DEL QUOTIDIANO LE FIGARO E LA CENSURA[1]
maggio 2013
che li finanziano, i principali media partecipano di fatto alla
destabilizzazione della Siria e alla sua distruzione. In parallelo, le loro
redazioni censurano sistematicamente tutte le informazioni suscettibili di
mettere in discussione questa linea editoriale bellicista. Ecco un esempio
concreto.
a pagamento che sarebbe dovuta apparire questo venerdì 17 maggio[2]; quando
il suo messaggio afferma « Volete proteggere vostro figlio dalla violenza … » esso
ha per scopo di aiutare le famiglie un po’ dovunque nel mondo, i cui ragazzi
sono partiti per combattere in Siria a fianco dei gruppi islamisti, a farli
rimpatriare[3].
Ecco come, all’ultimo minuto, Le Figaro ha giustificato il
suo rifiuto di pubblicazione all’associazione non governativa « International Institute for Peace, Justice
& Human Rights » – IIPJHR:
voi, poiché abbiamo appreso che la redazione
del Figaro si oppone fermamente alla pubblicazione del vostro annuncio. Normalmente,
è l’editore che approva o meno la pubblicazione degli annunci e ci aveva
autorizzato a far passare il vostro. Alla luce dei recenti avvenimenti, e di
fronte alla reazione della redazione, l’editore ha infine deciso di non far
passare il vostro annuncio. Sono desolato di dovervi comunicare questa notizia
e vi assicuro che vi rimborseremo al più presto …16 maggio 2013 ».
linea editoriale – favorevole ai gruppi armati – le redazioni hanno mancato ai
loro doveri di informare correttamente il pubblico[4].
di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.silviacattori.net/article4456.html
» dell’Institut international pour la
paix, la justice e les droits de l’homme (IIPJHR), 16 maggio 2013.
une grande agitation à l’aéroport d’Istanbul: http://www.silviacattori.net/article4298.html
Leave a comment