Lo sbalorditivo documento dei servizi segreti americani sui legami tra Daesh e la coalizione arabo-occidentale

Lo sbalorditivo documento dei servizi segreti americani sui legami tra Daesh e la coalizione arabo-occidentale

Da Erminia Scaglione ricevo
e pubblico:
LO SBALORDITIVO DOCUMENTO
DEI SERVIZI SEGRETI AMERICANI SUI LEGAMI TRA DAESH E LA COALIZIONE ARABO-OCCIDENTALE
25 maggio 2015
Non stupiamoci perché alcuni
legami sono stati già messi in evidenza nel corso del tempo, tutto ciò non è
altro che una gran truffa, in quanto tutto questo non fa che favorire alcune
nazioni a livello geopolitico… Ma non è per motivi irrilevanti che il deputato
dell’UMP Jean-Frédérique Poisson ha depositato una risoluzione perché sia
aperta un’inchiesta per stabilire con sicurezza che la Francia non finanzi
Daesh
[1]
E’ da tanto tempo che
sappiamo che lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante è sotto la guida della
coalizione arabo-occidentale, che beneficia di campi di addestramento e
formazione, MPI vi ha fornito progressivamente tutti i documenti e i riscontri
di sorta. Ma questa volta si tratta di un documento ufficiale del Pentagono che
lo attesta con un cinismo
sbalorditivo.
Judicial Watch si definisce[2]
essa stessa come “una fondazione di stampo conservatore che si batte per la
responsabilità e per l’integrità del diritto, della politica e del governo,
allo scopo che nessuno si possa trovare al di sopra delle leggi”, negli Stati
Uniti d’America.
Judicial Watch[3]
ha pubblicato il 18 maggio scorso una selezione[4]
di documenti declassificati in seguito ad un processo federale intentato contro
il dipartimento americano della Difesa ed il Dipartimento di Stato; processo
che la fondazione suddetta ha vinto. I documenti quindi sono stati
declassificati e aperti al pubblico.
Tra questi documenti declassificati, uno in particolare, redatto
nel 2012 ed emesso dalla Defense Intelligence Agency ( l’Agenzia dei Servizi
Segreti Americani), manifesta chiaramente l’augurio della formazione di uno
“Stato Islamico” nell’est della Siria in modo che l’Occidente, i paesi del Golfo
e la Turchia, alleati nel medesimo complotto, possano arrivare a raggiungere i
loro scopi nella regione contro il legittimo governo siriano: “L’Occidente, i Paesi del Golfo e la Turchia
sostengono l’Opposizione” e “la possibilità di stabilire un emirato salafita
ufficiale o meno, nell’est della Siria (tra Hasaka e Der Zor), perché ciò rappresenta
esattamente le volontà delle forze che sostengono l’opposizione, allo scopo di
isolare il regime siriano” (Fonte[5]:
doc. DIA).
Il rapporto della DIA declassificato[6],
che data il 12 agosto 2012, è stato largamente diffuso tra i diversi organi
governativi, compresi CENTCOM, la CIA, le FBI, il
DHS, NGA, il Dipartimento di Stato e molti altri ancora.
Il documento illustra che già dal 2012, i Servizi Segreti americani
avevano previsto l’ascesa dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS o
ISIL), ma invece che designare chiaramente questo gruppo come un nemico, il
rapporto descrive il gruppo terrorista come una risorsa strategica degli Stati
Uniti. (Fonte[7])
“Le 7 pagine del documento della DIA indicano che al-Qaïda in Irak (AQI) è stata il precursore dello Stato
Islamico dell’Iraq (ISI)”, trasformatosi in seguito nello Stato Islamico
dell’Iraq e del Levante che sosteneva l’opposizione siriana fin dall’inizio,
sia ideologicamente e attraverso i media “. (Fonte[8])
Il rapporto declassificato del Pentagono fa notare che
“nell’acuirsi della rivolta in Siria” essa prende una “piega sempre più
settaria”, attirando a se il sostegno delle “autorità sunnite religiose
e tribali” in tutta la regione. (Fonte[9]:
doc. DIA)
In una sezione intitolata “Le future ipotesi sulla Crisi”, il
rapporto della DIA predice che se il regime di Assad fosse sopravvissuto
continuando a mantenere il controllo sul territorio siriano, la crisi sarebbe
continuata sotto forma di “guerra per procura”. (Si tratta forse della guerra
per procura degli Islamisti (e tuttavia atroci assassini), a profitto della
coalizione arabo-occidentale?)
