ORDINATO A GOOGLE DI SMETTERE DI FAR VEDERE I SITI ANTISEMITI[1]
L’ordine impartito il 17 maggio fa seguito ad una denuncia presentata da diverse organizzazioni ebraiche. La decisione è giunta nella Giornata Mondiale di Internet.
Il tribunale ha ordinato a Google di cancellare 76 siti web descritti nella querela come “altamente discriminatori”, inclusi alcuni che negano l’Olocausto. Il giudice Carlos Molina Portela ha anche ordinato che da tali siti vengano rimossi gli annunci pubblicitari.
La richiesta dell’ordine era stata preparata da Observatorio Web, un’iniziativa congiunta che l’organizzazione [con numerosi sottogruppi] DAIA, della comunità ebraica argentina, il Congresso Ebraico Latino Americano, e il centro AMIA hanno sviluppato per combattere la discriminazione sul web.
Alfredo Neuburger, consulente politico della DAIA, ha detto a JTA: “La class action intrapresa dall’ufficio affari legali della DAIA contro Google è senza precedenti e la veloce decisione del tribunale ha significative implicazioni nella battaglia globale contro l’antisemitismo”.
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