Da Bocage-info ricevo e traduco:
Wolfgang Fröhlich fornisce sue notizie
INIZIO
Ricordiamo che Wolfgang Fröhlich è incarcerato da 15 anni in una prigione austriaca per “crimine del pensiero”. Questo ingegnere chimico diplomato aveva apportato la sua expertise di professionista in diversi processi intentati a dei revisionisti che avevano messo in dubbio l’esistenza delle camere a gas omicide. Wolfgang Fröhlich era comparso come testimone della difesa durante il processo di primo grado dello storico revisionista Jürgen Graf a Baden (Canton Argovia) il 16 luglio 1998.
Ecco un estratto del resoconto di questo processo.
Wolfgang Fröhlich si presenta brevemente: specializzato nella tecnica di fabbricazione e di applicazione dei gas tossici, egli ha realizzato innumerevoli gasazioni per la distruzione dei parassiti e di certi germi patogeni.
Dopo aver attirato la sua attenzione sul fatto che le deposizioni menzognere sono passibili di procedimenti penali, sotto pena di reclusione, la presidente del Tribunale, Andrea Staubli, gli chiede se gli scritti di Jürgen Graf hanno, a suo avviso, un carattere scientifico.
Il testimone risponde che, non essendo uno storico, non può giudicare il contenuto storico delle opere di Jürgen Graf. Per contro, le sue dichiarazioni quanto agli aspetti tecnici dei pretesi metodi di sterminio di massa mediante l’impiego di gas tossico sono assolutamente accettabili.
Con questa dichiarazione fatta sotto giuramento, il testimone Wolfgang Fröhlich conferma che, tecnicamente, le gasazioni omicide mediante Zyklon B sono impossibili da realizzare.
È a questo punto che il procuratore Dominik Aufdenblatten interviene per pregare la presidente di fare ancora una volta osservare al testimone che egli ha l’obbligo di deporre conformemente alla verità, cosa che ella fa. Dopo questo avvertimento, il procuratore Dominik Aufdenblatten pone al testimone Frölich le seguenti domande:
il procuratore. – Delle gasazioni di massa mediante Zyklon B erano, a vostro avviso, tecnicamente possibili?
Wolfgang Frölich. – No.
Il procuratore. – Perché no?
Wolfgang Frölich. – Lo Zyklon B si presenta come una sostanza granulosa imbevuta di acido cianidrico assorbito. Quest’ultimo si libera al contatto con l’aria. Il punto di ebollizione dell’acido cianidrico è di 27.5° C. Più elevata è la temperatura ambientale, più rapida sarà la velocità dell’evaporazione. Le camere di disinfestazione, dove lo Zyklon B era utilizzato nei campi di concentramento e altrove erano riscaldate a 30° o più, in modo che l’acido cianidrico lasciava rapidamente i granuli portatori del gas. Per contro, nelle camere mortuarie seminterrate dei crematori di Auschwitz-Birkenau dove i cadaveri venivano deposti, e dove, secondo le dichiarazioni dei testimoni oculari, avrebbero avuto luogo degli stermini mediante gas Zyklon B, le temperature erano molto più basse. Anche tenendo conto di un riscaldamento dei locali a causa della temperatura corporea degli ipotetici occupanti, la temperatura ambientale non avrebbe potuto superare i 15° C, anche durante la stagione calda. Diverse ore sarebbero passate prima che l’acido cianidrico fosse evaporato. Secondo i testimoni oculari, la morte delle vittime si produceva molto rapidamente: certi testimoni menzionano delle durate che vanno dall’”immediatamente” fino a “15 minuti”. Per arrivare a uccidere gli occupanti della “camera a gas” in un tempo così breve, i tedeschi avrebbero dovuto utilizzare delle quantità di Zyklon B enormi, dai 40 ai 50 chilogrammi per ogni singola gasazione. Tutto ciò avrebbe reso ogni attività nella camera a gas assolutamente impossibile. I componenti delle squadre speciali che, secondo i testimoni, erano incaricati di svuotare questi locali, sarebbero crollati non appena entrati, anche se avessero indossato una maschera anti-gas. Con le porte aperte, enormi quantità di gas tossico si sarebbero diffuse all’aria libera, contaminando così tutto il campo.
Dopo questa esposizione scientificamente corretta, il pubblico presente nella sala non ha potuto trattenere gli applausi.
Quanto al procuratore Aufdenblatten, ha fatto la seguente richiesta: “Invito il Tribunale a presentare una denuncia contro di voi (Wolfgang Frölich) per discriminazione razziale e per violazione dell’articolo 261 bis; altrimenti, lo farò io stesso”.
È a questo punto che Jürg Stehrenberger, avvocato di Gerhard Förster, si alza per informare la corte che, di fronte a questo insopportabile ostacolo all’esercizio del suo mandato di difensore, egli vuole riflettere per sapere se non conviene che egli rinunci a difendere il suo cliente.
