LA BOMBA ATOMICA DI HIROSHIMA NON INDUSSE I GIAPPONESI ALLA RESA, SOSTENGONO ALCUNI STORICI NELL’APPROSSIMARSI DEL 70° ANNIVERSARIO[1]
Di Matthew Carney, 5 agosto 2015
Il mondo cambiò per sempre quando un bombardiere americano sganciò la prima bomba atomica sulla città giapponese di Hiroshima 70 anni fa.
Gli americani hanno detto di aver intrapreso il drastico passo per mettere rapidamente fine alla seconda guerra mondiale e salvare le vite di centinaia di migliaia di soldati americani, ma questa narrazione ufficiale viene ora rovesciata.
Il 6 agosto 1945, la prima bomba atomica del mondo esplose su Hiroshima, annientando il centro della città e uccidendo circa 140.000 persone entro la fine di quell’anno.
Keiko Ogura all’epoca aveva otto anni e si trovò a soli 2.4 chilometri dall’epicentro.
Ella ricorda di essere stata inghiottita dalle fiamme.
“Un lampo di luce e l’esplosione mi scaraventò a terra e persi conoscenza”, ella ha detto.
“Mi svegliai, era scuro e tutti stavano gridando”.
Keiko ha detto che la bomba atomica di Hiroshima e un’altra a Nagasaki tre giorni dopo, che uccise altre 70.000 persone, furono crimini di guerra.
Molti storici dicono che i bombardamenti non indussero i giapponesi ad arrendersi, e che la dichiarazione sovietica di guerra al Giappone due giorni dopo fu uno shock più grande.
Essa pose fine a qualunque speranza che i sovietici avrebbero negoziato una resa favorevole per il Giappone.
L’esercito imperiale giapponese, duramente indebolito, non aveva la capacità di combattere i sovietici in un secondo fronte in Cina e nel nord del Giappone.
Lo storico giapponese Yuki Tanaka ha detto che il paese non aveva scelta perché i sovietici avrebbero ucciso l’Imperatore Hirohito, che era visto come il cuore e l’anima del Giappone imperiale.
“L’Unione Sovietica avrebbe demolito il sistema imperiale e avrebbe ucciso l’imperatore come pure tutti i membri della famiglia reale”, egli ha detto.
La nuova bomba non fu responsabile della resa del Giappone
L’America credeva che la capacità terrorizzante e la potenza devastante delle nuove bombe avrebbero forzato il Giappone alla resa ma gli esperti dicono che all’interno del Giappone la prospettiva era diversa.
Gli americani avevano già distrutto 66 città giapponesi con una massiccia campagna di bombardamenti incendiari.
In una sola notte, 100.000 civili vennero uccisi a Tokyo.
Il direttore degli Studi Asiatici della Temple University di Tokyo Jeffery Kingston ha detto che le nuove bombe non ebbero l’impatto che gli americani speravano.
“Se voi le esaminate dalla prospettiva dell’esercito giapponese, non fa davvero una grande differenza se la popolazione muore per effetto di bombardamenti incendiari o di bombardamenti atomici…sono [solo] altri due centri che vengono distrutti”, ha detto.
I bombardamenti atomici probabilmente ebbero una parte nell’evitare una sanguinosa invasione di terra e nel salvare migliaia di vite americane, ma storici come il dr. Kingston hanno detto che le bombe dovevano anche mandare un messaggio ai sovietici.
“Abbiamo questa incredibile nuova arma, abbiamo un monopolio su di essa e stiamo emergendo come la superpotenza più forte. In un certo senso, questa fu la prima bordata della Guerra Fredda”, ha detto.
L’equipaggio del bombardiere B-29 Enola Gay dopo aver sganciato la bomba
L’appello della sopravvissuta per un futuro libero dalle armi nucleari
Alla vigilia del 70° anniversario, i figli di Hiroshima chiedono un futuro libero dalle armi nucleari, ma oggi più paesi che mai hanno la bomba.
Gli attacchi atomici contro il Giappone da parte dell’America inaugurarono una corsa alle armi nucleari che hanno portato il mondo sull’orlo della distruzione.
La sopravvissuta di Hiroshima Keiko Ogura vuole che le persone vengano e vedano da sé.
“Alcune persone nel mondo ancora non capiscono la crudeltà delle armi nucleari, e che queste costituiscono il male assoluto. Questo mi sorprende. Io voglio che costoro vengano a Hiroshima e a Nagasaki”, ella ha detto.
La maggior parte degli storici concordano che la versione ufficiale del governo americano – che le bombe vennero sganciate per indurre una rapida resa e salvare un milione di vite americane da un’invasione sanguinosa – è fin troppo semplicistica.
Il signor Tanaka ha detto che furono un atto criminale in base al diritto internazionale.
“Anche da un punto di vista morale fu sbagliato. Così essi devono trovare qualche argomento non legale per autogiustificarsi del fatto di aver annichilito 210.000 persone”, egli ha detto.
Il dibattito nelle cerchie accademiche riguarda quanti altri fattori entrarono in gioco per far diventare l’America la prima e finora l’unica nazione ad aver sganciato la bomba atomica in una guerra.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.abc.net.au/news/2015-08-05/hiroshima-bombing-did-not-lead-japanese-surrender-anniversary/6672616
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