Duro a morire il mito di Al-Qaeda

Duro a morire il mito di Al-Qaeda

Che giudizio bisogna dare di Al-Qaeda: genuini guerriglieri, come assevera Moreno Pasquinelli nel suo ultimo pezzo sull’Iraq[1], o macchinazione della Cia, come sostengono da anni diversi autorevoli opinionisti, non solo in Italia?[2] Il dilemma ha dato origine qualche mese fa ad un’astiosa controversia tra il detto Pasquinelli e Giulietto Chiesa[3].

Un dilemma riconducibile alla differenza tra guerriglia e terrorismo, secondo la ben nota distinzione fatta a suo tempo dalla giudice Clementina Forleo[4], e che tanti – vergognosi – attacchi attirò sulla sua persona.

Da parte mia, tendo a propendere per quanto affermato da Chiesa: «Dunque ogni volta che un attentato produce morte e paura ricordatevelo sempre: loro [la Cia e il Mossad] come minimo sapevano, come massimo hanno partecipato. La percentuale azionaria varia da caso a caso».[5]

D’altra parte, rilevo che anche Pasquinelli, qualche anno fa, la pensava come Chiesa: “Al Qaeda l’hanno inventata gli americani[6]. Poi, evidentemente ha cambiato opinione, ma questo mutamento di prospettiva non sembra aver giovato alla lucidità delle sue analisi. Prendiamo il suddetto pezzo sull’Iraq, dedicato all’escalation di attentati di qualche giorno fa nei quartieri shiti di Baghdad. L’articolista parte da una domanda: “Com’è stato possibile, nella città più militarizzata del mondo, con il più alto numero di chek-point, di poliziotti di ogni ordine e grado, di spie d’ogni colore; con barriere divisorie di cemento tra le diverse comunità, portare a compimento questo gigantesco attacco multiplo?”.

Già, buona domanda. Peccato che il seguito non sia all’altezza dell’interrogativo, teso com’è ad accreditare le doti quasi sovrumane dei detti qaedisti. Nel corso del pezzo, Pasquinelli arriva persino a citare un suo articolo dell’anno scorso[7] – peraltro pregevole – che gli avrebbe invece dovuto suggerire quanto meno una certa diffidenza sui detti “guerriglieri”, visto che proprio in quell’occasione attribuì a costoro lo spappolamento della Resistenza irachena e la sua degenerazione da guerra contro l’occupante a guerra civile: “Non esitarono a scagliarsi, con odioso settarismo, contro ogni gruppo della Resistenza che pur continuando a combattere contro gli occupanti non accettava le loro direttive sociali, politiche e militari[8]”.

Come scrisse a suo tempo il prof. Chossudosky: “Ma non è precisamente questo lo scopo a cui mirano i servizi americani in Iraq, come sostenuto da vari analisti? Gettare un gruppo contro l’altro allo scopo (divide et impera) di indebolire la reisstenza irachena?”[9].

Pontifica Pasquinelli: “Ditelo ai comandi americani in Iraq che le svariate migliaia di qaedisti, iracheni e di volontari arabi, erano spie e provocatori al loro servizio!”. In realtà, il dubbio rimane, a leggere articoli come questo: Saudis fund Balkan Muslims spreading hate of the West [I sauditi finanziano i musulmani dei Balcani per diffondere l’odio contro l’Occidente][10]. Incipit del servizio:

“L’Arabia Saudita sta profondendo milioni di sterline nei gruppi islamisti dei Balcani, alcuni dei quali diffondono l’odio per l’Occidente, e reclutano combattenti per il jihad in Afghanistan. Secondo funzionari macedoni, il fondamentalismo islamico minaccia di destabilizzare i Balcani. Gruppi wahabiti e salafiti di stretta osservanza finanziati da organizzazioni saudite si stanno scontrando con le locali comunità musulmane tradizionalmente moderate”.

