonoma e riceve ancora introiti dalle esportazioni di petrolio e di gas”, ha detto alla rivista Focus domenica il fondatore del podcast Beyond the Obvious. “Il punto essenziale è che vi sono ora due opzioni di cosa avverrà: la cattiva e la molto cattiva”.
Il primo scenario è la stagflazione, l’aumento dei prezzi in un’economia stagnante, ha sostenuto Stelter, aggiungendo che le sanzioni e una guerra prolungata provocheranno “un massiccio problema” all’industria del cibo. “La Russia e l’Ucraina rappresentano circa il 25% delle esportazioni di grano, l’Ucraina rappresenta circa il 90% delle esportazioni di girasole. I cereali e l’orzo provengono parimenti da lì in quantità significative”, ha detto l’economista.
Stelter ha ricordato i bruschi aumenti dei prezzi del pane durante le Primavere Arabe: le proteste e i tumulti antigovernativi nel Medio Oriente agli inizi degli anni 2010. “Dobbiamo fare attenzione che non succeda di nuovo. Perché una cosa è chiara: un agricoltore in Ucraina non ha il tempo di coltivare il suo campo se deve nello stesso tempo combattere contro la Russia”.
“I prezzi del gas, del carbone e del cibo aumenteranno in modo significativo. Mi preoccupa”, ha detto l’economista. Lo scenario peggiore sarà quello di un boicottaggio globale del petrolio e del gas russo, ha rivelato Stelter.
“Avremo un tasso di inflazione a doppia cifra, e la nostra economia crollerà massicciamente”, ha detto.
Stelter ha detto che la Cina sta immagazzinando materie prime “mentre noi non abbiamo quasi nessuna riserva”. Egli ha anche notato gli stretti legami tra Mosca e Pechino. “C’è un grande pericolo se un quantitativo maggiore di tecnologia va dalla Cina alla Russia, e se un quantitativo maggiore di materie prime va alla Cina. Credo che il più grande vincitore in un mondo destabilizzato sarà la Cina”.
“È tragico perché avremmo dovuto fare tutto quello che potevamo per portare la Russia e l’Ucraina più vicine all’Europa. Ora non lo possiamo fare”.
Molti paesi, inclusi gli Stati Uniti, il Regno Unito e gli stati membri della UE hanno imposto sanzioni generalizzate alla Russia, colpendo le sue banche, tra le altre cose. La maggioranza dei paesi europei hanno chiuso il loro spazio aereo agli aerei russi, e Mosca ha risposto in maniera analoga. Numerose importanti compagnie hanno detto di aver sospeso vendite e servizi in Russia.
La Russia ha attaccato il suo vicino il 24 febbraio, sostenendo di averlo fatto per difendere le Repubbliche del Popolo di Donetsk e di Lugansk, che si erano separate dall’Ucraina poco dopo il colpo di stato del 2014 a Kiev. Mosca ha anche detto di avere come obbiettivo la “smilitarizzazione e la denazificazione” del paese, mettendo in chiaro di volere che l’Ucraina diventi ufficialmente uno stato neutrale che non si unirà mai alla NATO.
L’Ucraina ha detto che l’offensiva è stata totalmente non provocata e ha negato la tesi secondo cui stava progettando di riprendersi le repubbliche secessioniste con la forza.
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