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GUERRA IN UCRAINA: UN “CAMION CREMATORIO” IMPIEGATO PER “DISSIMULARE” LE PERDITE DELL’ESERCITO RUSSO? PRUDENZA…
INIZIO
L’articolo della stampa britannica che evoca questo veicolo – che esiste ed è stato già utilizzato dalla Russia nel 2015 – non afferma che esso sia attualmente impiegato in Ucraina, contrariamente a quello che si può leggere sulle reti social.
Lina Fourneau, 24 febbraio 2022
- Su Twitter, degli internauti si inquietano per l’utilizzo di crematori mobili da parte dell’esercito russo in Ucraina. Lo scopo: cancellare le tracce delle vittime del conflitto.
- Essi citano, a sostegno delle loro affermazioni, un articolo del Daily Telegraph, che menziona i timori del segretario di Stato alla Difesa britannica in materia.
- Niente prova fino ad oggi che dei crematori mobili accompagnano le truppe russe in Ucraina. Tuttavia, è già stato mostrato dal passato che questo dispositivo potrebbe essere impiegato da Mosca per minimizzare le sue perdite umane.
- Si fa il punto.
Dopo un’intensificazione delle tensioni nell’Est dell’Europa, la Russia ha infine lanciato un’operazione militare contro l’Ucraina questo giovedì. Da allora, su Twitter, circolano delle immagini di “crematori mobili” impiegati da Mosca. Condiviso circa 6.500 volte nel momento in cui scriviamo, un tweet dell’uomo d’affari americano Bill Browder assicura che “questi camion seguono le truppe russe impegnate nei combattimenti per fare in modo che esse possano dissimulare le prove delle vittime”.
Nel suo messaggio, egli cita un articolo del Daily Telegraph che reca il titolo “Russia deploys mobile crematoriums to follow its troops into battle”. Comprendete: “La Russia impiega crematori mobili per seguire le sue truppe in battaglia”. Dei crematori mobili seguono davvero i soldati russi in Ucraina a partire da questo giovedì? Si fa il punto.
Se il titolo dell’articolo del Telegraph lascia pensare che questi congegni siano impiegati dalla Russia dall’inizio dell’invasione ucraina, il seguito dell’articolo è in realtà molto più sfumato. In realtà, i nostri colleghi britannici citano in questo articolo il segretario alla Difesa, Ben Wallace, sui timori che gli ispirano questi veicoli.
Definendoli “spaventosi”, il ministro della Difesa non formula che un’ipotesi sul loro utilizzo. “Ben Wallace, il segretario alla Difesa, suggerisce che gli inceneritori mobili montati su veicoli saranno utilizzati per nascondere prove di perdite sul campo di battaglia”, precisa rapidamente il Daily Telegraph. L’utilizzo del verbo “suggerire” mostra che questa al momento non è che una supposizione.
Ma da dove viene questo timore? Secondo Ben Wallace, l’utilizzo di questo veicolo può permettere al Cremlino di dissimulare le perdite dei soldati e anche di “evaporare” i militari uccisi in combattimento. I crematori mobili sono stati davvero utilizzati in passato dalla Russia nel corso dei precedenti conflitti in Ucraina. È quello che spiega il segretario alla Difesa quando dice, sulle colonne del Telegraph, “Ci aspettiamo di vedere certe cose già fatte in passato”.
Nel 2015, durante la guerra del Donbas, il canale americano Bloomberg aveva rivelato l’utilizzo di questi crematori mobili. Esso citava allora le affermazioni dell’ex presidente della commissione delle Forze armate della Camera dei deputati degli Stati Uniti, secondo cui l’esercito di Vladimir Putin tentava di “nascondere non solamente al mondo, ma al popolo russo il suo coinvolgimento”. Il Cremlino negava all’epoca ogni coinvolgimento in Ucraina. “I dirigenti russi sono sempre meno capaci di dissimulare il fatto che dei soldati russi combattono – e muoiono – in gran numero nell’est dell’Ucraina”, accusava il segretario generale della NATO dell’epoca, Alexander Vershbow, citato ugualmente da Bloomberg.
FINE
Commento di Andrea Carancini:
L’articolo da me tradotto sopra dà per certo che nel 2015 la Russia abbia impiegato nel Donbas dei crematori mobili. A sostegno di questa tesi cita un articolo di Bloomberg, che citava a sua volta le affermazioni di un politico americano. Tuttavia, questo articolo è riservato solo agli abbonati. Di conseguenza, non sono in grado di valutare l’attendibilità di questa fonte. Ma, trattandosi di un politico americano (i politici americani che occupano posizioni di responsabilità tendono ad essere russofobi) la diffidenza è d’obbligo. Questa diceria comunque è già stata ripresa in queste ore anche dalla stampa italiana:
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