la cronaca.
1) Il Tar del Lazio accoglie il mio ricorso
avverso la revoca della scorta e di ogni forma di protezione personale (anche a
seguito di gravi fatti dolosi pacificamente tali compiuti da terzi ai miei
danni);
2) nel mio ricorso e nella sentenza si legge
che il Prefetto di Milano (quello che ripetutamente riceve nel suo Ufficio
prostitute con tanto di riverenze su richiesta dell’allora Presidente del
Consiglio) non ha motivato adeguatamente i suoi pareri negativi a cui l’organo
competente si era attenuto;
3) in tali pareri il Prefetto (sempre il
signore di cui sopra, tal Gianvalerio Lombardi, che ancora oggi campeggia nella
Prefettura milanese anche dopo imbarazzanti conversazioni intercettate) aveva
scritto che poichè su tali gravi fatti – incendi e incidenti stradali – erano
intervenuti decreti di archiviazione (udite udite: le archiviazioni erano
motivata dal fatto che erano rimasti [ignoti] gli autori dei fatti e non che i
fatti non fossero dolosi) questo bastava a “tranquillizzarmi” e a
ritenere superate le esigenze di protezione, non vi era necessità neppure di
disporre saltuari controlli di vigilanza presso i luoghi da me frequentati
(casa, ufficio, ecc.);
l’Avvocatura Generale (nella persona di Attilio Barbieri) parlando di
“pervicacia impugnatoria” (!) da parte mia – ossia dei miei legali;
stesso signore di cui sopra) continua a dare parere positivo per il
mantenimento della scorta, a nostre spese – anche a tal Emilio Fede,
frequentatore delle stesse suddette signorine accompagnate in quel di Arcore…
con la sua scorta…
questo punto il comico sarebbe GRILLO???
del giudice Forleo, si vedano i seguenti:
Forleo disinnescata
di Clementina Forleo, gip di Cremona, all’ex pm di Catanzaro ora eurodeputato
IdV rinviato a giudizio per omissione di atti d’ufficio (non aver indagato su
altri magistrati di Lecce e di Potenza denunciati da una vittima dell’usura)
Diliberto: il komunista atlantico di servizio
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