Caterina Donattini ha promosso questa iniziativa a seguito di quanto è avvenuto a Roma il 25 aprile scorso, con una colona israeliana chiamata dall’ANPI a rappresentare i valori della Resistenza e con la presenza, durante lo stesso evento, di bandiere dell’aviazione israeliana.
Si sollecita l’ulteriore adesione di:
1) Associazioni/organizzazioni/partiti/comitati
2) Ex combattenti della resistenza italiana e/o parenti, specificando il grado di parentela con partigiani/e
3) Cittadini/e a titolo individuale
Per aderire scrivere a: [email protected]
ICACBI
Italian Campaign for the Academic & Cultural Boycott of Israel
[email protected]
[email protected]
http://sites.google.com/site/icacbi/
Sabato 15 Maggio 2010
Al Presidente Nazionale dell’ANPI, Raimondo Ricci
Al Presidente dell’Anpi Roma/Lazio, Massimo Rendina
Via degli Scipioni 271 – 00192 Roma
A tutte le sedi ANPI disseminate sul territorio nazionale
Nel giorno di commemorazione della Nakba ci rivolgiamo a Voi,
Gentili Signori/e Soci dell’ANPI
Voi che foste partigiani e testimoniaste direttamente la volontà di eleggere Libertà e Giustizia a reggere i rapporti tra le persone ed i popoli perché tutti possano vivere in Pace, contro la ferocia che il Nazifascismo aveva instaurato in Europa e nel mondo. Voi che avete ereditato i valori di libertà e giustizia che tale lotta seppe incarnare, voi che oggi desiderate prolungarne la storia ed il valore senza perderne la traccia significativa nella moralità che detta i vostri gesti.
La festa della Liberazione è per noi l’omaggio alla Resistenza partigiana, ai suoi valori, il ricordo indelebile del suo esempio. Tuttavia il 25 aprile scorso il comizio convocato dall’ANPI a Porta San Paolo ha accolto diversi esponenti dell’Associazione Romana Amici d’Israele, che appoggia il razzismo nazionalista dello Stato di Israele, ed ha distribuito un volantino che inneggiava al sionismo e allo Stato di Israele. Tra la folla spiccavano inoltre diverse bandiere israeliane, tra cui quella dell’aviazione israeliana. Era inoltre presente Fiamma Nirenstein, deputata del PDL, proprietaria di un immobile presso un insediamento illegale israeliano, Gilo, costruito su terre occupate palestinesi.
Confidando nelle vostre buone intenzioni vorremmo in questa sede ricordarvi il motivo per cui riteniamo che Israele non solo non rappresenti i valori della Resistenza, ma ne faccia scempio. Vorremo ricordarvi l’esigenza di sapere da voi difesi tali valori, nella memoria di chi diede la vita per farli rispettare:
1. Il valore della pace ed il ripudio di guerre offensive riconosciuto dall’articolo 11 della Costituzione Italiana, violato dall’ esercito di Israele innumerevoli volte, ultima delle quali nel dicembre 2008 a Gaza, quando l’aviazione israeliana commise un massacro (1400 morti, la maggior parte dei quali civili, 352 bambini);
2. Il valore della libertà di ogni individuo, riconosciuto nella carta universale dei diritti umani e principio fondante della resistenza contro l’occupazione tedesca e contro il regime fascista in Italia. Tale principio viene negato al popolo palestinese da 62 anni. 7 milioni di rifugiati in esilio e persone internamente dislocate non possono ritornare alle proprie case, 11.000 prigionieri politici vivono in condizioni disperate nelle carceri israeliane (di cui 340 bambini), 2 milioni di abitanti nella West Bank vivono segregati al di là di un muro illegale (condannato dalla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia nel 2004) e privi di libertà di movimento, 1.2 milioni di palestinesi vivono nella Striscia di Gaza sotto Assedio, in una prigione a cielo aperto, ridotti alla fame da un embargo disumano;
