Da Bocage-Info ricevo e traduco:
LA MORSA SI STRINGE INTORNO AD ALAIN SORAL
INIZIO
Il polemista residente a Losanna viene perseguito per delle affermazioni omofobe. La comunità ebraica si aspetta un trattamento analogo per le sue parole antisemite.
La morsa si stringe intorno ad Alain Soral. Il polemista di estrema destra residente a Losanna viene perseguito per delle affermazioni omofobe nei confronti di una giornalista della «Tribune de Genève» e di «24heures».
Il procuratore generale Eric Cottier ha deciso di istruire lui stesso l’affare.
La notizia, rivelata ne «Le Matin Dimanche» è accolta con soddisfazione nel cantone e non solo. «Sono soddisfatto che il Pubblico Ministero si occupi di questo affare», osserva Julien Eggenberger, il deputato socialista che aveva interpellato il Consiglio di Stato a questo riguardo. «Spero adesso che gli vengano assegnate delle risorse significative. È in ogni caso la prova che noi non possiamo tollerare l’intollerabile nel nostro cantone».
Nella città di Losanna, che ha denunciato a più riprese le affermazioni antisemite del polemista già punito in Francia, si avverte un po’ di sollievo, specialmente per la sua immagine. «L’amministrazione comunale non tollera né l’antisemitismo né l’omofobia. Essa sostiene l’applicazione della legge penale. Losanna ha più volte sottolineato il suo sostegno alle comunità LGBTIQ+. Essa non ha per vocazione di essere un luogo dove vengono prodotti e diffusi discorsi di odio».
Il 15 settembre, la nostra collega aveva sporto querela per istigazione all’odio, diffamazione, calunnia e ingiuria dopo la diffusione di un video nel quale Alain Soral l’aveva definita, in particolare, «grossa lesbica». È questa querela ad essere istruita dal procuratore Eric Cottier. Pink Cross e l’Organizzazione svizzera delle lesbiche ne hanno presentata una in data venerdì 15 ottobre, mentre la Federazione ginevrina delle associazioni LGBT dovrebbero farlo lunedì, secondo «Le Matin Dimanche».
«Noi ci attendiamo anche che il Pubblico Ministero si occupi delle denunce delle associazioni ebraiche per le affermazioni antisemite di Alain Soral».
Per l’altro bersaglio privilegiato di Alain Soral, la comunità ebraica, il sentimento è condiviso. «Accogliamo con favore la denuncia penale sporta dalla giornalista», sottolinea Johanne Gurfinkiel, segretario generale della Coordination intercommunautaire contre l’antisémitisme et la diffamation (CICAD). «Ma noi ci attendiamo anche che il Pubblico Ministero entri nel merito delle denunce delle associazioni ebraiche per le affermazioni antisemite di Alain Soral. Questo non è ancora accaduto». Eric Cottier in ogni caso non chiude la porta dopo aver ricevuto una denuncia dalla Città di Losanna. Egli scrive in una email inviata domenica che «Il Pubblico Ministero esaminerà se le precisazioni che ha ricevuto possono giustificare, in fatto come in diritto, un ingresso nella materia».
Alain Soral, che beneficia della presunzione di innocenza, rischia fino a tre anni di carcere, secondo il Codice penale svizzero. Binazionale, si è trasferito a Losanna qualche mese dopo essere stato condannato in Francia per delle affermazioni omofobe e antisemite.
FINE
https://www.tdg.ch/letau-se-resserre-autour-dalain-soral-125047522177
Commento di Andrea Carancini:
La vicenda di Alain Soral dimostra che la libertà di parola non esiste più, né in Francia né in Svizzera. A Soral vada la solidarietà di questo blog.
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