UNA LETTERA A FRATELLO NATHANAEL KAPNER[1]
Di Robert Litoff, 18 giugno 2014
Caro fratello Nathanael…il mio nome è Robert Litoff. Seguo il tuo sito da molti anni. Puoi pubblicare questa lettera e il mio nome.
Sono nato a New Haven, Connecticut, nel 1945 da due genitori ebrei ma ora sono un ebreo non praticante. Per quanto mi consti, tutti i miei antenati sono ebrei.
Sono laureato Phi Beta Kappa[2] in psicologia all’Università del Connecticut.
L’affermazione secondo cui 6 milioni di ebrei morirono durante la seconda guerra mondiale è sbagliata.
Durante il periodo bellico, prima e poco dopo [la guerra], 5 milioni di ebrei andarono in Israele, e la popolazione ebraica dell’America del Nord crebbe da 4 a 6 milioni.
Poi, ebrei andarono anche in Brasile, in Argentina, in Australia e in molte altre nazioni del mondo. Ciò spiega la diminuzione di 6 milioni di ebrei in Europa.
La popolazione ebraica mondiale venne stimata in circa 15 milioni e mezzo nel 1929, ma raggiunse un livello stimato di 18 milioni nel 1989, un aumento del 16% che sarebbe stato impossibile se 6 milioni di ebrei fossero morti nella seconda guerra mondiale.
Il rabbino della sinagoga dei miei genitori quando ero bambino era il rabbino Andrew Klein, che era un ebreo ungherese. Egli venne internato ad Auschwitz durante la seconda guerra mondiale. Sua moglie e i suoi due figli, Theodore e Lester, vennero internati a Bergen-Belsen.
Una delle storie che voi sentite sui nazionalsocialisti è che essi uccidevano tutti gli ebrei che non potevano lavorare. Ma, Theodore e Lester erano entrambi bambini che non potevano lavorare quando essi furono a Bergen-Belsen ma essi non furono uccisi.
Poco dopo la fine della guerra, vi erano alcune differenti storie su come il governo nazionalsocialista aveva commesso lo sterminio. Una era che le vittime venivano messe nell’acqua e che una corrente elettrica veniva inviata attraverso l’acqua uccidendo le vittime.
Un’altra era che le vittime venivano gettate in grandi fosse infuocate. Un’altra ancora era che le vittime venivano sospinte in camion i cui gas di scarico venivano convogliati nel vano in cui erano collocate le vittime, in tal modo uccidendole.
Infine c’è la storia sulle vittime che “facevano la doccia” in camere a gas, che è quella affermata oggi.
Non sono d’accordo con questa affermazione per le seguenti ragioni.
Lo Zyklon-B venne inventato in America, non in Germania. Venne utilizzato per la prima volta in Texas per disinfettare i vestiti dei messicani che attraversavano la frontiera.
Nei campi di lavoro tedeschi, lo Zyklon-B veniva utilizzato per disinfettare i vestiti degli internati per arrestare l’ondata del tifo.
Forse avete sentito la storia che gli internati venivano condotti in una stanza in cui veniva detto loro che avrebbero fatto la doccia e poi venivano gasati a morte.
In realtà, la porta di una vera camera a gas dovrebbe essere a chiusura ermetica e apparire in qualche modo come la porta di un aereo. Altrimenti, il gas filtrerebbe all’esterno e ucciderebbe anche le persone che azionano la camera a gas.
Nell’utilizzare una camera a gas per l’esecuzione di una persona (come un tempo veniva fatto in America), un metodo utilizzato era di versare granuli di potassio nell’acido solforico mediante una leva. Questo produceva il cianuro di idrogeno che uccideva la persona da giustiziare.
Prima che le porte della camera a gas possano essere aperte – dopo l’esecuzione – un altro gas, l’ammoniaca anidra, deve essere introdotta nella camera in modo da reagire con il gas velenoso per renderlo meno letale.
Anche così, essendo l’ammoniaca anidra velenosa, essa reagirebbe con il gas utilizzato e dovrebbe essere smaltita. Tutto questo sarebbe stato un compito lungo, inefficiente, pericoloso e gravoso per i nazisti che avessero voluto distruggere “milioni” utilizzando le camere a gas.
