Con il titolo “Un libro nuovo di zecca scuote il business della Shoah”, il revisionista americano Bradley Smith, fondatore dello storico sito CODOH[1], annuncia l’uscita della traduzione in inglese[2] dell’epocale studio di Carlo Mattogno Le camere a gas di Auschwitz. Studio sugli ‘indizi criminali’ di Jean–Claude Pressac e sulla ‘convergenza di prove’ di Robert Jan van Pelt, uscito nel 2009 presso le edizioni Effepi di Genova[3].
Traduco rapidamente la presentazione americana dell’opera pubblicata da Bradley Smith:
Da dieci anni a questa parte, si parla del prof. Robert Jan van Pelt[4] come del massimo esperto di Auschwitz. Con il suo libro del 2002[5], egli ritiene di aver confutato gli argomenti revisionisti su Auschwitz. Tuttavia, ecco che arriva Carlo Mattogno, che può essere considerato il più erudito esperto mondiale dell’Olocausto, con la sua analisi in due volumi sullo studio di van Pelt. Le sue conclusioni sono devastanti: van Pelt ignora obiezioni cruciali, mostra una totale incompetenza tecnica, è decisamente incoerente, utilizza tecniche argomentative ingannevoli, presenta fonti contraddittorie, evita la critica delle fonti, deforma le fonti per piegarle alle proprie conclusioni preventive, e rivela una conoscenza terribilmente inadeguata della storia di Auschwitz.
[1] http://www.codoh.com/
[2] http://campaign.r20.constantcontact.com/render?llr=r7gj9deab&v=001A-vrUR0Y61sXFNRkMSsjnTdKK6rNiNqiD8VVIb07RSomi7Xa0iMx75CcV44-aGviIczKE1YNcsg5-qv4bPUIOQYOm4nHuE3aDc9Vaofxko8vFgcNNEuREQ%3D%3D
[3] https://www.andreacarancini.it/2010/01/la-persona-che-sa-piu-cose-al-mondo/
[4] http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Jan_van_Pelt
[5] http://books.google.co.uk/books?id=83dvJxPm–EC
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