Nel piccolo mondo della contro-informazione qualcuno avrà certamente notato la trasmissione “Border Nights”: io l’ho ascoltata qualche volta su Youtube. Bene, questa trasmissione, tra i vari ospiti, da anni fornisce una tribuna a due massoni: Gianfranco Carpeoro (alias Pecoraro) e Gioele Magaldi. Costoro vengono intervistati come se fossero due sapientoni, portatori di uno sguardo privilegiato sui retroscena della politica italiana (e internazionale). Uno dei due, Magaldi, qualche anno fa ha anche scritto un libro – “Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges” – che ha suscitato qualche reazione nel dibattito pubblico (più di perplessità che altro) prima di essere sepolto dall’oblio. Chi ne parlò in termini entusiasti fu una delle colonne di “Border Nights”: l’avvocato Paolo Franceschetti. Io ho evitato di comprare il libro perché non mi sembrava (e non mi sembra) un libro documentato. Magaldi aveva annunciato ulteriori tomi di documenti a sostegno delle sue affermazioni che però non sono stati mai pubblicati. Per quanto mi riguarda, quando sentivo parlare Carpeoro e Magaldi la mia reazione era sempre la stessa: boh!? Le loro ricostruzioni mi sono sempre sembrate inverificabili e comunque non all’altezza del giornalismo investigativo più serio.
Finora ho tenuto per me le mie perplessità ma qualche giorno fa è successo un fatto curioso: un utente su Facebook ha vivacemente contestato una delle ultime esternazioni radiofoniche di Carpeoro. La contestazione è avvenuta nel gruppo “Petali di loto” (collegato al sito omonimo).
Ho chiesto all’utente in questione il permesso di riportare sul mio blog il suo intervento ma non ho ricevuto nessuna risposta. Facciamo così, allora: siccome quanto ha detto mi sembra obbiettivamente interessante provo a sintetizzarlo senza riportare il nome dell’utente. In sostanza, lo scorso 27 ottobre Carpeoro avrebbe giustificato la tassazione al 60% da parte dello Stato con le seguenti parole: “se lo Stato non ha soldi mica se li può inventare”, scordandosi (o omettendo volutamente) il grande inganno della moneta debito. Per lui (per Carpeoro) i piccoli artigiani NON sono giustificati ad evadere le tasse se devono scegliere se pagare lo stato o dar da mangiare alle loro famiglie. “La galera è giustificata”: così ha detto. L’utente in questione ha poi proseguito osservando che nel panorama della contro-informazione solo i Massoni (Carpeoro, Magaldi, Zagami ecc…) che nel loro complottismo ne hanno per tutti (perfino per i massoni) non parlano MAI di moneta debito. E gli unici a denunciare pubblicamente sono stati solo i cosiddetti “profani”. Il nostro anonimo utente ha quindi concluso:
“Sospetto fortemente che la massoneria sia un collante più forte di quello che ci vogliono far credere. Tra di loro si fanno le feste dandoci l’impressione di una certa varietà di vedute e credenze, ma sotto sotto, il piano generale rimane identico: Stati uniti d’Europa, Vaccinazioni, Nuovo Ordine Mondiale. e il silenzio masso-tombale sulla creazione del denaro. Le mie sono solo illazioni certo, ma si deve partire da un sospetto per giungere ad una qualche scoperta”.
Fin qui, l’utente di Facebook. A proposito di diatribe inter-massoniche, sempre di qualche giorno fa è un violento attacco, con un video pubblicato su Youtube, del predetto Leo Zagami proprio contro il duo Carpeoro-Magaldi. Il pulpito non mi sembra particolarmente autorevole ma lo segnalo perché mi sembra notabile, nel piccolo mondo della contro-informazione, questo volar di stracci tra massoni sedicenti alternativi, che sarebbero portatori di chissà quali “rivelazioni” (sempre secondo l’avvocato Franceschetti). Ricordo infatti che anche per quanto riguarda Zagami e il suo primo libro, Franceschetti ne parlò come di una “vera bomba nel panorama della storia dei poteri occulti”. Dispiace che Franceschetti, che pure in passato ha scritto degli articoli interessanti, prenda per oro colato operazioni culturali la cui attendibilità è tutta da dimostrare (come ci ricorda uno storico serio come il prof. Aldo Giannuli nella sua recensione al libro di Magaldi).
