Tribunale tedesco ribalta condanna per “negazionismo”

Tribunale tedesco ribalta condanna per “negazionismo”

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Hans Pueschel
TRIBUNALE TEDESCO
RIBALTA CONDANNA PER NEGAZIONISMO DELL’OLOCAUSTO DI UN POLITICO DI
ESTREMA DESTRA1
4 AGOSTO 2016

Berlino (JTA2)
– Gli storici, un leader ebreo e un giornale importante hanno
criticato un tribunale della città di Naumburg, Germania centrale,
per aver assolto un politico di estrema destra dopo la sua condanna
per negazionismo dell’Olocausto.

Una corte suprema statale ha annullato la multa decisa da un
tribunale inferiore contro Hans Püschel,
ribaltando di fatto la sua condanna. La decisione è considerata da
alcuni come una sfida senza precedenti alla giustizia tedesca, che
esige la punizione per la banalizzazione dell’Olocausto e la
glorificazione dei crimini nazisti.

La decisione era stata
annunciata localmente nell’ottobre 2015 ma è diventata pubblica
mercoledì dopo le ricerche condotte dal quotidiano tedesco Die
Welt3.
Gli storici hanno espresso
sconcerto per la decisione, e gli osservatori prevedono che i
tribunali si troveranno nei guai quando cercheranno di istruire
futuri casi.
Püschel, che nel 2013 fu
costretto alle dimissioni da sindaco della cittadina tedesca di
Krauschwitz, aveva contestato il numero degli uccisi del campo di
sterminio di Auschwitz-Birkenau e aveva affermato che le condizioni
del campo non erano cattive come è stato tramandato. Egli aveva
contestato il numero totale dei sei milioni di vittime ebraiche
affermando che il memoriale dell’Olocausto di Berlino ha esagerato le
dimensioni del genocidio.
Püschel
è arrivato a dire che “i crimini tedeschi che ci sono stati
riferiti da un’era precedente sono menzogne”.
Püschel aveva fatto appello
contro una multa di 3.000 euro inflittagli da un tribunale inferiore.
Ora il tribunale di Naumburg, il
più alto nello stato della Sassonia-Anhalt, ha annullato quella
sanzione, affermando che le dichiarazioni di Püschel, sebbene
illegali, non comportavano una banalizzazione dell’Olocausto.
Il portavoce del tribunale,
Henning Haberland, ha detto a JTA che si tratta di un proscioglimento
completo, e che non vi sono accuse rimanenti. Egli ha aggiunto che è
improbabile che il caso costituisca un precedente per altri casi di
negazionismo perché il verdetto è specifico per questo particolare
caso.
Josef Schuster, capo del
Consiglio Centrale degli ebrei tedeschi, ha detto a Die Welt
mercoledì che, sebbene egli rispetti il sistema giudiziario tedesco,
egli si sarebbe aspettato che i tribunali fossero “altamente
sensibili a tutti i tentativi di riscrivere la storia tedesca o di
prendersi gioco delle vittime dei nazisti mediante una inaccettabile
banalizzazione dei crimini nazisti”.
Sebbene il blog dell’ex sindaco
non sia più in rete, Die
Welt rimanda a un testo di Püschel che può essere ancora trovato su
internet in cui egli parla aspramente dei tentativi di zittire le sue
opinioni sull’Olocausto e accusa gli ebrei di fabbricare storie. “Gli
ebrei possono fare qualunque cosa in Germania, compresi il mentire e
il tradire? Essi sono intoccabili?”, si chiede Püschel.
Lo storico dell’Olocausto
Christoph Jahr dell’Università Humboldt di Berlino ha definito
“scandalosa” la decisione del tribunale. Altri storici hanno
fatto altrettanto.
La decisione “cambierà il
clima dell’opinione pubblica in Germania”, ha osservato Die Welt,
perché i giudici non hanno difeso la legge che ordina una multa o
una condanna al carcere per chiunque sia stato condannato per il
reato di “approvare, negare o minimizzare” i crimini commessi
sotto il nazionalsocialismo. Sarà più difficile per le alte corti
condannare per tali crimini in futuro, ha concluso il giornale.
Püschel, 67 anni, era stato
membro del Partito socialdemocratico fino al 2010, quando egli si è
rivolto alla formazione di estrema destra
del Partito
nazionaldemocratico tedesco.

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