HASSAN NASRALLAH: “LE PIÙ GRANDI MINACCE PER I CRISTIANI IN LIBANO SONO IL PARTITO DELLE FORZE LIBANESI E SAMIR GEAGEA”[1]
18 ottobre 2021
Durante un discorso trasmesso in televisione il 18 ottobre, il Segretario Generale di Hezbollah Hassan Nasrallah ha accusato Samir Geagea, il leader del partito di estrema destra Lebanese Forces (LF), di cercare di istigare una nuova guerra civile in Libano.
Questi sono stati i primi commenti pubblici di Nasrallah dopo il massacro nel quartiere Tayouneh di Beirut avvenuto il 14 ottobre, che ha visto gli estremisti di estrema destra, come pure le forze armate, uccidere sette manifestanti pacifici affiliati ai movimenti di resistenza sciti.
“Il capo [delle LF] sta cercando di creare un nemico immaginario per i nostri vicini e di mantenere i cristiani preoccupati per la loro presenza”, ha detto Nasrallah, aggiungendo che “lo scopo di creare questa tensione è di presentarle [le LF] come il principale difensore dei cristiani”.
Invece, Nasrallah ha definito le LF come “la più grande minaccia per i cristiani in Libano e per la sicurezza della comunità cristiana”, e ha ammonito che il partito di estrema destra sta ancora lavorando per creare un cantone di soli cristiani “che esso dominerebbe, e in cui non ci sarebbe posto per nessun altro”.
Nasrallah ha sottolineato il fatto che le LF hanno agito a fianco dei gruppi terroristici in Iraq e in Siria, mentre i combattenti di Hezbollah hanno combattuto a fianco dei cristiani.
“[le LF] sono una minaccia perché si sono alleate con l’ISIS e con il Fronte Al-Nusra”, e “coloro che hanno abbandonato i cristiani in Iraq sono i gruppi terroristici wahabiti che sono guidati dall’Arabia Saudita”.
“Se l’ISIS e Al-Nusra avessero vinto, nessun cristiano sarebbe rimasto in Siria prima di trasferirsi in Libano”, ha detto Nasrallah, osservando che “l’alleanza del capo [delle LF] con l’ISIS e con Al-Nusra è una minaccia estremamente grave per la Siria e per il Libano”.
Proseguendo nel suo discorso, il leader della resistenza ha detto che in seguito alle violenze della settimana scorsa, è diventato chiaro che le LF hanno una milizia a disposizione, presuntivamente per servire gli interessi dell’occidente.
“La chiara disponibilità di armi, di addestramento e di strutture conferma che c’è una milizia combattente”, ha detto Nasrallah, e che “questo partito è interessato ad uno scontro militare e alla guerra civile perché essa serve a elementi esterni”.
Nasrallah ha anche rivelato per la prima volta che Hezbollah conta tra i suoi ranghi 100,000 combattenti “agguerriti”, una cifra più grande di quella delle Lebanese Armed Forces (LAF), che possono contare su circa 85,000 effettivi.
“Prendete nota che la sola struttura militare di Hezbollah ha 100,000 combattenti…Questi combattenti non si sono preparati per una guerra civile, ma per difendere il nostro paese contro i suoi nemici”, ha detto il leader della resistenza.
Nasrallah ha anche detto che la divulgazione del numero dei combattenti di Hezbollah è stata una decisione presa per “prevenire una guerra civile, non per minacciarla”.
Il leader di Hezbollah ha proseguito ammonendo il leader delle LF Samir Geagea di non “sbagliare i calcoli” sulla sua forza e sulle sue capacità, arrivando ad ordinargli di “comportarsi bene”.
“Sii saggio ed educato e impara la lezione da tutte le vostre guerre (fallite) e da tutte le nostre guerre (vittoriose)”, ha detto Nasrallah.
Il leader di Hezbollah ha poi annunciato che il movimento di resistenza non si darà pace fino a quando i perpetratori del massacro della settimana scorsa non verranno consegnati alla giustizia. I perpetratori includono anche un soldato dell’esercito libanese che è stato ripreso da un video mentre uccideva almeno una delle vittime.
“Vogliamo sapere se il soldato che ha sparato ai civili che manifestavano ha agito unilateralmente o in base a ordini”, ha detto Nasrallah, che ha anche sottolineato il fatto che le LAF sono “la sola garanzia per la sopravvivenza e l’unità del Libano”.
Nasrallah ha parlato della violenza istigata dal partito LF come una manovra per mettere in moto una guerra tra Hezbollah e le LAF, dicendo: “Il progetto del partito delle LF, appoggiato dagli Stati Uniti e da Israele, è di fomentare uno scontro tra Hezbollah e l’esercito”.
Infine, egli ha annunciato che “entro alcuni giorni”, 18 detenuti saranno perseguiti in relazione al massacro di Tayouneh.
“Non lasceremo il sangue dei nostri martiri sul terreno”, ha affermato Nasrallah, e così “il giusto esito per i martiri del massacro di Tayouneh è di portare gli assassini di fronte alla giustizia”.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://thecradle.co/Article/news/2682?fbclid=IwAR1vPl95n–81lNwU_x256C5sXuxmAhrE02CRW_jM_uiE1xHjjwKs9I7x7U
Leave a comment