Chissà cosa dirà Franceschetti allora nel sentire Zagami sparare a zero contro Magaldi, definendolo tra l’altro come “il nuovo Léo Taxil” (e ricordiamo che, per Magaldi, Taxil è un personaggio positivo)!
Peraltro, Zagami nel suo video fa appello al valore morale della “coerenza”, ma anche da questo punto di vista qualche problemino ce l’ha pure lui: nel 2015, non solo partecipò ad un convegno organizzato da Magaldi ma aderì addirittura al Movimento Roosevelt presieduto dal medesimo Magaldi, e questo dopo la comparsa, tre anni prima, proprio sul sito web di Magaldi, di un’astiosa stroncatura del (primo) libro di Zagami!
Magaldi e Zagami quando andavano d’accordo.
Da ultimo, alla luce di quanto detto finora, mi sembra più grave di quanto mi era apparsa a prima vista l’appartenenza di Nino Galloni al predetto Movimento Roosevelt: da collaboratore di Federico Caffè a vice-presidente di Gioele Magaldi. Non sembra un percorso irresistibile, sinceramente.
In effetti, allo stato attuale risuta che Gianfranco Carpeoro (alias Pecoraro) non è più un massone ma è un ex massone di alto livello di Rito Scozzese, eccolo arriva!
La scelta di abbandonare la massoneria risiede proprio nella perdita della sua funzione originaria: «Doveva mantenere un ruolo esclusivamente di conservazione e trasmissione delle proprie dottrine e lasciare alla società il compito di svilupparle. Invece ha voluto farsi essa stessa organismo propulsivo di tutto questo e così ha partecipato a tutte le guerre di potere, trascurando i contenuti dottrinali e ideologici di conoscenza che erano la sua vera forza», confessa Pecoraro
Proseguimento:
Massoneria, Gianfranco Pecoraro: «È una lobby di potere»
di F. Fabretti per Lettera 43
31 marzo 2014
https://www.lettera43.it/massoneria-gianfranco-pecoraro-e-una-lobby-di-potere/
Su Gioele Magaldi, prima parte.
Massoneria: “Da Magaldi sensazionalismo, ma super-logge esistono”
di Gabriele Adinolfi – Adriano Scianca – 19/11/2014
Fonte: intelligonews
https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49845
Su Gioele Magaldi, seconda parte.
“Ho spesso detto che quello dell’unificazione è un progetto massonico. E ora c’è un libro di un massone, Gioele Magaldi, che lo conferma (“Massoni, società a responsabilità illimitata”, Chiarelettere). L’ho letto e riletto.
E’ anche un’operazione intrigante. La tesi è la seguente: la massoniera ha vinto, tutti i suoi progetti sono stati realizzati, ora esca allo scoperto e lavori con trasparenza. Secondo quel libro, tutti sarebbero massoni. Certo fa dei nomi: Romano Prodi, Enrico Letta, Mario Monti. Che non hanno neppure sentito il bisogno di replicare. Si saranno messi d’accordo per non reagire in alcun modo.”, Ida Magli, (1925 – 2016), antropologa, filosofa e accademica italiana.
Proseguimento:
https://www.libreidee.org/2015/01/ida-magli-governati-da-servi-ignoranti-che-ci-disprezzano/
Poi magari, se le fa piacere e le interessa, le invio tramite form di contatto/email altri spunti ancora più interessanti sui due personaggi, comunque, fra i due quello con molta più esperienza è Carpeoro ed è pure molto meno megalomane, ha fatto anche rivelazioni scomode sulla vera fine di Bettino Craxi, era un suo amico, comunque, ovviamente anche lui non è una cima ma nulla a che fare con la tracotanza massonica di un G. Magaldi.
Cordiali saluti.
Fabrice
Benito Mussolini in politica estera sbagliò molte cose ma sulla politica interna aveva avuto delle intuizioni geniali, ecco la più brillante:
“3) la democrazia è autoritaria quanto i regimi dichiaratamente autoritari, sia perché ogni cittadino diventa un tiranno pronto a far valere i suoi diritti contro tutti, sia perché soprattutto i veri poteri, quelli massonici e finanziari, agiscono stando nell’ombra e servendosi di uomini di paglia.”
Proseguimento:
“La critica del fascismo alla democrazia” di Francesco Lamendola per “Accademia Nuova Italia”
18 Agosto 2019
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/storia-e-identita/storia-del-fascismo/7841-critica-fascista-a-democrazia
“Buon compleanno massoneria….”, a cura del Prof. Enzo Pennetta per “Critica Scientifica”
Giugno 2107
In occasione del trecentesimo anniversario della fondazione della Gran Loggia d’Inghilterra una pagina pubblicitaria elogia la nota setta.
