Notizia n°1: il 10 marzo, la consigliera provinciale Roberta Capotosti, definita sull’autorevole blog di Tassinari “esponente di rilievo della fascisteria milanese” (http://fascinazione.blogspot.com/2011/03/capotosti-i-partigiani-non-possono.html) chiede di impedire che i rappresentanti dell’Istituto di Storia del Movimento di Liberazione parlino delle foibe, e tutto ciò in quanto portatori di tesi che “non onorerebbero la memoria dei nostri caduti ed esuli“.
Notizia n° 2: il 25 marzo, SHALOM, “mensile ebraico d’informazione e cultura”, pubblica due articoli, di cui uno scritto addirittura dal ministro della Giustizia Alfano (Anche in Italia ci sarà il carcere per i negazionisti: http://www.shalom.it/J/index.php?option=com_content&task=view&id=1047&Itemid=1&ed=39, e Quando la negazione può essere un reato. Tra diritto alla memoria e libertà di espressione: http://www.shalom.it/J/index.php?option=com_content&task=view&id=1046&Itemid=1&ed=39), in cui si auspica il carcere per i “negazionisti”. Alfano, sempre più Al Nano, mette l’elmetto e annuncia che promuoverà un apposito comitato di esperti per introdurre anche in Italia la legge-mordacchia. Come punto di riferimento, offre l’esempio della legislazione tedesca, che sanziona la negazione della Shoah “perchè da essa derivano offese inaccettabili alle vittime delle persecuzioni e ai loro discendenti”
(nella frase in questione, si ravvisa, tra l’altro, la seguente perla: “la legislazione tedesca considera la negazione della Shoah come un affermazione falsa, confortata da prove storiche inconfutabili che deve essere sanzionata”. Domanda: se la negazione della Shoah è “confortata da prove storiche inconfutabili”, perchè mai dovrebbe essere sanzionata? Ma il ministro ha controllato l’articolo prima di farlo pubblicare?).
Notizia n°3: il 3 aprile, come riferisce sempre il blog di Tassinari (http://fascinazione.blogspot.com/2011/04/viterbo-casapound-contro-i-partigiani.html?showComment=1302024293400#c4110152841909874205), il portavoce della sezione viterbese de La Destra, Umberto Ciucciarelli, sempre sulla questione delle foibe, ha dichiarato: “Non possono negare dei morti. E’ come se non si rispettassero i morti delle Fosse Ardeatine”.
Il libro di Andrea Giacobazzi sulle “strane” relazioni tra fascisti e sionisti |
Da queste dichiarazioni emerge non solo l’imbarazzante somiglianza, nella comune intolleranza, della “memoria” fascista e di quella nazisionista ma che entrambe sono nemiche non solo dell’articolo 21 della Costituzione ma anche di un corretto esercizio della critica storica — e quindi di un sano revisionismo storico (ovviamente, la “memoria” fascista, stante gli attuali rapporti di forza, non è certo socialmente pericolosa come quella nazisionista).
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