Dal sito di David
Irving[1]:
Irving[1]:
A S Marques[2]
ha ricevuto – domenica 5 giugno 2005 – da un regista australiano, un’interessante
foto di un cumulo di scarpe del campo di concentramento di Neuengamme. Gradualmente,
le leggende della propaganda di guerra si dissolvono.
ha ricevuto – domenica 5 giugno 2005 – da un regista australiano, un’interessante
foto di un cumulo di scarpe del campo di concentramento di Neuengamme. Gradualmente,
le leggende della propaganda di guerra si dissolvono.
Domenica 5 giugno 2005
Paul[3]
ha scritto al nostro corrispondente A S Marques:
ha scritto al nostro corrispondente A S Marques:
“Gentile signore, ho letto i suoi commenti per David Irving
sulle pile di scarpe nei campi. Sono un regista australiano e 2 settimane fa
stavo filmando nel campo di Neuengamme e ho trovato un’interessante foto di un’enorme
pila di scarpe…l’ho allegata a questa lettera.
sulle pile di scarpe nei campi. Sono un regista australiano e 2 settimane fa
stavo filmando nel campo di Neuengamme e ho trovato un’interessante foto di un’enorme
pila di scarpe…l’ho allegata a questa lettera.
Distinti saluti,
Paul”
La didascalia dell’immagine (http://www.fpp.co.uk/Auschwitz/Neuengamme/shoes_text.gif
) recita:
) recita:
“Le Forze inglesi
entrate nel campo [nel 1945] hanno
scoperto una grande pila di scarpe. All’inizio si riteneva che le scarpe fossero
appartenute alle persone uccise nei campi di concentramento di Neuengamme o di Auschwitz[4].
In realtà, queste scarpe erano il prodotto di una raccolta fatta ad Amburgo nel
1943. Il campo di Neuengamme operò come punto di raccolta per queste scarpe che
vennero messe da parte qui o requisite dalle fabbriche per i propri operai”.
entrate nel campo [nel 1945] hanno
scoperto una grande pila di scarpe. All’inizio si riteneva che le scarpe fossero
appartenute alle persone uccise nei campi di concentramento di Neuengamme o di Auschwitz[4].
In realtà, queste scarpe erano il prodotto di una raccolta fatta ad Amburgo nel
1943. Il campo di Neuengamme operò come punto di raccolta per queste scarpe che
vennero messe da parte qui o requisite dalle fabbriche per i propri operai”.
Marques ha così risposto:
“Grazie per la sua lettera. Sì, è molto interessante che una
pila di scarpe di Amburgo sia stata immagazzinata nel vicino campo di
Neuengamme. Ci si chiede dove avrebbero potuto immagazzinare le scarpe salvate da luoghi come Dresda…[5].
pila di scarpe di Amburgo sia stata immagazzinata nel vicino campo di
Neuengamme. Ci si chiede dove avrebbero potuto immagazzinare le scarpe salvate da luoghi come Dresda…[5].
Mi prendo la libertà di inoltrare la missiva che lei mi ha
inviato, con la foto e la didascalia allegate, a David Irving, che sul suo sito
web ha scritto che “Sappiamo che i vestiti, incluse le calzature, venivano
normalmente rimossi dai corpi delle vittime tedesche dei bombardamenti aerei,
comprese trenta tonnellate di vestiti solo dagli uccisi dal raid aereo di
Dresda, e ceduti agli enti preposti al riciclaggio”.
inviato, con la foto e la didascalia allegate, a David Irving, che sul suo sito
web ha scritto che “Sappiamo che i vestiti, incluse le calzature, venivano
normalmente rimossi dai corpi delle vittime tedesche dei bombardamenti aerei,
comprese trenta tonnellate di vestiti solo dagli uccisi dal raid aereo di
Dresda, e ceduti agli enti preposti al riciclaggio”.
A S Marques
Portogallo
Le vittime del raid aereo di Dresda cremate 500 alla volta in piazza Altmark, il 25 febbraio 1945 |
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