Spagna: la Procura di Barcellona chiede 12 anni di prigione contro Pedro Varela

Imagen de archivo de Pedro Varela a su llegada al juicio por hacer apología del nazismo, el pasado 29 de enero de 2010.

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SPAGNA: LA PROCURA CHIEDE 12 ANNI DI PRIGIONE CONTRO PEDRO VARELA E LA CHIUSURA DEFINITIVA DELLA LIBRERIA EUROPA

INIZIO

Il procuratore ha chiesto 12 anni di prigione contro il neonazista storico Pedro Varela per aver glorificato, giustificato e negato l’Olocausto e per dei crimini di istigazione all’odio contro gli ebrei, gli immigrati i musulmani e gli omosessuali, tra l’altro, come pure la chiusura definitiva della Libreria Europa di Barcellona.

La Procura provinciale di Barcellona per i crimini di odio e di discriminazione chiede nel suo atto d’accusa questa condanna di Varela, già condannato nel 2010 per dei fatti analoghi, per aver continuato a diffondere e a distribuire tra il 2006 e il 2016 dei contenuti “massicci e indiscriminati” basati “sulla cultura dell’odio suprematista”.

Nel suo atto di accusa, la Procura mette egualmente in causa cinque altre persone, membri della direzione dell’Associazione Culturale EO da cui dipende la Libreria Europa, per i quali ha richiesto una pena di otto anni di prigione per aver promosso e diffuso questa ideologia che nutre “l’odio e la discriminazione”.

Secondo la Procura, tutti fanno parte di un “quadro organizzativo perfettamente strutturato” chiamato l’Associazione culturale EO, di cui Varela è “l’ideologo” e il “principale responsabile di tutta la sua struttura commerciale e della diffusione del nazionalsocialismo”, tramite la Libreria Europa o a partire dalla sua sede virtuale.

Questa associazione, sostiene il Pubblico Ministero, aveva per obbiettivo di diffondere “massicciamente e senza discernimento” una “linea di pensiero fondata sulla cultura dell’odio e dell’ostilità suprematista e della segregazione razziale contro quelle che essa considera come delle razze inferiori”.

Tra queste “razze inferiori” gli imputati annoverano in particolare le persone di ascendenza africana, gli asiatici, i musulmani, gli ebrei e gli omosessuali, poiché essi “esaltano la purezza della razza bianca” e affermano che “l’integrazione razziale è il genocidio della razza bianca mediante mescolanza”, indica la Procura.

Il Pubblico Ministero sottolinea che gli imputati hanno diffuso dei testi dal “linguaggio non solamente di carattere discriminatorio, ma soprattutto umiliante per delle ragioni di colore della pelle, di origine, di religione, di ideologia o di orientamento sessuale per sostenere le loro tesi discriminatorie particolarmente razziste e antisemite”.

Inoltre, afferma la Procura, gli imputati “vantano, lodano e giustificano” i “crimini atroci” del Terzo Reich, ossia negano l’Olocausto, con una “fissazione particolare sul popolo ebreo, che è denigrato con delle espressioni di natura offensiva e umiliante allo scopo di creare un sentimento di odio, di ostilità, di animosità e di violenza” nei suoi confronti.

Per il Procuratore, la Libreria Europa è il “centro nevralgico” dell’attività dell’associazione, e tramite essa, gli “accusati hanno venduto e diffuso” l’ideologia nazionalsocialista in Spagna e in altri paesi del mondo, con l’ausilio di media quali libri o DVD.

Inoltre, secondo la memoria presentata dal procuratore, gli accusati hanno organizzato tra il 2006 e il 2016 fino a 260 conferenze che hanno diffuso delle ideologie “fasciste, razziste, antisemite, omofobe e negazioniste”.

FINE

https://www.lavanguardia.com/local/barcelona/20220215/8059434/piden-12-anos-neonazi-pedro-varela-cierre-definitivo-libreria-europa.html

En defensa de Don Pedro Varela. Por Pablo Gasco de la RochaEl Correo de  EspañaPedro Varela: il gentleman del revisionismo

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