Immagine tratta dalla pagina FB “Boicottiamo Informare Per Resistere” |
assassinations” ma anche di omicidi
veri e propri?
questo caso, i siriani lealisti “colpevoli” di testimoniare alla luce del sole
la propria fedeltà alla patria assediata dai terroristi nordatlantici. Al
riguardo, mi sembra doveroso condividere qui quanto letto sulla bacheca del mio
amico Facebook Fulvio Grimaldi:
CORROTTA E NON VENDUTA. AUTORITA’, MEDIA, ASSOCIAZIONI, DIRITTOUMANISTI, LAICI,
DEMOCRATICI, SINISTRE, PACIFISTI, EMETTERANNO UN BISBIGLIO DI PROTESTA?
democrazia, è
dubbio da molti.
corso una vergognosa battaglia mediatica che non si ferma
stravolgimento degli eventi pur di attirare l’opinione pubblica, non
all’estero, vengono spesso denunciate le presunte persecuzioni
governo da parte dei servizi segreti siriani. Amnesty
scorsa estate aveva rimediato titoloni su tutti i media
questo riguardo.
in Siria esattamente come all’estero, tra i filogovernativi
Eppure ce ne sono, molti, anche qui in Italia.
giro sulle pagine di Facebook per trovare molte
“liste della vergogna” con foto, nomi e dati personali di presunti
così vengono definiti dagli oppositori coloro che sostengono
governo, con inviti anche espliciti ad attaccarli, colpirli,
volta uccisi, viene messo un timbro sul loro volto. Nel
nell’indifferenza generale, con il beneplacito di media, associazioni e
Siria, già più volte gli estremisti hanno attinto le loro
accaduto a Damasco a fine dicembre, quando sono morti
universitari, e successo qualche mese fa con un’insegnante di
una situazione grave perché largamente diffusa e
sua pericolosità.
sua “lista della vergogna” e le sue “vittime predestinate”.
– cristiani, sunniti e alauiti – accomunati dalla volontà di
il governo siriano e di non aver timore di dichiararlo in
conferenze.
mirato è avvenuto ieri sera (venerdì 17 agosto), quando un
chiamare “Ahmed Sara” ha postato sul suo profilo delle foto di
sostenitori del governo (siriani e italiani), accompagnate da
informazioni infamanti
sul loro conto e dati strettamente personali
religiosa, indirizzo di casa, numero di cellulare, targa e modello
così allo stesso tempo la loro privacy e la loro moralità.
immagini sono state diffuse sulla pagina “Vogliamo la Siria
conta quasi 6.000 sostenitori, e su “Boicottiamo Informare per
ha realizzato un vergognoso album dal titolo “A.A.A. cercasi
stanno circolando impunemente per la rete.
abuso della rete sono state le molestie telefoniche: il
telefono di queste
vittime è squillato a ogni ora del giorno e della notte con
intimidazioni e minacce, sempre in arabo, da parte di ignoti.
l’ultimo, gravissimo, episodio di una lunga serie di
oltre un anno fa contro questi stessi soggetti.
risale al 6 luglio 2011 quando un bar di Cologno Monzese è
da un gruppo composto da una ventina di persone guidate
dell’opposizione, che già da tempo minacciavano i proprietari
recati, proprio la sera stessa, a una manifestazione a
presidente Al-Assad e del suo programma di riforme contro ogni
I due siriani cristiani, oltre agli ingenti danni morali e
pesantemente malmenati dal gruppo e uno dei due ha
punti di sutura alla nuca. Colpito anche un altro amico
li accompagnava e che ha rimediato anche l’auto distrutta.
quel locale, fino a pochi mesi prima (prima che in Siria
molti si ostinano a definire “primavera”) era un punto di
ritrovo per l’intera
comunità siriana che conviveva, in Italia esattamente come
screzi.
Dopo un periodo di
calma apparente, durante il quale il gruppo di oppositori si
frecciatine, più o meno velate minacce durante le manifestazioni di
la situazione è andata acuendosi nelle ultime settimane e
nuove spregevoli aggressioni.
sera del 25 febbraio quando un gruppo di cinque persone
casa di un sostenitore del governo “colpevole”, dal loro punto
sunnita e non appartenere alle fila degli oppositori e, con un
invitato a scendere e tentato di aggredire armati di
coltelli; non riuscendo a colpire la vittima predestinata – che
riuscita a riparare in casa per tempo – si sono sfogati sulla
come gli aggressori ben sapevano, gli è fondamentale
distruggendone i vetri, ammaccando la carrozzeria e
quattro le gomme. Non contenti il giorno seguente lo hanno
al telefono, dicendogli che sarebbero tornati quella
quanto avevano lasciato in sospeso.
sempre in prima fila nelle manifestazioni pro-governo, è
altro trattamento: invece di prendersela direttamente con
convincere il responsabile del luogo di lavoro che se non lo
conseguenze.
invece, si è consumato nuovamente di fronte al locale di
intorno alla metà di marzo questa volta a farne le spese è
alawita (tengo a precisare ogni volta l’appartenenza religiosa
ci tengano particolarmente, ma solo perché da quando è
per una parte dell’opposizione il credo sembra essere
diventato
fondamentale), promotore delle manifestazioni nel nord Italia a
di Assad. Dopo le bestemmie religiose e le pesanti
che in questo caso si è trasformato in vero e proprio
di individui ha cercato di attaccarlo, provvidenziale è
di rifugiarsi nel bar fino all’intervento delle forze dell’ordine.
Ne sono seguite
ulteriori minacce personali e a tutti i partecipanti – siriani –
milanesi contro la rivolta (“Non organizzate altre
Milano, altrimenti, a chiunque parteciperà, noi taglieremo le
dichiarato al telefono).
agghiaccianti, soprattutto se si pensa che a perpetrarle
persone che si ergono continuamente a difesa dei vessilli
democrazia, ma che poi, nottetempo, cercano di toglierle a quanti
loro vorrebbero.
tratta di casi isolati: moltissimi, infatti, sono gli esempi di
che, dopo aver preso parte a manifestazioni filogovernative ed
personalmente senza paura di esprimere il loro punto di vista,
minacciati o aggrediti telefonicamente o via web da questi
democratici” esponenti della corrente opposta.
chissà come mai, non interessano le grandi associazioni che
dei diritti, le istituzioni e i media che operano nel nostro
perché potrebbero aiutare ad aprire nuovi spiragli per
più completo e oggettivo la crisi siriana, o, forse, è proprio
cercando di evitare?
FINE DEL CONTRIBUTO DI PIERANGELA ZANZOTTERA
L’album “A. A. A. Cercasi Shabbiha” c’è ancora sulla pagina del gruppo in questione: https://www.facebook.com/#!/media/set/?set=a.353559504721105.83744.345570488853340&type=1
La polizia postale che fa, dorme?
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