3. Il valore dell’uguaglianza, riconosciuto dalla carta universale dei diritti umani, dalla costituzione italiana e da innumerevoli trattati del diritto umanitario internazionale. Tale valore viene negato ai palestinesi in quanto Israele si autodefinisce “Stato democratico Ebraico” e tutti gli abitanti non ebrei di Israele non godono degli stessi diritti degli altri cittadini. Per questo motivo La Legge Per il Ritorno israeliana rilascia immediata cittadinanza a tutti gli ebrei nel mondo che intendano trasferirsi a vivere in Israele. Un diverso trattamento viene invece riservato ai rifugiati palestinesi che scapparono o furono cacciati durante la guerra del 1948. Tali persone posseggono ancora case, terre e legami familiari in quei luoghi di origine. Israele tuttavia non riconosce loro il diritto al ritorno e quindi di cittadinanza (diversamente da quanto prescritto dalla risoluzione 194 delle Nazioni Unite). Uguaglianza viene similmente negata ai palestinesi cittadini dello stato d’Israele, sottoposti a leggi discriminatorie che ne limitano le libertà personali (nel matrimonio e nell’acquisto di immobili, per esempio);
4. Il valore dell’autodifesa contro una forza occupante, che vede i palestinesi nel diritto di opporsi ad un continuo ed implacabile progetto di pulizia etnica che li vuole allontanare dalle proprie case e dalle proprie terre (nei soli quartieri di Silwan e Sheik Jarrah, presso Gerusalemme Est, migliaia di Palestinesi hanno recentemente ricevuto ordini di espulsione dalle proprie case);
5. Il valore universale di giustizia, principio fondante del diritto internazionale e principio morale a cui i partigiani si ispirarono, di cui la Signora Fiamma Nirenstein è flagrante violatrice in quanto proprietaria di un immobile costruito su terre illegalmente sottratte ai proprietari legittimi. Le colonie israeliane sono state ripetutamente definite illegali nelle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU n°446, 452, 465, 471 e 476.
Vi chiediamo pertanto di raccogliere informazioni circa le innumerevoli violazioni del Diritto Internazionale compiute da Israele dal 1948 fino ad oggi;
Vi preghiamo di continuare la lotta contro l’antisemitismo ed ogni forma di razzismo che sorge nel mondo, incarnando in questo la volontà degli innumerevoli martiri di cui l’ANPI raccoglie la storia;
Vi invitiamo ad unirvi con noi nella Campagna di Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni contro Israele, una forma di resistenza non violenta volta a fare pressioni sullo Stato di Israele affinché tutti i valori che abbiamo elencato precedentemente vengano rispettati;
Vi esprimiamo il nostro desiderio di incontrarvi per approfondire insieme le ragioni del nostro scontento ed i contenuti di questa missiva.
Cordiali Saluti
ISCRITTI ALL’ANPI/PARENTI DI PARTIGIANI/PARTIGIANI
1-Francesco Taddei, già dirigente Nazionale FILCAM/CGIL, attualmente iscritto all’ANPI Sezione di Fucecchio (Fi)
2-Gabriella Grasso, sorella di Vittorio Grasso Caprioli partigiano fucilato dai tedeschi Milano
3-Alfredo Tradardi, figlio di Mario Tradardi medaglia d’argento alla memoria, Brigata partigiana abruzzese Majella.
4-Francesca Antinucci, nipote di Giuseppe Cordisco/Melfi, Battaglione Manara Brigata Buozzi Divisione Garibaldi Natisone
5-Giuliana Ortolan, Padova, nipote di Martini Teresa, Liliana e Lidia che hanno fatto la resistenza e sono state poi internate
6-Alessandro Bellucci, iscritto all’ANPI sezione Potente
7- Anna Morelli, figlia di Mario Morelli, resistente italiano, deportato in Germania, riconosciuto prigioniero politico in Belgio.