Omettendo però di dire qualcosa…
I massoni sono bravi e buoni, questo dobbiamo sapere, tanto che i grandi dittatori li hanno perseguitati, dicono… mentre una sacco di belle persone erano tutte “fratelli”. Lo apprendiamo dal messaggio celebrativo dei Maestri Venerabili della Lombardia che hanno comprato un’intera pagina sul quotidiano “La Nazione” per dircelo.
La terribile lista di persecutori della nota setta vede presenti tutti grandi calibri della storia negativa del ‘900: Hitler, Mussolini, Stalin, Pinochet e Franco.
Un paio di cosette andavano però dette nell’ampio spazio acquistato sul quotidiano.
La prima è che quei personaggi che vengono additati come persecutori dalla massoneria sono stati messi al potere dalla massoneria stessa! E scusate se non è poco…
Il Nazismo fu ispirato dalla società segreta di tipo massonico Thule di cui fu membro Hitler e in cui la figura predominante fu il massone Rudolf von Sebottendorff.
Il Fascismo, e quindi Mussolini, fu fortemente appoggiato dalla massoneria italiana, rappresentata ad esempio da Italo Balbo, che vedeva in esso un’occasione per portare un neopaganesimo in piena contrapposizione con la Chiesa Cattolica, al riguardo ricordiamo il libro di Julius Evola “Imperialismo pagano. Il fascismo dinnanzi al pericolo euro-cristiano”.
Non esistono prove di un’affiliazione massonica di Stalin, ma la Rivoluzione russa fu favorita dalla massoneria rappresentata nell’importante figura di Alexander Kerensky.
Decisamente fuori luogo l’inserto celebrativo dei Maestri Venerabili, i personaggi negativi dovevano il loro potere in gran parte alla massoneria stessa che emerge come forza di supporto per i grandi totalitarismi del ‘900.
Ma qualcosa c’è ancora da dire, anzi da domandarsi: perché questi personaggi una volta al potere combatterono la massoneria?
Proseguimento:
https://www.enzopennetta.it/2017/06/1717-2017-buon-compleanno-massoneria/
Cordiali saluti e buon fine settimana.
Fabrice
quando sento qualcuno che parla di massoneria mi vien da ridere.
Ma capisco anche che con tutte ste leggi è meglio volare bassi.
Ora la Segre si è anche inventata una commissione.
Integrazione al mio terzo post.
“Massoneria e Banca d’Italia: la storia infinita”
di G. Meletti per il FQ
Ottobre 2017
https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/massoneria-banca-39-italia-storia-infinita-attacchi-159149.htm
Da notare il passaggio finale dell’articolo:
“Allora si parlava di massoneria buona e massoneria cattiva e in parallelo di finanza laica e finanza cattolica. Ma sempre tutto era coperto. Come ha detto il decano dei banchieri, Cesare Geronzi, nato a Palazzo Koch, “chi fa il mestiere che ho fatto io riesce a spiegare tante cose solo come il risultato di solidarietà occulte e inconfessabili”. ”
In breve, visto e considerato che la Banca d’Italia è stata infiltrata da lobby massoniche da molto tempo e allora non sarà stato per niente difficile renderla innocua quando è stato portato avanti il progetto della UEM visto e considerato che il progetto UEM è stato portato avanti anche da gruppi paramassonici e massonici, insomma, fra paramassoni e massoni ci si intendeva molto bene a vari livelli, son grandi soddisfazioni fregare il popolo senza farglielo capire……..
Cordiali saluti.
Fabrice
Su Gioele Magaldi, terza parte.
