EX FUNZIONARIO DEI SERVIZI SEGRETI CONDANNATO NELLA PRIMA APPLICAZIONE DELLA LEGGE DELLA ROMANIA CONTRO IL NEGAZIONISMO DELL’OLOCAUSTO[1]
Di Frank Elbers, 18 febbraio 2021
BUCAREST, Romania (JTA) – Un ex funzionario dell’intelligence romena è stato condannato a 13 mesi di prigione per negazionismo dell’Olocausto nella prima condanna in base alla legge approvata nel paese nel 2002.
Vasile Zarnescu, 74 anni, un ex colonnello che aveva lavorato per i servizi segreti romeni per 11 anni, è stato condannato il 4 febbraio da un tribunale di Bucarest per aver scritto articoli in rete che descrivono l’Olocausto come una “truffa”.
Nel 2016, Zarnescu pubblicò anche un libro intitolato “L’Olocausto – l’Estorsione spauracchio del Diavolo in nome del ‘Denaro olocaustico’”. In esso, egli sostiene che la morte di sei milioni di ebrei è “la più grande truffa nella storia dell’universo”.
“È la prima condanna per negazionismo dell’Olocausto ed è un forte messaggio per il sistema legale, un messaggio che mostra un significativo progresso”, ha detto Alexandru Muraru, lo speciale rappresentante governativo recentemente nominato per la lotta contro l’antisemitismo e la xenofobia.
“Il caso è interessante perché non stiamo parlando di un signor nessuno, ma di un ex membro dei servizi segreti”, ha detto Muraru all’agenzia di notizie AFP.
I pubblici ministeri avevano aperto un’inchiesta su Zarnescu dopo che una promozione del libro in una ben nota libreria di Bucarest era stata cancellata nell’aprile 2016. L’ex funzionario è stato poi incriminato l’anno scorso.
Zarnescu progetta di appellare la sentenza.
Il negazionismo dell’Olocausto in Romania, paese che fu per lungo tempo alleato della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale, venne dapprima reso illegale con un decreto d’urgenza nel 2002.
La legge emergenziale del 2002 aveva preceduto uno scandalo internazionale a causa delle dichiarazioni dell’allora Presidente romeno Ion Iliescu e del ministro della cultura nel luglio 2003. Il Presidente e il suo ministro avevano minimizzato l’Olocausto e avevano dichiarato ufficialmente che in Romania non c’era stato nessun genocidio. In risposta allo scandalo, Iliescu aveva costituito un comitato internazionale di storici presieduto dal Premio Nobel della Pace Elie Wiesel.
Il rapporto del comitato, che apparve alla fine del 2004, fu una pietra miliare. La storia dell’Olocausto in Romania era stata soppressa durante il comunismo e pochi romeni erano consapevoli del livello di coinvolgimento nell’Olocausto del dittatore Ion Antonescu e di molti altri nell’esercito, nel governo e nella società.
Secondo il comitato internazionale di storici guidato da Elie Wiesel, egli stesso un ebreo di origine romena, tra i 280.000 e i 380.000 ebrei romeni e ucraini e 11.000 rom morirono in Romania e nelle zone sotto il suo controllo durante il periodo 1940-1944.
L’attuale Presidente Klaus Iohannis ha firmato una legge nel 2015 che criminalizza la negazione pubblica dell’omicidio sistematico degli ebrei da parte della Germania nazista, insieme ad un numero di altri crimini, con pene che arrivano fino a tre anni di prigione.
FINE DELL’ARTICOLO DELLA JEWISH TELEGRAPHIC AGENCY
Il mio commento personale:
Sulla credibilità di Elie Wiesel, che non è mai stato uno storico ma solo un “testimonial” della Shoah, segnalo due fondamentali articoli di Carlo Mattogno:
Elie Wiesel: «Il più autorevole testimone vivente» della Shoah?
https://web.archive.org/web/20120515131957/http://ita.vho.org/056_Elie_Wiesel.htm
e Elie Wiesel: nuovi documenti
https://web.archive.org/web/20120603140811/http://ita.vho.org/057_Elie_Wiesel_documenti.htm
Per i lettori che capiscono l’inglese, segnalo inoltre il sito di Carolyn Yeager, principalmente dedicato proprio a Elie Wiesel:
https://carolynyeager.net/category/category/elie-wiesel
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.jta.org/2021/02/18/global/former-intelligence-officer-convicted-in-first-use-of-romanias-law-against-holocaust-denial
Leave a comment