Amazon continua a uccidere la storia

Amazon packaging Photo credit: Aaron Chown/PA Wire

Da Bocage-Info ricevo e traduco:

AMAZON RIMUOVE 92 OPERE DI NEGAZIONISMO DELL’OLOCAUSTO DOPO COLLOQUI CON LEADER EBREI

Il gigante delle vendite in rete si è incontrato con rappresentanti del Board e del World Jewish Congress, e si è impegnato a rimuovere materiale nelle sue piattaforme in 18 località.

Di Jewish News Reporter

26 gennaio 2021

Amazon ha rimosso 92 opere di negazionismo dell’Olocausto dalla vendita nei suoi siti web.

Il gigante delle vendite in rete ha preso la decisione dopo aver incontrato i rappresentanti del World Jewish Congress e del Board of Deputies of British Jews, in vista del Giorno della Memoria dell’Olocausto.

Tra le 92 opere rimosse vi sono il “Rapporto Leuchter”, un documento pseudoscientifico che falsamente afferma di provare che le camere a gas non sono esistite, “La truffa dei sei milioni”, un libro del simpatizzante del nazismo e negazionista Austin Joseph App, e “Il mito di Auschwitz – Leggenda o realtà” dell’ex ufficiale nazista e negazionista Wilhelm Stäglich.

Amazon ha rimosso anche numerosi volumi del “Journal for Historical Review”, una pubblicazione di estrema destra che è esistita negli anni 1980-2002 e che si è concentrata primariamente nel pubblicare materiale negazionista.

Le opere sono state rimosse da Amazon UK, come pure in diciassette differenti località dove Amazon opera, con più di 850 link di tale opere sui siti web di Amazon che sono stati rimossi.

I materiali negazionisti sono stati rimossi dopo che i rappresentanti del Board e del WJC si sono incontrati con i rappresentati delle politiche pubbliche di Amazon il mese scorso.

Marie van der Zyl, Presidente del Board of Deputies e vice-Presidente del WJC, ha detto: “Mentre ci apprestiamo a commemorare il Giorno della Memoria dell’Olocausto, elogiamo la decisione di Amazon di rimuovere multipli esempi di pubblicazioni negazioniste dai loro magazzini. Il negazionismo dell’Olocausto è inequivocabilmente antisemita; esso afferma che l’Olocausto è stato inventato e che perciò gli ebrei stanno mentendo per portare avanti delle agende inique.

“Siamo grati di aver potuto lavorare insieme ai nostri colleghi del WJC per assicurare la rimozione di queste opere. Tuttavia, c’è qualcosa di più che deve essere fatto; Amazon ha dimostrato di essere felice di lavorare con noi per discutere la rimozione di ulteriori pubblicazioni analoghe, come pure del modo per identificare e rimuovere efficacemente tali opere preventivamente. Ci auguriamo di continuare a lavorare insieme in futuro per combattere il negazionismo dell’Olocausto e per assicurare che gli antisemiti non possano diffondere le loro menzogne impunemente sui siti web del più grande venditore di libri del mondo. Facciamo appello ad altri editori, venditori e distributori affinché seguano questo esempio.

Un portavoce di Amazon ha detto: “Prendiamo le preoccupazioni provenienti dal Board of Deputies of British Jews e dal World Jewish Congress seriamente e abbiamo lavorato con loro direttamente riguardo a questa questione.

“Come venditori di libri, crediamo che fornire accesso alla parola scritta sia importante. Se siamo consapevoli di una storia globale ricolma di censure librarie, e non prendiamo tutto ciò alla leggera, consideriamo attentamente i tipi di contenuti che rendiamo disponibili nei nostri magazzini e riesaminiamo il nostro approccio con regolarità, prestando ascolto alle reazioni, valutando le nostre politiche e approfondendo le preoccupazioni dei nostri clienti.

“Investiamo tempo e risorse significative per assicurare che le nostre linee guida sui contenuti vengano seguite e rimuoviamo quei prodotti che non aderiscono alle nostre linee guida – linee guida che possono essere consultate qui per i libri e qui per i prodotti non mediatici.

FINE DELL’ARTICOLO DEL TIMES OF ISRAEL

https://jewishnews.timesofisrael.com/amazon-removes-92-works-of-holocaust-denial-after-talks-with-jewish-leaders/

Il mio commento personale:

Amazon non è nuova alla censura dei libri revisionisti. Sull’argomento, ha scritto un libro esaustivo Germar Rudolf nel 2018, libro che è (ancora) in vendita, tra gli altri, proprio su Amazon:

The Day Amazon Murdered History (“Il giorno in cui Amazon uccise la storia”)

https://www.amazon.it/Day-Amazon-Murdered-History-Movie/dp/159148197X

Proseguiamo. Nell’articolo del Times of Israel riportato sopra, il Rapporto Leuchter viene definito “un documento pseudoscientifico che falsamente afferma di provare che le camere a gas non sono esistite”. In realtà il rapporto in questione, scritto nel 1988 dallo specialista (e progettista) di camere a gas americane Fred Leuchter, è stata la prima indagine forense condotta sulle “camere a gas” di Auschwitz. Sulla storia di quest’indagine è interessante il video che presento a seguire, frutto di un’intervista concessa da Ernst Zundel qualche tempo prima di morire: ricordiamo che fu proprio Zundel a commissionare il Rapporto Leuchter. Il video in questione si è miracolosamente salvato dalla grande purga effettuata da Youtube negli anni e nei mesi scorsi. Poiché comunque la sua esistenza rimane oltremodo precaria, ho provveduto a salvarlo sul mio disco rigido. Si tratta di un documento storico la cui visione è consigliata a quei lettori che conoscono l’inglese (ci sono anche i sottotitoli in spagnolo).

Sempre a quei lettori in grado di capire l’inglese, consiglio di leggere il Rapporto Leuchter nell’edizione critica curata da Germar Rudolf. Il libro si può leggere gratuitamente al seguente indirizzo:

https://holocausthandbooks.com/dl/16-tlr.pdf

L’articolo del Times of Israel menziona poi il libro su Auschwitz del dr. Wilhelm Stäglich. L’edizione inglese di tale libro è disponibile in vendita al seguente indirizzo:

https://shop.codoh.com/book/auschwitz-en/386/

Quanto ai fascicoli del Journal of Historical Review, parimenti menzionati in termini denigratori dal Times of Israel, sono liberamente consultabili al seguente indirizzo:

http://www.ihr.org/jhr/volumeindex

Giudichino i lettori se la rivista in questione era motivata dall’estremismo politico, come sostiene il Times of Israel, o da una sincera e onesta ricerca della verità storica.

Buona lettura!

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