“Il Grande Oriente Democratico nasce all’interno del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la più importante, estesa e influente comunione massonica italiana, ma nel tempo raccoglie adesioni e simpatie anche all’esterno del GOI, tanto in Italia che all’estero, entro il circuito sovra-nazionale dei massoni progressisti. Gli obiettivi del nostro movimento erano e sono un’opera di radicale riforma interna, in prospettiva autenticamente libertaria e democratica, di Palazzo Giustiniani, tuttora presieduto (almeno fino al 2014) da un Gran Maestro, Gustavo Raffi, abilissimo propalatore verso la società civile di ingannevoli immagini retoriche di rinnovamento, trasparenza, pluralismo, dialogicità, democrazia’. Ci spiega che in parallelo alla sua ribellione c’è la ‘ferma volontà di edificare, nel giro di qualche anno, una federazione di tutte le comunioni massoniche italiane ed europee, all’insegna di un Grande Oriente d’Europa (GOE), il quale, senza rinnegare la particolarità delle singole obbedienze, possa diventare autorevole e incisivo fronte comune massonico per la costituzione di Stati Uniti d’Europa democratici, liberali e popolari; un GOE che possa battersi per una rigenerazione del tessuto sociale e culturale europeo in direzione laica, con la promozione di nuovi diritti civili per tutte le minoranze – ad esempio matrimonio e diritto di adozione per le coppie omosessuali – e rilancio della libertà di ricerca scientifica e pratica terapeutica, in contrapposizione a qualsivoglia ingerenza confessionale nella legislazione civile, improntando le nuove politiche economiche del XXI secolo a paradigmi opposti a quelli che hanno finora guidato le fallimentari strategie neoliberiste di austerità e rigore targate UE, BCE e governi conservatori vari’”
Riferimento:
“Vaticano massone. Logge, denaro e poteri occulti: il lato segreto della Chiesa di papa Francesco”, di Giacomo Galeazzi, Ferruccio Pinotti, Piemme Editore, Milano 2014, pagine 282-283, totale pagine 542 ”
https://www.ibs.it/vaticano-massone-logge-denaro-poteri-libro-giacomo-galeazzi-ferruccio-pinotti/e/9788868367190
Su Gioele Magaldi, quarta parte.
https://www.lintellettualedissidente.it/ars-disputandi/l-intellettuale-dissidente-risponde-al-grande-oriente-democratico/
In conclusione e in breve, Sebastiano Caputo, fondatore e direttore dell'”Intellettuale Dissidente” ha detto che siccome la massoneria ha partrito un passato e allora cercano ancora di dominare il presente e aggiungo io che lo fanno facendo tutto il necessario e il possibile con modalità fondamentalmente antidemocratiche e molto subdole.
Cordiali saluti.
Fabrice
resto sempre più basito da cotanta disinvoltura… in cui manco di striscio si toccano i problemi… quali che siano.
“Si diceva Banchieri: il potere delle banche è tutto nel monopolio di “fabbricare” carta moneta e nella assoluta fiducia che il 99% della popolazione accetta tale meccanismo come “naturale”.
Ragionare che non è “naturale” ma diabolico e alieno e mettere un granello di polvere nel meccanismo può alla lunga ingrippare il meccanismo… è quello che bisogna fare e divulgare: la sola possibilità di salvezza collettiva è liberare la mente da questo condizionamento”.
Poi sono sempre più che convinto che la massoneria è una invenzione delle Banche.
Così semplice semplice.
Fino al ‘400 c’era il “Banco rotto” quindi i banchieri rischiavano pure quando la fiducia nel loro operato crollava. Si legge che verso la fine del trecento le più grandi banche fiorentine fallirono per aver prestato troppi soldi a Edoardo d’Inghilterra… che se ne impipò di restituirli né i banchieri avevano la forza di costringerlo.
E per questi motivi qualcuno sarà pure stato ucciso (ma questo non lo sapremo mai).
Passando per la banca d’Olanda e la banca d’Inghilterra (dopo aver ucciso il re) dove i banchieri attecchirono… rimaneva la Francia su cui non avevano influenza… quando a dire dei banchieri si accumularono i debiti il re poteva sempre risolvere facendoli fuori… per evitare tale fine hanno inventato i massoni francesi (memori di ciò che aveva fatto Edoardo) e la rivoluzione fu a prevenire che il re facesse fuori i banchieri per non restituire il prestito. Solo che a chi dice (es. Franceschetti) che alla massoneria si deve tutto va risposto che la massoneria ci ha levato tutto. Infatti le prime tre costituzioni non sono massoniche… dopo Olanda e Inghilterra la massoneria si infiltrerà con lo Stato con Napoleone che di fatto privatizzò lo stato con la compilazione del code civil del 1804 al Portalis, il quale diresse i lavori secondo il principio “l’imperio al Sovrano, la proprietà ai privati” e ciò che prima era del popolo, in quanto il sovrano lo rappresentava, divenne proprietà dei privati.
Tanto che è del Rotweiller l’affermazione “datemi il governo della banca poi fate i governi che volete”.