Da Bocage-Info ricevo e traduco:
LA LICRA CHIEDE IL RITIRO DELL’ACCREDITO AL GIORNALE ANTISEMITA “RIVAROL”
INIZIO
Lo scorso 7 novembre, sul suo account Twitter, la Ligue internationale contre le racisme et l’antisémitisme (LICRA), ha condiviso un video pubblicato dal settimanale francese di estrema destra Rivarol.
Nel video, che dura 2 minuti e 20 secondi, si può ascoltare il direttore della pubblicazione Jérôme Bourbon, giornalista più volte condannato per istigazione all’odio, affermare in particolare che “alla televisione, da molto tempo, vi sono quasi soltanto ebrei. E dunque gli ebrei creano tra di loro quello di cui hanno il diritto di parlare, dunque si deve assistere a un Pilpul tra ebrei, tra Zemmour e Finkielkraut…”.
Un hebdo raciste, antisémite et négationniste ne satisfait pas, par définition, aux conditions pour obtenir des aides de l'État. Retirer l'agrément de la #CPPAP à #Rivarol est un impératif de salut public @MinistereCC @R_Bachelot @DILCRAH @JCoupable #MaRépubliqueEstAntiraciste pic.twitter.com/xRx6uyizBG
— Licra (@_LICRA_) November 7, 2021
Di fronte a delle affermazioni che hanno di che scioccare, il suo interlocutore, il giornalista di Rivarol Florian Rouanet, non reagisce, anzi approva le affermazioni del suo direttore.
È il caso in particolare quando Jérôme Bourbon prende la difesa di Alain Soral, condannato per ingiuria e provocazione all’odio razziale, in questi termini: “Quando viene considerato (un commento sugli ebrei, NDLR) come peggiorativo o negativo, si tratta di antisemitismo e dunque si viene condannati a delle forti ammende, e addirittura alla prigione”.
In seguito alla diffusione di questa intervista, la LICRA ha espresso la sua indignazione, qualificando il giornale di razzista, di antisemita e di negazionista che non soddisfa, per definizione, alle condizioni per ottenere degli aiuti da parte dello Stato. Essa ha anche chiesto alla Commission paritaire des publications et agences de presse (CPPAP) a ritirare l’accredito accordato a Rivarol. Ma in seguito, nessuna risposta è arrivata. Il giornale continua a essere diffuso, e questo, malgrado le numerose accuse di antisemitismo di cui è stato fatto oggetto a partire dalla sua fondazione nel 1951.
Alla fine di ottobre, gli attivisti di Sleeping Giants, degli anonimi che lottano contro il finanziamento da parte della pubblicità di quei media o di quelle emissioni che essi ritengono istigare all’odio, hanno lanciato una campagna destinata a interpellare la CPPAP riguardo a Rivarol. Ritenendo che quest’ultimo “non è un giornale ma uno strofinaccio antisemita”, essi hanno chiesto alla CPPAP a non assegnargli più delle sovvenzioni e dei vantaggi, neppure indirettamente.
Questo appello inquieta il giornale. “L’accredito della CPPAP permette, per esempio, di avere degli accrediti stampa (per i giornalisti di Rivarol, NDLR). Per quanto riguarda gli abbonamenti, le tariffe postali sono ridotte, esse sono dunque molto vantaggiose e questo accredito apporta anche dei vantaggi al livello di TVA[1]. Se si perdesse questo accredito (della CPPAP, NDLR), si è calcolato, sull’insieme di un anno, questo farebbe perdere circa 100.000 euro al giornale, il che non è poco”, ha spiegato Jérôme Bourbon (nel video ripreso dalla LICRA) che denuncia: “È una volontà di ucciderci”.
FINE
Commento di Andrea Carancini:
A Rivarol, la storica rivista su cui scrisse anche Paul Rassinier negli anni Sessanta, vada la solidarietà di questo blog per gli attacchi di cui viene fatta oggetto da parte dei consueti nemici della libertà di espressione.
[1] Nota del traduttore: la TVA è l’equivalente francese dell’Iva.
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