«Rosse, dobbiamo considerarle proprio rosse? Provo molta vergogna, perché al marxismo, socialismo, ho dedicato una vita. Ma giorno verrà che scopriremo la verità. Sapremo cioè che la centrale del terrorismo è sempre la stessa e che di volta in volta cambiano le marionette ma non i burrattinai. Che sono sempre gli stessi, sia scelto il nero oppure il rosso per dare tinteggiatura di comodo ai loro delitti. Per queste mie affermazioni Cossiga si è arrabbiato molto»[1].
[1] Il Messaggero, 19 giugno 1976. Citato in: Antonio Cipriani – Gianni Cipriani, SOVRANITÀ LIMITATA – Storia dell’eversione atlantica in Italia, Edizioni Associate, Roma, 1991, p. 245
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