Thierry Baudet
PROIBIZIONE DI PARAGONARE LE MISURE ANTI-COVID ALL’OLOCAUSTO[1]
Un tribunale olandese ha proibito mercoledì a Thierry Baudet, dirigente del partito olandese populista Forum per la Democrazia (FvD), di paragonare le restrizioni sanitarie contro il coronavirus all’Olocausto. L’organizzazione contro l’antisemitismo che aveva iniziato la procedura giudiziaria festeggia la decisione
15 dicembre 2021
Il deputato Thierry Baudet deve cancellare diverse sue dichiarazioni sulle reti social entro 48 ore, e non potrà in futuro più utilizzare le immagini dell’Olocausto nell’ambito del dibattito riguardante le misure sanitarie, hanno riferito i media olandesi.
“Tutto questo con una multa di 25.000 euro al giorno se egli non le cancella”, ha dichiarato il giudice, citato dall’agenzia di stampa olandese ANP. “Il diritto alla libertà di espressione per un rappresentante del popolo non è illimitato”, ha aggiunto, condannando il deputato per avere “inutilmente offeso le vittime e i parenti delle vittime dell’Olocausto”.
Appello
“Giudizio insensato, incomprensibile. Noi siamo arrabbiati e combattivi. E certamente faremo appello”, ha dichiarato Thierry Baudet su Twitter dopo il giudizio.
La predetta procedura era stata iniziata da quattro ebrei sopravvissuti della seconda guerra mondiale, dal CJO, che raggruppa le organizzazioni ebraiche dei Paesi Bassi, e dal Centro d’Informazione e di Documentazione di Israele (CIDI), che sorveglia l’antisemitismo nel paese.
Costoro hanno preso di mira diverse pubblicazioni del populista Thierry Baudet su Twitter, in particolare quella in cui afferma che “i non vaccinati sono i nuovi ebrei, quelli che allontanano lo sguardo dalle esclusioni sono i nuovi nazisti”.
“La storia si ripete, ha detto”
Baudet ha parimenti pubblicato fianco a fianco la foto di un bambino che non era stato autorizzato ad andare alla festa di San Nicola (spesso fonte di gioia per gli olandesi più giovani), e quella di un bambino del ghetto di Lodz (in Polonia) che portava una stella di Davide prima della sua deportazione.
I querelanti hanno parimenti criticato la condivisione da parte del populista di una foto del campo di concentramento di Buchenwald accompagnata dal commento: “Come è POSSIBILE non vedere ancora come la storia si ripete”.
Il CIDI ha accolto con favore la sentenza su Twitter, un “sollievo” per l’accusa, sottolineando di non volere, mediante tale procedura giudiziaria, “prendere posizione nel dibattito sulle misure contro il coronavirus, che è importante intraprendere”.
Nel marzo 2021, a una settimana dalle elezioni legislative, il populista, conosciuto per le sue posizioni contro i vaccini anti-Covid e contro le misure sanitarie, aveva già ricevuto un avvertimento da parte di Twitter.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.bluewin.ch/fr/infos/faits-divers/interdiction-de-comparer-les-mesures-anti-covid-et-l-holocauste-1011438.html
Leave a comment