Nella fase iniziale dei torbidi libici, i ripetuti moniti di Gheddafi sulla presenza di Al Qaeda dietro gli insorti sono stati accolti in Occidente con palpabile sufficienza: sul sito dell’Italia dei Valori, Danilo Sinibaldi, commentando la relativa dichiarazione del raìs (“La situazione è grave per l’intero Occidente e per tutti i leader europei del Mediterraneo perchè Bin Laden verrà a stabilirsi nel nord Africa e lascerà il mullah Omar in Afghanistan e in Pakistan. Ci sarà una jihad islamica di fronte a voi, nel Mediterraneo”) ha sentenziato che “Gheddafi fa leva sulle peggiori paure che albergano nell’animo di europei e americani dal 2001” (http://www.italiadeivalori.it/home/new-to-joomla/2502-gheddafi-al-qaeda-invadera-leuropa).
Noman Benotman |
D’altra parte è noto che, nonostante le recenti minacce di Gheddafi di passare dalla parte di Al Qaeda, “c’è sempre stata inimicizia tra il regime libico e Al Qaeda“, come ha ricordato Noman Benotman, esponente libico della britannica Quilliam Foundation (http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Al-Qaeda-prende-le-distanze-da-Gheddafi-e-un-pazzo-mai-alleati_311803980056.html). Per parte loro, i qaedisti si sono premurati di definire “pazzo” Gheddafi (ibidem).
A quanto pare, invece, Gheddafi non è poi così pazzo: Libyan rebel commander admits his fighters have al-Qaeda links, titolava l’altro ieri il Telegraph (Un comandante dei ribelli libici ammette che i suoi combattenti hanno legami con al Qaeda: http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/libya/8407047/Libyan-rebel-commander-admits-his-fighters-have-al-Qaeda-links.html ) (un grazie a Joe Fallisi per la segnalazione).
Abdel-Hakìm al-Hasidi |
In tale articolo apprendiamo che “Abdel-Hakim al-Hasidi, leader dei ribelli libici, ha detto che i jihadisti che hanno combattuto contro le truppe alleate in Iraq stanno in prima linea contro il regime di Muammar Gheddafi”. Al-Hasidi ha anche aggiunto che “anche i membri di al Qaeda sono buoni musulmani e stanno combattendo contro l’invasore”. L’articolo in questione ci ragguaglia anche sul fatto che il Presidente del Ciad, Idriss Deby Itno, ha detto che al Qaeda è riuscita a saccheggiare degli arsenali militari nella zona dei ribelli libici e ha acquistato armi, “inclusi missili terra-aria, che sono stati poi introdotti di contrabbando nei suoi santuari”.
Da parte mia, ribadisco quanto da me detto in tempi non sospetti, e cioè non solo che su Al Qaeda hanno ragione giornalisti come Blondet e Tarpley, che considerano i suoi appartenenti come i tagliagole islamisti della CIA e del Mossad, ma che la Libia del colonnello costituisce (costituiva) un antemurale tra noi e i detti tagliagole (https://www.andreacarancini.it/2010/09/lalleanza-italia-libia-un-antemurale/ ).
E guarda caso, cucù, dietro i ribelli della Cirenaica sembrano spuntare non solo i fondamentalisti salafiti ma anche “centinaia di consiglieri militari americani, inglesi e francesi”, come scriveva poco più di un mese fa ( http://www.debka.com/article/20708/) il sito israeliano Debkafile, notoriamente vicino al Mossad. E’ vero che, come scritto a suo tempo da Blondet, le notizie di questo sito vanno prese con cautela, ma in questo caso la notizia, a mio avviso, andava segnalata, anche alla luce di quanto affermato nel prosieguo dell’articolo: “I consiglieri, inclusi ufficiali dei servizi segreti, sono stati calati giovedì 24 febbraio sulle città costiere di Bengasi e di Tobruk da navi da guerra e da navi antimissile con una triplice missione: 1 – aiutare i comitati rivoluzionari della Libia orientale…; 2 – organizzarli in unità paramilitari, insegnare loro come usare le armi da essi prese dalle strutture dell’esercito libico…e addestrarli a combattere le unità da combattimento di Gheddafi venute a riprendere la Cirenaica; 3 – preparare delle infrastrutture per l’immissione di ulteriori truppe straniere…”.
Del resto, proprio nei giorni scorsi Franco Bechis segnalava gli “aiuti logistici e militari che sarebbero arrivati nella seconda città della Libia proprio dalla Francia”: http://affaritaliani.libero.it/politica/sarko_rivolta_libica230311.html…
…mentre è stata parimenti segnalata la presenza in Libia, fin da febbraio, delle truppe speciali inglesi, le SAS: http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article15094
Quindi, Gheddafi non è certo pazzo quando dice che “Al Qaida è qui” (http://notizie.tiscali.it/articoli/esteri/11/02/24/gheddafi-dittatore-in-caduta-libera.html); casomai è impreciso quando dice che “il paese ci sta sfuggendo di mano perchè ascolta Osama bin Laden”: più che di bin Laden infatti, pare proprio trattarsi di Osama bin Mossad…
Al qaeda, Al Qaeda , trovarla…..
Complimenti Andrea , continua così !
Grande Andrea
Ottimo articolo e grazie per questa notizia passata(appositamente?) inosservata!