Se si nota poi che i Salafiti, i Fratelli Musulmani e al-Qaïda in Irak (AQI) sono “le principali forze motrici
dell’Opposizione in Siria”, il documento in questione stipula che “l’Occidente, i Paesi del Golfo e la
Turchia sostengono l’Opposizione e che ciononostante la Russia, la Cina e
l’Iran sostengono il regime” (Fonte[10]:
doc. DIA)
Avrete notato che gli Islamisti agiscono per conto
dell’Occidente, ma prima di tutto per conto loro. E’ quindi inesatto pretendere
che l’Islam non è responsabile e che lo siano soltanto gli Stati Uniti. Esattamente come nel 1915 l’Islam sta
perpetrando un nuovo genocidio di Cristiani, ma questa volta, con la complicità
delle autorità occidentali che tradiscono nella maniera più ipocrita del mondo
i propri i propri cittadini, la maggior parte dei quali sono cristiani,
facendogli ingoiare enormi rospi senza che possano protestare.
In Libia, i ribelli anti Gheddafi, la cui
maggioranza era costituita da affiliati ad Al-Qaïda, protetti dalla Nato come
“Porti Sicuri” in “zone d’esclusione aerea”. E il documento suggerisce di
utilizzare le stesse zone franche di esclusione dai bombardamenti aerei
umanitari ad uso di basi di ripiego per gli stessi islamisti.
Il documento del Pentagono evoca esplicitamente la
dichiarazione di un probabile “Stato Islamico attraverso la propria fusione con
altre organizzazioni terroriste in Iraq e Siria”, (appunto… Il Levante). Questa
constatazione non impedisce ai “paesi occidentali, quelli del Golfo e alla
Turchia di sostenere questi sforzi”, in quanto “forze d’opposizione” siriane
che si battono per ottenere il controllo della regione dell’est della Siria (e
cioè Hasaka e Der Zor), adiacenti alle province irachene occidentali (Mossoul e
Anbar)”.
Anbar è la regione irachena di Ramadi che si trova
vicino alla zona di Palmyra in Siria.
La regione di Anbar e Palmira sono infatti cadute
negli ultimi tempi in mano agli Islamisti, malgrado questo documento risalga al
2012.
“C’è la
possibilità di istituire un emirato salafita riconosciuto o meno nell’est della
Siria (Hasaka e Der Zor), che è esattamente quello che vogliono le forze che
sostengono l’Opposizione, con lo scopo di isolare il regime siriano, che è
considerato come il supporto strategico dell’espansione sciita (Iraq e Iran). “(Fonte[11]:
doc. DIA) 
In
conclusione: 
L’ex-documento-segreto del Pentagono ci fornisce la
conferma che la coalizione arabo-occidentale costituita dagli USA e che ha la
pretesa di battersi (in maniera molto blanda, in fondo è vero), contro lo Stato
Islamico, era la stessa che tre anni fa aveva accolto con favore l’emergere di
un califfato salafita in Iraq, suggerendo che lo stesso avrebbe potuto
espandersi in Siria, come mezzo per la caduta del potere legittimo di Assad, al
fine di bloccare l’espansione strategica dell’Iran. La coalizione
arabo-occidentale è chiaramente identificata nell’intero documento come “l’Occidente, i Paesi del Golfo e la
Turchia”.  Fermo restando che i paesi del
Golfo, comprendono l’Arabia Saudita, e tutti gli Emirati Arabi Uniti, tra cui
il Qatar, Abu Dhabi, Dubaï ed altri quattro.
