Alison Chabloz fornisce notizie che la riguardano

Miserie della magistratura inglese: Alison Chabloz finisce in galera - Andrea Carancini

BOCAGE INFO

ALISON CHABLOZ FORNISCE NOTIZIE CHE LA RIGUARDANO

INIZIO

Incarcerata quest’anno a Pasqua, per il mio compleanno […] sono felice di constatare che sembrano esservi poche possibilità che io ritorni dietro le sbarre per Natale e il Nuovo Anno. La mia situazione resta nondimeno precaria; sono in effetti sottoposta a delle condizioni di libertà vigilata rigorose e un nuovo processo nei miei confronti è previsto per l’inizio del 2022.

A parte l’”incubo procedurale” della mia lunga persecuzione di cinque anni davanti ai tribunali a causa dell’articolo 127 della legge sulle comunicazioni del 2003, Adrian Davies, avvocato del foro, cita una scelta di parole “problematiche” nel corso di due podcast radiofonici ai quali avevo partecipato nel 2019, così come la “rottura” tra certi membri della “scena internazionale del negazionismo”, come cause principali dell’aumento della mia pena ordinato dalla giustizia inglese.

Come già menzionato, la conferma di questa persecuzione prolungata di un’artista viene perpetrata mediante un altro processo penale, per un’altra canzone. Questa volta, si tratta di una parodia della canzone “Pick a Pocket or Two” di Lionel Bart, all’origine interpretata dal personaggio di Fagin e adattata dal celebre romanzo “Oliver Twist” di Charles Dickens. Ora, alla metà di aprile, un’accusa più grave per istigazione all’odio razziale è stata sostituita da un nuovo reato di stampa in violazione dell’articolo 127, con il pretesto di aver postato sul web un messaggio “grossolanamente offensivo”.

In questo caso, l’accusa sembra meno interessata alle parole della parodia. Il focus dell’accusa in questo caso sarebbe l’utilizzo del video originale della commedia musicale “Oliver!”, e in particolare la rappresentazione di Fagin che sarebbe “grossolanamente offensiva”. La prossima udienza è prevista il 18 febbraio 2022 alle ore 9.30, davanti ai magistrati del tribunale di Westminster.

L’idea di ritornare davanti ai tribunali (e con ogni probabilità in prigione) per aver mancato di rispetto ai sentimenti delle “vittime” (in un’altra canzone) è fisicamente nauseante nella misura in cui è possibile venire a patti con quest’idea surreale.

Ursula Haverbeck ha recentemente evocato la sua pena di due anni. Vorrei poter lodare il sistema penitenziario britannico nello stesso modo in cui la Gran Dama l’ha fatto per il suo paese; avrei voluto raccontare tutte le cose che ho imparato e, soprattutto, avrei voluto dire che non bisogna aver paura della prigione. Le prigioni tedesche per donne sono forse “le migliori al mondo”. Non c’è il rischio che io faccia un’osservazione analoga sulla mia esperienza personale qui in Inghilterra.

Sono molto riconoscente a tutti coloro che hanno preso il tempo di scrivere delle lettere e delle cartoline di sostegno, e in particolare a quelli che mi hanno inviato dei libri. Come alcuni sanno, una parte della posta in arrivo, compresi i ritagli di giornale, è stata censurata. Delle lettere sono state di nuovo (illegalmente?) “distrutte” o rinviate al mittente. Risponderò a tutti coloro le cui lettere sono arrivate. Questo può prendere un certo tempo, ma per Natale dovrei farcela, chiedo quindi un po’ di pazienza a tutti.

I miei ringraziamenti egualmente a BOCAGE INFO (RLB) e a Sans Concession (VR) e a RIVAROL (JB) per aver informato i miei amici e i miei sostenitori francofoni; grazie anche a tutti coloro che hanno il coraggio di discutere pubblicamente del mio caso qui in Inghilterra e altrove. Sono ugualmente debitrice ai miei coautori GM e GG per il loro sostegno e la loro fedeltà inestimabili.

Se qualcuno vuole fare una donazione, i miei riferimenti bancari sono i seguenti. Non posso offrire molto in cambio a causa delle condizioni rigorose della mia libertà vigilata le quali – per delle ragioni che restano misteriosamente inesplicate – sono state prolungate fino al 20 gennaio, il che aggiunge quindi ulteriori nove settimane alla mia pena, il tribunale avendo già prolungato quest’ultima da 18 a 32 settimane. Tuttavia, continuo a lavorare a casa, scrivendo e registrando. Sarei felice di condividere, ma le mie creazioni non possono essere ripubblicate su Internet o altrove senza il mio permesso scritto.

Grazie della vostra comprensione e del vostro sostegno.

Alison Chabloz, Londra, il 22 novembre 2021

FINE

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