Il fenomeno non riguarda solo la Macedonia ma anche la Bosnia e il Kosovo[11]. In Bosnia, “le organizzazioni saudite hanno fornito più di 450 milioni di sterline per costruire più di 150 moschee e centri islamici”[12]. Ma l’Arabia Saudita non è un alleato strategico degli americani? E non ha anche acquistato di recente da questi ultimi ben 60 miliardi di dollari di armamenti?[13].

E il Kosovo, non è un protettorato americano con la più grande base Nato d’Europa (Camp Bondsteel)?[14] E non è proprio in Kosovo che la presenza di Al-Qaeda veniva segnalata fin dal 2001[15]? Oggi in Kosovo si contano 24 moschee wahabite, 14 orfanatrofi e 98 scuole primarie e secondarie dello stesso stampo[16]. Insomma, Camp Bondsteel è circondata da ogni lato da violenti di ogni risma (mafiosi, fondamentalisti, terroristi) ma gli unici che nella regione a quanto pare non ne ricevono danno sono proprio gli americani!

Beh, il sospetto che gli Stati Uniti abbiano, come dire, una certa tendenza a convivere con Al-Qaeda non mi sembra così campato in aria. Per fortuna, tale sospetto non è nutrito solo da “complottisti” come Giulietto Chiesa o come il sottoscritto ma, a quanto pare, si sta facendo strada presso un crescente numero di governanti e capi di stato.

Ricordiamo che proprio pochi giorni fa il Primo Ministro dello Yemen ha detto che “alQaeda è fondamentalmente un gruppo fabbricato in Occidente[17]. Tale convinzione non sembra essere così isolata. Proprio il sito del Campo Antimperialista ha pubblicato l’altro ieri un articolo in cui è possibile leggere che “Dopo aver incassato il rifiuto di quasi tutti gli stati africani, il comando degli stati Uniti per l’Africa sembrava destinato a rimanere a Stoccarda in Germania. Di fatto continua a essere molto presente e attivo nel continente africano”[18]. Dopo aver incassato il rifiuto di quasi tutti gli stati africani

Ma che malfidati questi africani! Che siano caduti anche loro in quella diffidenza segnalata dai recenti documenti Cia citati da Haaretz, che parlano di una “percezione internazionale” degli Stati Uniti quali “esportatori del terrorismo”, e che tale percezione “può portare alla non cooperazione dei paesi stranieri nelle operazioni antiterrorismo e a una minore disponibilità a condividere informazioni importanti”[19]?
[1] http://www.campoantimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1247:abyssus-abyssum-invocat&catid=6:iraq-cat&Itemid=15
[2] A cominciare dagli analisti del sito Global Research: http://globalresearch.ca/
[3] http://www.campoantimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=902:prova&catid=1:visioni-del-mondo-cat&Itemid=5
[4] http://www.pmli.it/guerriglianoterrorismo.htm
[5] http://www.campoantimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=902:prova&catid=1:visioni-del-mondo-cat&Itemid=5
[6] http://www.kelebekler.com/occ/morintervista.htm
[7] http://www.campoantimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=741:doppio-salto-nel-buio&catid=6:iraq-cat&Itemid=15
[8] Ibidem
[9] http://www.disinformazione.it/zarqawi2.htm
[10] http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/middle_east/article7078771.ece
[11] http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/rashomon/grubrica.asp?ID_blog=316&ID_articolo=13&ID_sezione=&sezione=
[12] http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/middle_east/article7078771.ece
[13] http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=34943
[14] http://ilparoliere.ilcannocchiale.it/2009/05/06/dieci_anni_dopo_le_verita_anco.html
[15] http://www.larouchepub.com/other/2001/2842us_alqaeda_kla.html
[16] http://www.examiner.com/adoptive-families-in-san-francisco/albanian-mafia-fueling-al-qaeda-terrorist-activity-wahhabi-schools-and-orphanages-open-kosovo
[17] https://www.andreacarancini.it/2010/11/ma-e-davvero-eurasiatista-eurasia/
[18] http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=35761
[19] http://www.haaretz.com/jewish-world/news/wikileaks-paper-cites-jewish-acts-of-terrorism-in-west-bank-1.310599

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