Se Hitler avesse voluto uccidere il maggior numero possibile di ebrei, li avrebbe fatti fucilare mediante mitragliatrici o fucili automatici. Questo sarebbe stato il modo meno costoso e più veloce di commettere uno sterminio. E, tragicamente, vi furono molti stermini nella seconda guerra mondiale da parte di soldati che utilizzarono mitragliatrici e fucili automatici.
Ma, sto solo sostenendo che l’affermazione secondo la quale Hitler commise una guerra genocida contro gli ebrei è falsa. Non sto difendendo Hitler. Egli iniziò una guerra che provocò la morte di molti milioni di persone.
Lessi per la prima volta “Notte” di Elie Wiesel in una versione più antica.
In questa edizione più antica, Wiesel non menziona nessuna camera a gas ma afferma che lo sterminio venne commesso gettando ebrei di tutte le età in grandi fosse infuocate.
Quando chiedo a vari ebrei perché Wiesel non ha menzionato le camere a gas se sono esistite e, se vennero utilizzate grandi fosse infuocate per uccidere le persone, allora perché le persone non parlano ora delle grandi fosse infuocate come le persone che parlano sempre delle camere a gas?
La risposta usuale è che le vittime vennero uccise con entrambi i metodi, e che la mancata menzione da parte di Wiesel delle camere a gas non è una prova che le camere a gas omicide non esistettero. Questa risposta non è convincente poiché Wiesel pretende di aver fornito una testimonianza oculare.
Weasel[3] (l’errore di ortografia è intenzionale…perché l’uomo è un ingannatore e uno spione) scrisse a proposito degli internati che costoro facevano la doccia, venivano accuratamente depilati e cosparsi di disinfettante, il che sarebbe coerente con un programma volto ad impedire che il tifo e altre malattie uccidessero i detenuti, e non coerente con un programma mirato all’uccisione dei detenuti.
Nell’edizione più antica di “Notte”, Wiesel scrisse di aver subito un intervento chirurgico ad uno dei suoi piedi in “un ospedale ben attrezzato” di Auschwitz, prima di essere portato in altri campi. Nella nuova edizioni di Notte, l’ospedale è diventato un’”infermeria”. Tuttavia, in entrambe le edizioni, egli afferma che gli vennero concesse due settimane di riposo dal lavoro dopo la sua operazione, il che non è coerente con l’affermazione che tutti gli internati che non potevano lavorare venivano uccisi.
Weasel scrisse che, mentre era convalescente, i russi si stavano avvicinando ad Auschwitz e i tedeschi sapevano di non poter rimanere più lì.
Così, essi dissero a tutti gli internati che stavano nell’ospedale che essi potevano decidere se attendere l’arrivo dei sovietici, o andare via con i tedeschi. E Wiesel decise di andare via con quei tedeschi che presuntivamente avevano commesso un genocidio contro gli ebrei, invece di attendere la liberazione da parte dei russi.
Forse, voi avete visto immagini di pile di cadaveri e di “scheletri ambulanti” in immagini di un campo di concentramento liberato.
Ma, alla fine della guerra, tutti i tedeschi avevano difficoltà nel nutrire sé stessi.
E le forze aeree americane e inglesi bombardavano tutte le linee ferroviarie rendendo impossibile portare quantità sufficienti di cibo nei campi. Così, l’America e l’Inghilterra condividono una parte della colpa per la moria per fame nei campi alla fine della guerra.
Gli ebrei hanno bisogno di continuare a tirare in ballo la storia dell’Olocausto, in modo tale da poter estorcere miliardi di dollari dall’America, e i suoi più avanzati sistemi di arma per il loro programma sionista in Israele.
Gli ebrei possiedono e controllano i media mainstream americani, in modo tale che essi possono controllare quasi tutto quello che gli americani ascoltano e vedono.
Mentre gli americani discutono tra di loro su cosa fare riguardo all’assistenza sanitaria per i nostri cittadini e su quanto essa costerà, Israele ha un programma di assistenza sanitaria per i propri cittadini molto più generoso e non ha bisogno di preoccuparsi dei costi perché questi sono pagati dai cittadini americani che pagano le tasse attraverso l’aiuto che noi forniamo a Israele.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.realjewnews.com/?p=943
[2] In America, il Phi Beta Kappa è un club riservato esclusivamente agli studenti laureatisi con il massimo dei voti.
[3] Wiesel-Weasel: gioco di parole nel testo originale consistente nel fatto che “weasel” in inglese significa “donnola”.
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