GUARDA: COME L’OLANDA HA SOSTENUTO I GRUPPI RADICALI IN SIRIA[1]
Di Kevork Almasian, 2 dicembre 2020
Noi di solito ci occupiamo del sostegno di qualche governo occidentale ai jihadisti radicali in Siria ma non abbiamo mai immaginato che l’Olanda avrebbe fornito sostegno ai jihadisti più brutali.
Dopo anni di sostegno occulto ai terroristi, che è ammontato a 80 milioni di euro, l’Olanda ha smesso di finanziare i jihadisti, disse il ministro degli esteri olandese Stef Blok ai membri del Parlamento durante una riunione informativa nel settembre 2018.
Tuttavia, la ragione della cessazione del sostegno ai radicali i cui colleghi in Europa che condividono la stessa ideologia stanno massacrando i civili europei, non è perché questi terroristi sono pericolosi o perché essi hanno ucciso centinaia di migliaia di siriani, ma piuttosto perché la possibilità che i terroristi riescano a vincere la guerra contro Assad è ora “estremamente limitata” e non ha “avuto gli effetti desiderati” secondo il ministro olandese.
Oltre a finanziare i jihadisti, l’Olanda ha anche convogliato denaro nelle forze di polizia degli islamisti radicali e negli Elmetti Bianchi, meglio conosciuti come l’ala propagandistica di Al-Qaeda in Siria.
Questo rapporto giunse nel mezzo di un’investigazione pubblicata nel settembre 2018 da due importanti giornali olandesi. I giornali rivelarono che almeno uno dei gruppi militanti che hanno ricevuto soldi olandesi era stato etichettato come organizzazione terroristica dallo stesso ministero della giustizia.
E questo si è verificato dopo che un uomo è stato perseguito a Rotterdam per essersi unito nel 2015 allo Jabhat al-Shamiya, un gruppo che ha ricevuto assistenza dal governo olandese.
L’investigazione ha anche mostrato che l’Olanda ha fornito camioncini Toyota Hilux e Isuzu Dmax, divise, telefoni satellitari, laptop, materassi, zaini e macchine fotografiche ai gruppi jihadisti. Gli stessi militanti hanno detto ai media olandesi di essere molto soddisfatti degli aiuti olandesi e che stanno usando i prodotti olandesi nella lotta armata contro Assad.
Fino ad ora, il Ministero degli Esteri olandese aveva sempre affermato che l’Olanda ha sostenuto solo “gruppi moderati” in Siria e che questi gruppi sono sottoposti a criteri rigorosi e che costoro presuntivamente rispettano il “diritto di guerra umanitario”, non collaborano con gli estremisti e perseguono una “soluzione politica inclusiva” per la Siria. Ma la realtà dei fatti è che il governo olandese ha sostenuto i jihadisti più brutali, che non esiteranno a massacrare il popolo olandese.
Siete sorpresi? Poiché io non lo sono, e le cose stanno peggio di quanto possiate pensare. Alla data del 27 novembre 2020, il Primo Ministro olandese Mark Rutte ha cercato personalmente di bloccare un’inchiesta sul sostegno da parte dell’Olanda ai terroristi.
La Camera Bassa parla da due anni di programmare una tale inchiesta. Ma si dice che Rutte si sia espresso, nella sede del Consiglio dei Ministri, contro un’inchiesta sui fatti in questione. Si dice anche che egli abbia chiesto a diversi ministri di far sapere ai rispettivi partiti che egli non vuole che l’inchiesta abbia luogo.
Ora, il Ministro degli Esteri Stef Blok dice che un’inchiesta comporterà “grandi problemi” perché “molte informazioni sono segrete”. Blok afferma anche che una tale inchiesta creerebbe parimenti “tensioni” tra gli “alleati” coinvolti nel programma degli aiuti e che costoro “reagiranno con disagio quando verranno interloquiti sul ruolo dell’Olanda”.
Così Rutte chiede ora ai partiti olandesi di votare contro la mozione alla camera bassa che chiede di continuare l’inchiesta, non solo per nascondere le prove del sostegno olandese ai terroristi ma anche per non imbarazzare gli alleati dell’Olanda, che hanno parimenti fornito un sostanzioso sostegno finanziario ai terroristi.
Ora, invece di indicare le responsabilità di quei dirigenti che hanno convogliato gli aiuti ai terroristi radicali in Siria, l’Olanda si sta preparando ad accusare la Siria presso l’alta corte delle Nazioni Unite, cercando di additare il governo del Presidente Bashar al-Assad quale responsabile delle violazioni dei diritti umani, incluso l’uso di armi chimiche.
È opportuno rimarcare che i governi occidentali si basano sulle testimonianze di ONG da loro stessi finanziate, allo scopo di accusare il governo siriano di aver intrapreso attacchi chimici. E recentemente, i segnalatori all’interno dell’OPCW [Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche] e gli esperti che facevano parte della Missione di Accertamento dei Fatti dell’OPCW hanno rivelato la manipolazione dei fatti e il cambiamento, da parte dell’amministrazione dell’organizzazione internazionale, del contenuto dei rapporti che erano stati preparati, il che porta a concludere che il governo siriano non ha nulla a che fare con gli attacchi chimici e che l’attacco chimico di Duma è stato una grande mistificazione.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.syriana-analysis.com/watch-how-the-netherlands-supported-radical-groups-in-syria/?fbclid=IwAR1P6riy-qWkpVQk04vCRny5W6EGeIlPB3x6rkkdmXTerv_RYHpbvFlTH3I
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