GLI STATI UNITI NON SONO UNA DEMOCRAZIA MA UN’OLIGARCHIA: UNO STUDIO CONCLUDE[1]
Di JC Sevcik, 16 aprile 2014
“Il punto centrale che emerge dalla nostra ricerca è che le elite economiche e i gruppi organizzati che rappresentano interessi affaristici hanno impatti indipendenti sostanziali sulla politica del governo americano, mentre i gruppi di interesse basati sulle masse e i cittadini ordinari hanno scarsa o nulla influenza indipendente”.
WASHINGTON, 16 aprile (UPI) – L’oligarchia è una forma di governo in cui il potere è conferito ad una classe dominante e un piccolo gruppo esercita il controllo sulla popolazione generale.
Un nuovo studio delle università di Princeton e di Northwestern conclude che il governo americano rappresenta non gli interessi della maggioranza dei cittadini ma quelli dei ricchi e dei potenti.
“Testing Theories of American Politics: Elites, Interest Groups, and Average Citizens” (“Testare le teorie della politica americana: elite, gruppi di interesse, e cittadini ordinari”) ha analizzato un numero considerevole di dati, confrontando circa 1,800 leggi americane emanate tra il 1981 e il 2002 con le preferenze espresse dagli americani ordinari e affluenti come pure da speciali gruppi di interesse.
I dati risultanti verificano empiricamente che le politiche statunitensi sono determinate dall’elite economica.
“Il punto centrale che emerge dalla nostra ricerca è che le elite economiche e i gruppi organizzati che rappresentano interessi affaristici hanno impatti indipendenti sostanziali sulla politica del governo americano, mentre i gruppi di interesse basati sulle masse e i cittadini ordinari hanno scarsa o nulla influenza indipendente”, afferma lo studio sottoposto a revisione paritaria.
Lo studio di 42 pagine analizza la politica americana nel contesto di quattro principali tradizioni teoretiche – la Democrazia Elettorale Maggioritaria, il Dominio dell’Elite Economica, il Pluralismo Maggioritario e il Pluralismo Deviato – e conclude che le strategie politiche statunitensi raramente si schierano con la maggioranza dei cittadini.
Cosa dicono le nostre scoperte sulla democrazia in America? Esse certamente costituiscono delle informazioni inquietanti per i sostenitori della democrazia “populistica”, i quali vogliono che i governi rispondano primariamente o esclusivamente alle preferenze politiche dei loro cittadini. Negli Stati Uniti, le nostre scoperte rivelano, la maggioranza non comanda – almeno non nel senso causale di determinare fattivamente gli esiti politici. Quando una maggioranza di cittadini si trova in disaccordo con le elite economiche e/o con gli interessi organizzati, essa generalmente perde. Inoltre, a causa del forte pregiudizio dello status quo incorporato nel sistema politico statunitense, persino quando grandi maggioranza di americani chiedono il cambiamento politico, esse generalmente non lo ottengono.
Il rapporto consola sostenendo che “gli americani godono di molte caratteristiche che sono centrali alla prassi democratica, quali le elezioni regolari, la libertà di parola e di associazione” ma prosegue ammonendo che “noi riteniamo che se i processi politici sono dominati da potenti organizzazioni affaristiche e da un piccolo numero di americani affluenti, allora le pretese dell’America di essere una società democratica sono seriamente minacciate”.
FINE DELL’ARTICOLO DI UPI.COM
Commento di Andrea Carancini
Il predetto studio accademico non fa che confermare quanto affermato molti anni fa dal compianto studioso John Kleeves (alias Stefano Anelli) sul carattere oligarchico della “democrazia” americana. Kleeves sosteneva che gli Stati Uniti non sono una democrazia ma una “dittatura dell’imprenditoriato”.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.upi.com/Top_News/US/2014/04/16/The-US-is-not-a-democracy-but-an-oligarchy-study-concludes/2761397680051/
Non penso che fosse così fondamentale fare uno studio per ottenere l’ovvio ed il conclamato.
Basta guardare la politica Usa dal 45 in poi contando il numero di guerre e le loro motivazioni per farle.
Nazione pericolosa per l’umanità da sempre altro che la Russia.