Gli analisti del Pentagono mostrano di essere già
ben coscienti durante l’estate del 2012 dei terribili rischi di questa
strategia; già da allora esternavano paura che il califfato potesse creare
l’atmosfera ideale perché Al Qaïda fosse in misura di accaparrarsi Mossoul e
Ramadi. In seguito effettivamente gli Islamisti si sono impossessati di queste
regioni. Quella di Ramadi (la regione di Anbar in Iraq), è stata conquistata in
4 o 5 giorni appena.
Gli stessi
aggiungono
anche che un califfato del genere sarà sicuramente: “… Un momento di raccoglimento di forze
attorno alla jihad sunnita in Iraq e Siria, e con il resto dei sunniti nel
mondo arabo contro quello che considerano un nemico. Inoltre lo Stato Islamico
potrebbe anche dichiarare uno Stato islamico che si generi dalla sua unione con
le altre organizzazioni terroristiche presenti in Iraq e Siria, il che creerà
un pericolo grave per quanto riguarda l’unificazione dell’Iraq e la tutela del
territorio “.
Da questo documento viene fuori che, partendo dal
Medio Oriente, l’Islamismo si è messo a devastare anche parecchi paesi della
Africa Nera e che si è inoculato in parecchi animi in Occidente, laddove esso
stesso sopiva latente, questo è vero. Ma niente dimostra che la politica della
Coalizione sia evoluta o cambiata, anzi l’esatto contrario.
In più, a seguito delle rivelazioni di questo
documento, un portavoce del Foreign Office ha dichiarato quanto segue: “Al
Qaïda e lo Stato Islamico sono delle organizzazioni terroriste vietate. Il
Regno Unito si oppone ad ogni forma di terrorismo. Al Qaïda e ISIL e le loro
bande affiliate costituiscono una minaccia diretta per la sicurezza nazionale
del Regno Unito. Noi facciamo parte di una coalizione militare e politica che
si pone lo scopo di vincere l’ISIL in Iraq e Siria, e noi lavoriamo con dei
partner internazionali per contrastare la minaccia di Al Qaïda e di ogni altro
gruppo terrorista di questa regione. In Siria noi abbiamo da sempre sostenuto i
gruppi di opposizione moderata che si oppongono alla tirannia di Assad e alla
brutalità degli estremisti. (Fonte[12]
Quello che possiamo riconoscere in questo commento
del Foreign Office, a parte la faccia di bronzo, sono la definizione famosa e
fumosa dei pretesi “oppositori moderati
a Bashar Al Assad” …
(secondo il loro stesso termine), gli stessi che gli
Americani si sono vantati di formare ed addestrare in gran numero nei campi in
Turchia e Giordania e altrove, reclutando “cittadini di tutti i paesi” secondo
le dichiarazioni dell’ambasciatore della Georgia negli Stati Uniti[13]
Questo
documento costituisce la conferma al più alto livello dell’Intelligence degli
Stati Uniti, che le autorità occidentali assieme ai loro altri alleati sunniti
di Turchia, Arabia Saudita ed altri emirati del Golfo, hanno previsto consapevolmente
la creazione di un califfato e che ne hanno suggerito l’estensione da
utilizzare come il loro strumento per fare saltare le autorità del potere
legale e legittimo in Siria.
Quanto detto non impedirà certo all’Occidente di
continuare a prendere in giro la maggior parte delle sue popolazioni facendogli
credere che combatte l’Islamismo in Medio Oriente. Infatti questo giovedì,
François Hollande ha versato pure lui le sue lacrime di coccodrillo[14] sui morti vittime dello
Stato Islamico…
Fonti: Scansioni
del documento della DIA su
Medias-presse.info[15], via Fawkes-News[16]
Tradotto da The Truth about The Arab Revolutions, dal blog: Les
Moutons Enragés

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