Un’immagine di Carlos del 2011 |
interessanti post alla strage di Bologna e ai tentativi di riesumazione della
“pista palestinese”[1]
(sul senso politico di questa riesumazione, vedi l’articolo di Vincenzo
Vinciguerra pubblicato su questo blog nel post La strage di Bologna: fu compiuta per mettere in ombra quella di
Ustica?: https://www.andreacarancini.it/2011/11/la-strage-di-bologna-fu-compiuta-per/).
distinto senso di nausea al riguardo –
e, nello stesso tempo, di sollievo per le argute puntualizzazioni di Tassinari
(la cui prontezza di riflessi non è stata fortunatamente scalfita dai perduranti
miasmi della Commissione Mitrokhin) – ho sentito il bisogno di leggere sul più
volte evocato Ilich Ramirez Sánchez, detto Carlos,
un contributo che evitasse, per una volta, l’abusato stereotipo del “terrorista”.
qualcuno disponibile a scrivere un profilo di Carlos in senso anticonformista e
alieno dal politicamente corretto.
pubblicamente una revisionista francese, l’ottima Maria Poumier, che non
dovrebbe essere del tutto nuova ai lettori di questo blog[2]
(ricordiamo il sito web di Maria Poumier: http://www.maria-poumier.net/accueil.html).
Maria Poumier, qui ritratta con Israel Adam Shamir |
>—— Message transféré
>Date : Mon, 21 May 2012 08:30:03 +0200
>Objet : Re: Fw : Tr:Re: Toujours à propos de Carlos
>
>Chers amis, je visite régulièrement “Carlos” à la prison de
Poissy; il a
>une ligne inflexible, pour répondre à toutes les questions qu’on lui
>pose: ni oui ni non. S’il a été dans telle ou telle action, terroriste
>ou révolutionnaire, et avec quel rôle: ni oui ni non. Mais il se
>proclame celui qui “a organisé le plus d’attaques contre le pouvoir
>sioniste et la défense des palestiniens”. Toute sa conversation, dont
on
>trouve la version autorisée dans le volume “L’islam
révolutionnaire”,
>ed. Rocher[3],
témoigne d’un angle de vue géo politique et stratégique,
>assorti d’une très importante culture diplomatique au sujet de très
>nombreux pays. Ce n’est absolument pas le profil d’un terroriste, mais
>celui d’un homme d’Etat. Il fait très bien l’equilibre entre les
>entreprises de type militaire (guerilla), médiatiques, et les
>argumentaires pour la médiation diplomatique, et ne vit absolument pas
>dans le registre de la rancune ou de la vengeance. Il fera, dès sa
>sortie de prison, un excellent conseiller et ou négociateur pour des
>personnalités ayant de hautes responsabilités. C’est en ce sens que le
>juge qui l’a recondamné en janvier dernier, en invoquant sa
>”dangerosité absolue et permanente” a émis quelque chose de
sensé. Ce
>n’est pas en tant que tueur qu’il est dangereux, c’est en tant que
>penseur extrêmement agile, ne perdant jamais de vue les moyens à mettre
>en oeuvre en fonction du but à atteindre.
>
>maria
Carlos con il suo avvocato, Isabelle Coutant-Peyre, in una foto del 2000 |
per rispondere a tutte le domande che gli vengono poste, ha una linea
inflessibile: né sì né no. Se è stato nella tale o talaltra azione, terrorista
o rivoluzionaria, e con quale ruolo: né sì né no. Ma egli si proclama colui che
“ha organizzato il maggior numero degli attacchi contro il potere sionista e
per la difesa dei palestinesi”. Tutti i suoi colloqui, di cui si trova la
versione autorizzata nel volume “L’islam révolutionnaire”, ed. Rocher,
testimoniano un punto di vista geopolitico[4] e
strategico, accompagnato da una cultura diplomatica molto importante
riguardo a molti paesi. Non è assolutamente il profilo di un terrorista, ma
quello di un uomo di Stato. Egli distingue molto bene tra le azioni di tipo
militare (guerriglia), mediatiche, e le argomentazioni per la mediazione
diplomatica e non vive assolutamente nel rancore o nella vendetta. Sarà, una
volta uscito di prigione, un eccellente consigliere e/o negoziatore per delle
personalità che hanno della alte responsabilità. È in tal senso che il giudice
che lo ha condannato di nuovo lo scorso gennaio, invocando la sua “pericolosità
assoluta e permanente”, ha detto qualcosa di sensato. Non è in quanto assassino
che è pericoloso, lo è in quanto pensatore estremamente duttile, che non perde
mai di vista i mezzi atti allo scopo da raggiungere.
L’esposizione autorizzata del pensiero di Carlos |
vittima e chiede di sentire Carlos:
Bologna, il br Padula smonta il teorema Raisi:
Bologna, nello scontro tra Raisi e brigatisti fa rumore il silenzio di
Bolognesi:
Bologna: la storia di Mauro Di Vittorio nel ricordo dell’associazione vittime:
Bologna, gli sherpa della pista palestinese prendono le distanze da Raisi:
revisionisti:
difesa di Faurisson:
proposito del punto di vista geopolitico del venezuelano Carlos, forse non sarà
inutile leggere i testi di geopolitica del grande sociologo argentino Norberto Ceresole, già consigliere e
amico del Presidente venezuelano Hugo
Chavez, testi consultabili in rete
all’indirizzo: http://www.vho.org/aaargh/espa/ceres/index.html
Un comunicato dell'avvocato di di Carlos:
http://www.scribd.com/doc/96276275/7-juin-2012-Situation-d-Ilich-Ramirez-Sanchez