Accompagnato da Urs Oswald, avvocato di Jürgen Graf, egli lascia la sala per qualche istante. Una volta ritornati, i due avvocati dichiarano che essi protestano con il massimo rigore contro il modo di fare del Pubblico Ministero, ma che nondimeno continueranno a compiere il proprio dovere. Una tale decisione, gravida di conseguenze, non avrebbe corrisposto alla volontà degli accusati, poiché né Jürgen Graf, né Gerhard Förster avrebbero desiderato le dimissioni dei loro rispettivi avvocati. Nel migliore dei casi, un tale ritiro avrebbe avuto come conseguenza un rinvio processuale di qualche mese, e la probabile imposizione agli accusati di difensori d’ufficio. Ora, questi ultimi avrebbero potuto lasciarsi guidare con compiacenza dal pubblico ministero e, di fatto, esercitare il ruolo di un secondo accusatore, come era il caso nei processi politici in URSS.
Nell’esigere che sia presentata una denuncia contro il testimone Wolfgang Frölich, il pubblico ministero Dominik Aufdenblatten si è reso responsabile di intimidazione del testimone.
Rileviamo che un altro testimone venuto apposta dalla Francia e presente in sala, il professor Robert Faurisson, si è visto interdire dal tribunale la facoltà di deporre, per il motivo che essendo già stato condannato per revisionismo, la sua testimonianza sarebbe stata irricevibile.
Un giudice istruttore del cantone di Friburgo, Jean-Pierre Schroeter, di fronte ad un’analoga questione, constatava, in una lettera del 21 ottobre 1997: “D’altronde il signor Ramuz, che ha insegnato chimica nel corso di numerosi anni all’Università di Friburgo, non ha contestato le analisi scientifiche di Germar Rudolf. Questa opinione si unisce a quella di coloro che si sono già espressi su questo argomento”.
[…]
Fonte: Deux procès politiques au scanner, Editions de Cassandra, 2009,
pagine 13-16.
Casella postale 141 CH-3960 Sierre (Suisse)
Ecco spiegato perché Wolfgang Frölich, di anni 68, è tuttora incarcerato. Una volta libero, potrebbe ottenere la messa in stato di accusa dei suoi giudici facendo riferimento ad una recente giurisprudenza della Corte europea dei Diritti dell’uomo (CEDH), secondo la quale il “negazionismo” non è, in sé, un discorso proibito, e che negare un fatto storico non esce dai limiti accettabili della libertà di espressione, a condizione di non istigare alla violenza, all’odio o all’intolleranza.
Ecco per concludere un estratto della lettera che Wolfgang Frölich ha inviato ai suoi corrispondenti in data 11 gennaio 2019 dalla prigione di Krems dove è di nuovo incarcerato:
“Voi avete probabilmente appreso del mio trasferimento nella prigione di Krems [dopo un 6° giudizio che ha condannato Wolfgang Frölich ad una pena supplementare di 4 anni di prigione nel marzo 2018 e dopo un lungo soggiorno in ospedale]. Oltre al fatto che la procedura era illegale, questo trasferimento è un altro crimine: io vengo privato dell’aiuto medico di cui ho bisogno visto il mio stato di salute. Ho già avuto due crisi cardiache e ho dovuto subire tre bypass coronarici. Ho recentemente avuto una nuova allerta, ma i medici e gli infermieri dell’ospedale di Krems, che conoscono bene i miei problemi cardiaci, li hanno rapidamente e abilmente padroneggiati.
“All’ospedale di Krems mi è stato detto che il mio cuore è molto malato e che rischio di non poter superare una terza crisi cardiaca. La giustizia conosce evidentemente i miei problemi di salute e, sicuramente, essa sa che in questi casi ogni secondo conta! Ora, un’assistenza rapida e vitale è garantita solo in un ospedale. Questa è la ragione per la quale sono stato ospedalizzato nell’ospedale di Krems. Sono stato anche autorizzato ad effettuare qualche attività utile al servizio. Dei membri del personale dell’ospedale, così come del personale penitenziario, sono stati incolpati per aver permesso questo. Questi impiegati avevano compreso troppo bene perché sono stato incarcerato…
“Ritengo che si tratti di una forma di assassinio giudiziario! Tutto il mondo sa che in una prigione “normale” nessun aiuto medico rapido è possibile per delle ragioni di organizzazione. Questi comportamenti sono l’espressione del panico che si è diffuso nelle cerchie della giustizia austriaca! Si dice che il mio caso “scuoterà” la Repubblica!
“Come si sa, questi signori non hanno paura di nessun crimine. Non mi sorprenderebbe se mettessero in scena un atto violento per accusarmene. Non hanno più altri mezzi per evitare una messa in stato di accusa per negazione del diritto.
“I giudici devono anche rispettare la legge e ignorare le decisioni manifestamente erronee della Corte suprema! Nella legge che mi riguarda (JAB §3h), è chiaramente indicato: “La libertà di ricerca scientifica è garantita”!
“Vi saluto calorosamente e vi ringrazio per il vostro sostegno. Saluti a tutti gli amici della verità e della dignità nella bella Carinzia. Spero di poter rivedere da vivo la bellezza della mia patria”.
FINE
Dipl.-Ing. Wolfgang Fröhlich, PF 17, Kasernstrasse 9, A-3500 Krems,
Austria
https://germanica-imperii.blog/2019/01/19/dipl-ing-wolfgang-froehlich-politischer-gefangener/
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