Germania: ex guardiano di campo nazista troppo malato per essere giudicato

Da Bocage. Info ricevo e traduco:

GERMANIA: EX GUARDIANO DI CAMPO NAZISTA TROPPO MALATO PER ESSERE GIUDICATO

INIZIO

Il processo in Germania di un ex guardia di un campo nazista per presunta complicità in centinaia di omicidi è stato definitivamente abbandonato mercoledì a causa del deterioramento dello stato di salute dell’accusato, che ha 95 anni. Si tratta probabilmente di uno degli ultimi processi su questo periodo, tenuto conto dell’età avanzata delle ultime persone ancora nel mirino della giustizia.

Aperto in novembre, il processo di Johann R. è stato sospeso a dicembre a causa dei problemi cardiaci e renali dell’accusato che aveva d’altronde dovuto essere ospedalizzato.

Il tribunale ha così seguito le raccomandazioni di un medico che aveva spiegato che l’accusato non era più in grado di seguire il suo processo «in maniera appropriata», essendo la sua malattia non più curabile e il suo stato di salute non più migliorabile. Le parti civili hanno tuttavia la possibilità di effettuare un ricorso contro questa decisione.

Johann R. è accusato di aver lavorato tra il giugno 1942 e il settembre 1944 nel campo nazista di Stutthof, vicino Gdansk in Polonia, dove circa 65.000 persone vennero assassinate: principalmente donne ebree dei paesi baltici e della Polonia. Questo campo venne integrato nel sistema di sterminio degli ebrei nel giugno 1944.

L’accusato, che aveva «conoscenza di tutti i metodi per uccidere», ha «deliberatamente approvato l’uccisione di centinaia di persone» anche senza avervi partecipato direttamente, secondo l’accusa. Egli rischiava fino a 15 anni di prigione, una pena simbolica vista la sua età.

All’apertura del suo processo, egli aveva proclamato la sua innocenza affermando di aver ignorato l’esistenza delle camere a gas, un disappunto per le vittime. Egli aveva assicurato di avere «vergogna» di essere stato una SS spiegando di essere stato «arruolato sotto costrizione». «Vi sarebbero state delle rappresaglie contro la mia famiglia se non fossi partito», aveva detto l’ex guardia, che aveva meno di 21 anni al momento dei fatti e dunque giudicato come «minore».

In questi ultimi anni, la Germania ha giudicato e condannato diverse ex SS per complicità in omicidi, cosa che illustra l’accresciuta severità, seppur molto tardiva, della giustizia tedesca. Tuttavia, nessuno di questi condannati è andato finora in prigione a causa del loro stato di salute.

FINE

Commento di Bocage.info: L’articolo non dice che il «colpevole» di 95 anni è stato giudicato da un tribunale per «minori» … se questo stesso tribunale ammette che egli non partecipò agli «omicidi», egli li avrebbe tuttavia «approvati». A quale titolo un minore che occupava l’ultimo rango della gerarchia militare poteva «approvare» qualcosa?

https://www.lematin.ch/monde/exgardien-camp-nazi-malade-juge/story/24223641

2 Comments
    • Teufelsdroeck
    • 8 Aprile 2019

    Credeva fossero camere di disinfestazione (https://www.shalom.it/blog/mondo/ex-guardiano-ss-non-sapevo-delle-camere-a-gas-credevo-fossero-per-la-disinfestazione-b209461). E con tutta probabilità lo erano. Secondo la storiografia ufficiale, da novembre al dicembre del 1944 sarebbe stata in funzione la camera a gas omicida. Ma proprio al 24 novembre di quell’anno risale il trasferimento di detenuti malati di tifo che erano stati sottoposti a disinfestazione: “Certification of a transfer to Flossenbürg dated November 24, 1944:74: The following inmates are to be transferred from Stutthof Concentration Camp to Flossenbürg Concentration Camp on 11.24.1944: 216 men (Jews) 284 women (Jews). These inmates were bathed and deloused prior to departure on the transport. Due to insufficient delousing facilities at this camp, we cannot guarantee that these prisoners are free from lice” (C.Mattogno – J. Graf, CONCENTRATION CAMP STUTTHOF, Castle Hill Publishers, 2016, pag. 28, http://holocausthandbooks.com/dl/04-ccs.pdf).
    Difficile immaginare che le autorità del campo avessero tanta cura delle condizioni sanitarie dei prigionieri, se comunque tutti gli ebrei erano destinati indistintamente allo sterminio. Tanto sarebbe valso, nel dubbio – infetti o meno -, sterminarli sul posto.
    Una cosa è certa: servivano ANCHE come camere di disinfestazione, proprio nel breve periodo in cui sarebbero state usate a scopo omicida.

    Rispondi
    • a.carancini
    • 12 Aprile 2019

    Nel libro “KL Stutthof” (Effepi Genova 2003) J. Graf e C. Mattogno hanno esaminato la storia della camera a gas di questo campo, che era di fatto una camera di disinfestazione ad acido cianidrico, come è attestato dalle abbondantissime macchie di blu di Prussia che si trovano all’interno e all’esterno di essa (fotografie a colori nell’appendice fuori testo). Si afferma che questa camera a gas fu usata anche a scopo omicida, ma al riguardo non esiste alcuna prova. Le pretese gasazioni che vi sarebbero state effettuate avrebbero coinvolto 1.739 persone in una decina di azioni dal 22 giugno al novembre 1944, ma, scrivono gli autori, «per otto gasazioni (1.550 vittime) viene indicato soltanto il mese, ma non il numero delle vittime; in un caso non viene indicata né la data precisa né il numero delle vittime. La genericità di questi dati dipende ovviamente dalla mancanza di fonti documentarie che attestino le singole gasazioni omicide» (p. 75).
    Graf e Mattogno hanno studiato anche la documentazione del campo riguardante la mortalità (pp. 101-107) e hanno calcolato che ammontò a circa 26.100 decessi, di cui oltre 16.000 si registrarono a partire dal novembre 1944, dopo la fine del presunto programma di sterminio ebraico.
    La pretesa che «65.000 persone vennero assassinate» a Stutthof è pertanto una semplice scemenza.
    L’affermazione che «l’accusato, che aveva “conoscenza di tutti i metodi per uccidere”, ha “deliberatamente approvato [sic!] l’uccisione di centinaia di persone” anche senza avervi partecipato direttamente, secondo l’accusa» è palesemente demenziale, considerato che non si conosce né il grado, né la funzione al campo di “Johann R.”
    A quanto parte, la magistratura tedesca ha introdotto il nuovo delitto di “approvazione” di un (presunto) crimine, per la quale si rischiano «fino a 15 anni di prigione»!
    Pietro Negri.

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