I TASSI DI MORTALITÀ SCHIZZANO ALLE STELLE IN ISRAELE DOPO I “VACCINI” SPERIMENTALI COVID DI PFIZER[1]
Di Brian Shilhavy, 4 marzo 2021
Abbiamo riferito in precedenza di come Israele abbia vaccinato rapidamente la più alta percentuale della propria popolazione con vaccini COVID sperimentali dopo che il governo israeliano aveva raggiunto un accordo con Pfizer per assicurarsi milioni di dosi dei loro vaccini COVID mRNA.
Vera Sharav ha scritto:
“È sbalorditivo che il governo israeliano abbia affidato la salute del popolo a Pfizer; entrando a far parte di un contratto segreto che ha fatto diventare gli israeliani soggetti di ricerca, senza la loro consapevolezza e il loro consenso”.
Finora, Israele ha vaccinato oltre il 53% della sua popolazione, due volte la percentuale della nazione più vicina, la Gran Bretagna, con il 26.9%.
Le “notizie ufficiali” pubblicate dai media corporativi che sostengono che i vaccini sono stati efficaci nel ridurre i tassi di COVID in Israele sono stati vagliati ed esaminati dal dr. Hervé Seligmann, dell’Unità di ricerca sulle malattie infettive e tropicali emergenti della Facoltà di Medicina dell’Università di Aix-Marseille, e dall’ingegnere Haim Yativ, che hanno pubblicato i loro risultati sul sito web di un forum di discussione chiamato “Nakim”.
L’informazione è diventata rapidamente virale, ed è stata ora tradotta in diverse lingue ed indirizzata a vari siti informativi nel mondo, incluso Arutz Sheva 7, IsraelNationalNews.com.
“Un articolo in prima pagina è apparso sul giornale FranceSoir sulle scoperte del sito web Nakim riguardanti ciò che alcuni esperti chiamano “l’alta mortalità provocata dal vaccino”.
Il giornale intervista il dr Hervé Seligmann, dell’Unità di ricerca sulle malattie infettive e tropicali emergenti della Facoltà di Medicina dell’Università di Aix-Marseille, e l’ingegnere Haim Yativ sulla loro ricerca e analisi dei dati.
Essi sostengono che l’iniezione di Pfizer ha provocato “una mortalità centinaia di volte maggiore nelle persone giovani rispetto alla mortalità da coronavirus senza il vaccino, e dozzine di volte maggiore negli anziani, quando la mortalità documentata da coronavirus è in prossimità alla dose del vaccino”, aggiungendo così una maggiore mortalità per infarto, ictus, ecc.”.
Il dr. Hervé Seligmann lavora all’Unità di ricerca delle malattie infettive e tropicali emergenti, Facoltà di Medicina, Università di Aix-Marseille, Marsiglia, Francia. Egli è di nazionalità israeliana-lussemburghese. Egli ha un B. Sc. [Bachelor of Science] in biologia alla Hebrew University di Gerusalemme e ha scritto oltre 100 pubblicazioni scientifiche.
FranceSoir scrive che esso segue pubblicazioni, analisi dei dati, e feedback da vari paesi sottoposti alla vaccinazione, e si è perciò interessato all’articolo di Nakim, chiedendo di intervistarli per capire la loro analisi e i suoi limiti.
Gli autori dell’articolo dichiarano di non avere conflitti di interesse a parte il fatto di avere figli in Israele.
Dopo una presentazione, gli autori hanno discusso la loro analisi dei dati, le validazioni effettuate, i limiti, e soprattutto, le loro conclusioni che essi confrontano con i dati ricevuti tramite una richiesta al Ministero della Salute in base alla Legge sulla libertà di informazione.
I loro risultati sono:
- C’è un disallineamento tra i dati pubblicati dalle autorità e la realtà sul terreno.
- Essi dispongono di tre fonti di informazione, oltre alle email e ai rapporti che essi ricevono attraverso Internet. Queste tre fonti sono il sito israeliano di notizie Ynet, il database del Ministero della Salute israeliano, e il database dell’ente federale americano VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) (Sistema di sorveglianza delle reazioni avverse ai vaccini).
- Nel gennaio 2021, vi sono state 3,000 registrazioni di reazioni avverse ai vaccini, incluse 2,900 da vaccini mRNA.
