Martedì 16 Novembre ha avuto luogo, davanti alla terza camera della Corte di giustizia degli avvocati (Consiglio di disciplina?) della Baviera, l’udienza di appello riguardante l’interdizione professionale di 5 anni inflitta nel 2008 all’avvocato tedesco Sylvia Stolz, la “Giovanna d’Arco tedesca”: per aver voluto, nel corso della sua difesa del tedesco-canadese Ernst Zündel, dimostrare l’esattezza delle convinzioni revisioniste da lei condivise con il suo cliente, era stata condannata, il 14 Gennaio 2008, a 3 anni e mezzo di prigione per istigazione all’odio razziale e a 5 anni d’interdizione professionale; era stata imprigionata subito dopo la pronuncia della condanna.
Sylvia Stolz aveva chiesto che l’udienza del 16 Novembre venisse rinviata ad una data successiva alla sua uscita dal carcere, prevista per l’Aprile del 2011, tenuto conto del fatto che costei in carcere non dispone di alcun documento per imbastire la propria difesa. Ma questa richiesta le è stata rifiutata. È dunque Ludwig Bock, che l’aveva già difesa nel processo del Gennaio 2008, che ha dovuto ancora assicurare la sua difesa.
L’udienza del 16 Novembre – che avrebbe dovuto aver luogo a porte chiuse – è iniziata alle ore 10 e 35 e, dopo un quarto d’ora abbondante, il presidente Franz Lutz ha autorizzato l’ingresso di una dozzina di persone, tra le quali il giornalista Tobias-Raphael Bezler.
L’avvocato di Sylvia Stolz ha presentato una nuova richiesta di rinvio che, dopo l’intervento del procuratore, è stata respinta dal presidente. Dopo di che ha avuto luogo l’interminabile lettura del giudizio di prima istanza. Sylvia ha avuto la possibilità di esporre le ragioni per le quali ha presentato appello.
La prossima udienza avrà luogo giovedì 2 Dicembre 2010, alle ore 10 nella sala 336/III del Tribunale degli avvocati (?) della Baviera, Prielmayrstr. 5, a Monaco.
Ricordiamo l’indirizzo della prigioniera:
Avvocato Sylvia Stolz
JVA
Münchener Str. 33
D-86551 Aichach
Germania
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