L’ultima notizia finora disponibile sul caso Williamson[1] era che il processo contro il vescovo inglese sarebbe ripreso, in Germania, il prossimo 4 luglio.
Mons. Williamson cambia di nuovo avvocato
Ora, in un articolo tedesco intitolato “Williamson si separa dal suo avvocato”[2] e datato 20 giugno (da Ratisbona) si apprende che Mons. Williamson ha di nuovo cambiato avvocato. Ricordiamo che il suo primo avvocato era stato Matthias Lossmann e che costui si era rifiutato di rappresentare Mons. Williamson in appello, quando aveva saputo che il vescovo aveva deciso di avvalersi anche dei servizi dell’avvocato Nahrath…il quale evidentemente passa da neonazista, avendo difeso Horst Mahler e poi Kevin Käther.
La Fraternità S. Pio X, in grande agitazione, aveva minacciato Mons. Williamson di esclusione se avesse fatto ricorso a tale avvocato. Il vescovo aveva obbedito all’ordine e aveva scelto un nuovo avvocato, di Heilbronn, Norbert Wingerter.
Ma Wingerter ha annunciato all’agenzia DPA che in seguito a divergenze sulla strategia da adottare al processo non assicurerà più la difesa del vescovo. In effetti, se si deve credere all’articolo suddetto, Wingerter ritiene che Mons. Williamson aveva delle buone possibilità di sperare in un’assoluzione se gli avesse permesso di sostenere che le affermazioni incriminate, da parte del suo cliente, erano state pronunciate davanti ad una telecamera svedese, che esse non erano pubbliche e che non erano destinate a essere diffuse in Germania.
L’avvocato, sempre secondo il giornale, avrebbe aggiunto che il vescovo ha rifiutato questi argomenti ritenendo di avere il diritto di mettere in dubbio l’Olocausto. “Una tale strategia non ha alcun senso davanti ai tribunali tedeschi”, avrebbe detto Wingerter, prendendo le distanze dalle opinioni di Mons. Williamson.
[1] Sull’argomento vedi i seguenti link:
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