Lettera aperta ad Antonio Padellaro

Lettera aperta ad Antonio Padellaro

Gentile direttore Padellaro,
permette una parola? Gli unici pezzi (o quasi) che mi piace leggere sul “Fatto Quotidiano” sono quelli di Massimo Fini. Pezzi come questo:  http://www.massimofini.it/articoli/nazisti-senza-prescrizione
Mi (e le) domando: come mai lo fate scrivere lì da voi?
Perché lo considerate lo zio matto? Comunque, mi permetto di rammentarle la funzione riservata ai fools nelle tragedie di Shakespeare: quella di dire la verità.
Questo la dovrebbe far riflettere, perché se per dire la verità avete bisogno di un matto, allora il vostro giornale è proprio ‘na traggedia!

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