- Rispetto ad altri anni, la mortalità è 40 volte più alta.
- L’11 febbraio, un articolo di Ynet presentava dati relativi alla vaccinazione. Gli autori dell’articolo di Nakim sostengono di aver smontato questa analisi sulla base dei dati pubblicati dallo stesso Ynet: “Abbiamo preso i dati esaminando la mortalità durante il periodo della vaccinazione, che abbraccia 5 settimane. Analizzando questi dati, siamo arrivati a cifre spaventose che attribuiscono una mortalità significativa al vaccino”.
- Gli autori dicono “le vaccinazioni hanno provocato più morti di quante ne avrebbe provocate il coronavirus durante lo stesso periodo”.
- Haim Yativ e il dr. Seligmann dichiarano che per loro “questo è un nuovo Olocausto”, di fronte alla pressione delle autorità israeliane per vaccinare i cittadini.
Essi parimenti invitano gli specialisti a completare la loro analisi e intendono perseguire azioni legali dopo la loro scoperta. Il Ministero della Salute si è reso indisponibile alla richiesta di un commento da parte di FranceSoir riguardo a tali scoperte.
Gli autori hanno parimenti deplorato “il fatto di non poter comunicare questa informazione vitale” ai loro concittadini.
Mordechai Sones ha anche lui la sua trasmissione radiofonica in Israele, e poche settimane fa ha iniziato la sua trasmissione leggendo i nomi di 28 persone che sono morte dopo le inoculazioni COVID mRNA sperimentali di Pfizer.
L’elenco inizia con alcuni rabbini anziani, ma include anche persone giovani che a quanto pare non avevano problemi di salute e che sono morte improvvisamente, inclusa una donna di 25 anni.
Dopo aver letto questi 28 nomi, Mordechai afferma:
“L’elenco continua, ma non può essere riportato qui nella sua interezza a causa dei limiti di tempo”.
Un uomo israeliano che aveva postato un video su Youtube ha affermato:
“Ho fatto questo breve video con una trasmissione audio di Mordechai Sones; in modo da poter divulgare l’informazione che molte persone qui in Israele stanno morendo dopo aver ricevuto il vaccino COVID-19 di Pfizer.
“Ma nessuna di queste informazioni sembra finire sui media mainstream.
“Chiedo a chiunque di pregare e di chiedere al Signore che questa cosa malefica finisca immediatamente”.
Qui è disponibile il video sul nostro Rumble Channel, ed è anche sul nostro Bitchute Channel.
Io penso che sia assennato concludere che ciò che sta succedendo ora in Israele con la massiccia attuazione del vaccino sperimentale COVID mRNA di Pfizer è una prova di ciò che i globalisti vogliono attuare in altri paesi del mondo, così tutti dovrebbero guardare attentamente ciò che Israele sta facendo adesso per vedere quello che si verificherà probabilmente negli Stati Uniti e in altri paesi del mondo.
Israele ha ora dato inizio ad un programma di “Passaporto Verde” che ingiunge alle persone di mostrare la prova della vaccinazione COVID per entrare in luoghi di attività “registrati”. Questo è stato pubblicato ieri, 28 febbraio 2021, sul Jerusalem Post:
“Si prevede che il paese torni ad un’ulteriore normalità domenica e per facilitare ciò, il Ministero della Salute attuerà il suo programma di “passaporto verde”.
“Un passaporto verde verrà richiesto per entrare in certi luoghi e per partecipare a certe attività. Solo le persone che sono state vaccinate o che sono guarite dal coronavirus ne potranno disporre.
“Nell’ambito del programma, le palestre registrate, i teatri, gli hotel, le sale da concerto e le sinagoghe potranno operare a partire dalla prossima settimana.
““Abbiamo dato una fiducia enorme ai vaccinatori”, ha detto il Ministro della Salute Yuli Edelstein giovedì durante un’estesa relazione informativa.
“”Questo è il primo passo verso una vita quasi normale””.
Benvenuti alla nuova “quasi normalità”. Gli israeliani e altri popoli nel mondo si conformeranno a tutto questo?
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.globalresearch.ca/death-rates-skyrocket-israel-following-pfizer-experimental-covid-vaccines/5738949
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