Colin Powell all’Onu nel 2003 |
Dalla nostra
corrispondente Bocage ricevo e
traduco il seguente messaggio:
corrispondente Bocage ricevo e
traduco il seguente messaggio:
Il prof. Faurisson ci autorizza a diffondere un estratto di
un messaggio che ha inviato a uno dei suoi corrispondenti il 7 marzo e che ci
sembra essenziale:
un messaggio che ha inviato a uno dei suoi corrispondenti il 7 marzo e che ci
sembra essenziale:
“C’è da tremare per l’Iran. Nel mondo occidentale l’avvelenamento
degli spiriti ha raggiunto un grado tale che nemmeno un giornalista dei media
mainstream osa formulare la più semplice delle osservazioni: finora non ci è
stata fornita nemmeno una prova del fatto che l’Iran si starebbe dotando di un’arma
nucleare. Nemmeno un giorno dovrebbe terminare senza l’onesta conclusione: ancora un giorno senza prove! Quelli che impartiscono lezioni
dovrebbero provare qualche imbarazzo e abbassare il tono; invece lo alzano. Il loro
comportamento è quello dei commedianti costretti a forzare il gioco per
dissimulare l’inanità del testo che sciorinano. D’altronde, è nell’ordine delle
centinaia e delle migliaia di esemplari che i potenti del mondo possiedono un’arma
di cui sanno che lo spelacchiato, il rognoso è sprovvisto e di cui non hanno la
prova che il tapino cerchi di procurarsela. Con questa ipotetica bomba di
Mahmoud Ahmadinejad giocheremo di nuovo il colpo della magica camera a gas[1] di
Hitler e delle inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam Hussein? Replicheremo
la farsa del Generale americano Colin Powell col suo flacone di antrace e le
sue vedute aeree filmate da droni?”
degli spiriti ha raggiunto un grado tale che nemmeno un giornalista dei media
mainstream osa formulare la più semplice delle osservazioni: finora non ci è
stata fornita nemmeno una prova del fatto che l’Iran si starebbe dotando di un’arma
nucleare. Nemmeno un giorno dovrebbe terminare senza l’onesta conclusione: ancora un giorno senza prove! Quelli che impartiscono lezioni
dovrebbero provare qualche imbarazzo e abbassare il tono; invece lo alzano. Il loro
comportamento è quello dei commedianti costretti a forzare il gioco per
dissimulare l’inanità del testo che sciorinano. D’altronde, è nell’ordine delle
centinaia e delle migliaia di esemplari che i potenti del mondo possiedono un’arma
di cui sanno che lo spelacchiato, il rognoso è sprovvisto e di cui non hanno la
prova che il tapino cerchi di procurarsela. Con questa ipotetica bomba di
Mahmoud Ahmadinejad giocheremo di nuovo il colpo della magica camera a gas[1] di
Hitler e delle inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam Hussein? Replicheremo
la farsa del Generale americano Colin Powell col suo flacone di antrace e le
sue vedute aeree filmate da droni?”
(…)
Robert Faurisson
“Colin Powell ha finalmente identificato un’arma di distruzione di massa” |
[1]
Faurisson allude alla definizione data a
suo tempo da Céline, vedi il testo Céline
devant le mensonge du siècle [Céline di fronte alla menzogna del secolo]: http://www.abbc.net/islam/french/textes/celine2.htm
Faurisson allude alla definizione data a
suo tempo da Céline, vedi il testo Céline
devant le mensonge du siècle [Céline di fronte alla menzogna del secolo]: http://www.abbc.net/islam/french/textes/celine2.htm
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