NAZISTI: PERDUTE E RITROVATE[1]
periodico ebraico Forward titolava lo
scorso 25 ottobre 2012[3]:
in Germania monumento all’Olocausto “dimenticato”
500.000 zingari massacrati dai nazisti
didascalia:
misconosciuto: dignitari riuniti ad un nuovo
monumento per i 500.000 rom, o zingari, uccisi nell’Olocausto. (Getty Images).
essere inaugurato il 24 ottobre sia dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel che
dalla prima carica formale del paese, il Presidente Federale Joachim Gauck. È
raro vedere assieme i due capi di stato in un’occasione del genere, di qui la
grande attenzione mediatica.
dalla Germania nazista? È giusta?
non solo contro il popolo tedesco ma anche contro chiunque non sia sottomesso a
quelle lobby che applicano la correttezza politica in funzione delle loro
agende, qualunque esse siano. Il fatto è che non vi sono basi per l’asserita
cifra delle 500.000 vittime zingare, e questa non è solo una tesi
revisionistica:
In una relazione che aveva per titolo “Contro
due leggende sull’Olocausto”, lo storico tedesco mainstream prof. Eberhard Jäckel,
grande avversario del revisionismo, circa dodici anni fa espose la seguente
considerazione sul più prestigioso quotidiano tedesco[4]:
storico del Consiglio Centrale dei Sinti e dei Rom tedeschi [le due
più grandi tribù zingare] contraddice il livello di conoscenza
della scienza internazionale. Ciò è vero anche per le cifre. […] Va detto che già
nel 1972 le stime più alte [del tasso di mortalità degli zingari sotto il
dominio tedesco] erano molto più basse della cifra
ripetutamente sostenuta dal Consiglio Centrale dei Sinti e dei Rom tedeschi [=500.000]. Si spera che il
Consiglio Centrale abbandoni finalmente la sua lotta contro la scienza e contro
la verità storica”.
Levy, Professore Emerito di Scienze Politiche alla University of Massachusets,
Amherst, scrive nel suo libro The Nazi
Persecution of the Gypsies (Oxford University Press, 2000), a p. 222:
per nazione per questa stima [500.000 vittime zingare], il che la rende
di discutibile valore”.
A p. 225,
egli afferma:
“Soprattutto, non venne mai progettato nessun
piano complessivo di sterminio degli zingari, e come già detto, le prove
mostrano che non ne venne attuato nessuno”.
morirono mezzo milione di zingari viene regolarmente avanzata senza nessun tipo
di prove concrete”.
questo, a p. 228:
zingari […] vennero perseguitati e annientati semplicemente
e unicamente per la loro esistenza biologica non solo sono una distorsione dei
fatti storici ma anche un ostacolo al progresso dei rapporti tra zingari e non
zingari”.
lo storico tedesco mainstream Michael Zimmermann pubblicò lo studio a tutt’oggi
più approfondito sul destino degli zingari[5].
Mentre era in corso, la ricerca di Zimmermann venne così commentata dal
giornale tedesco di sinistra Frankfurter
Rundschau:
documenti è stato possibile scoprire che la cifra dei Sinti e dei Rom uccisi è
molto al di sotto di quella ufficialmente ritenuta: 50.000 uccisi invece di
500.000”.
ricercatore davvero critico, che non abbia un’agenda come Jäckel e simili – i quali
non sono interessati alla verità ma hanno come unico interesse quello di
garantire solo agli ebrei lo status di vittime.
Il dr. Otward Müller ha dimostrato nel suo
testo Sinti and Roma – Yarns, Legends and Facts
(http://www.codoh.com/library/document/1717
) sulle statistiche degli zingari in Europa che essi durante la
seconda guerra mondiale non possono affatto aver subìto nessuna grave perdita
di popolazione.
E infine il coraggioso ricercatore italiano
Carlo Mattogno ha dimostrato nel suo erudito studio The ‘Gassing’
of Gypsies in Auschwitz on August 2, 1944 (http://www.codoh.com/library/document/1488
) che la tesi che gli zingari deportati ad Auschwitz vennero uccisi è
altrettanto insostenibile.
Consiglio Centrale degli zingari tedeschi a manipolare l’opinione pubblica
mondiale con propaganda mendace, ma anche la classe dirigente tedesca, all’unisono
con i media internazionali. Niente di nuovo, in realtà: non è così?
testo.
traduttore
sugli zingari sotto il nazionalsocialismo, intitolato Olocausto zingaro?, e disponibile all’indirizzo: http://fr.scribd.com/doc/110041413/Carlo-Mattogno-OLOCAUSTO-ZINGARO-2009
di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://codoh.com/news/1971
zwei Legenden üben den Holocaust”, Frankfurter Allgemeine Zeitung, 30
giugno 2000, n°149, p. 57.
Zimmermann, Verfolgt, vertrieben, vernichtet.
Die nationalsozialistische Vernichtungpolitik gegen Sinti und Roma,
Klartext-Verl., Essen 1989.
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