8-Massimo Dalla Giovanna, figlio di Ezio, Partigiano prima nel Canavese e poi a Genova
9-Nino Villa, iscritto all’ANPI di Imola, nipote di Massimo “Nino” Villla, ucciso a 47 anni la notte della Liberazione di Imola (13.04.45) dai nazisti in fuga, facente parte della Resistenza
10. Gianna Benucci, Associazione per la Pace di Padova, madre partigiana, padre deportato in Germania a causa del rifiuto al regime fascista
11. Simone Pelloni, nipote di Colombo Pelloni, partigiano attivo nell’appennino bolognese
12. Caterina Donattini, pronipote di Massimo Villa, partigiano di Imola, fucilato la notte della Liberazione
13. Nicoletta Crocella, responsabile Edizioni Stelle Cadenti. Figlia di Bruna Porro Crocella ed Osvaldo Crocella e nipote di Ezio Porro attivi nella resistenza italiana nelle Valli del Bresciano.
14. Liduina Cordisco, figlia di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
15. Carmela Cordisco, figlia di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
16. Agostino Cordisco, figlio di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
17. Martina Cordisco, nipote di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
18. Giuseppe Cordisco, nipote di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
19. Valentina Antinucci, nipote di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
20. Chiara Antinucci, nipote di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
21. Maria Teresa Piccoli, nipote di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
22. Claudio Piccoli, nipote di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
23. Giovanni Piccoli, nipote di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
24. Franco Antinucci, genero di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
25. Antonio Piccoli, genero di Giuseppe Cordisco – Melfi, Battaglione Manara, Brigata Buozzi, Divisione Garibaldi Natisone, (Divisioni Garibaldine del Friuli)
26. Monica Taglianini, figlia di Luciano Taglianini
27. Gianluca Valdinocci, genero di Luciano Taglianini
28. Luciano Taglianini, partigiano di Jesi
29. Massimo Donattini, nipote di Massimo “Nino” Villla, partigiano ucciso a 47 anni la notte della Liberazione
30. Paola Mattavelli, nipote del Partigiano Giovanni Curto
CITTADINI e CITTADINE ITALIANI/E
1. Federico Orlandini, Magenta
2. Paola Canarutto, Torino
3. Renata Quartuccio Pisa
4. Carla Goffi, Bruxelles
5. Germano Monti, Milano
6. Avv. Dario Rossi Giuristi Democratici, Genova
7. Nando Grassi (insegnante di Matematica e Fisica nei Licei), Palermo
8. Monia Benini, Presidente della lista civica nazionale “Per il bene comune”,
9. Mariano Mingarelli, Firenze
10. Diana Carminati, già docente di Storia dell’Europa contemporanea (Facoltà di Lingue e letterature straniere), presso Univ. Di Torino
11. Irene Lucisano, Bologna
12. Prof Angelo Baracca, Università di Firenze
13. Avv. Dario Rossi, membro dei Giuristi Democratici, Genova
14. Caterina Guarna, Pisa
15. Daniela Chiaperotti, Torino
16. Nella Ginatempo, Roma
17. Simone Martini, Bologna
18. Monia Benini, Presidente lista civica nazionale PER IL BENE COMUNE, Ferrara
19. Mirella Gregorio, Milano
20. Mauro Murta, Ingegnere gestionale, Genova
21. Silvia Ferrari, Brescia
22. Alfonso Di Stafano
23. Giordano Cignani, Russi, Ravenna
24. Marina Criscuoli, Genova
25. Franco Fuselli, Genova
26. Marina Maltoni, Firenze
27. Lorenza Erlicher, Trento
28. Giovanni Russotto, Comitato per la Pace “Rachel Corrie”-Valpolcevera-Ge-Bolzaneto
29. Fulvio Grimaldi, giornalista, documentarista
30. Sandra Paganini, insegnante
31. Luana Redalié, Bologna
32. Fiorella Gazzetta, Comitato Varesino per la Palestina
33. Emilio Distretti, Bologna
34. Ivana Gelmi, Modena
35. Claudia Cancellotti, Scansano (GR)
36. Carla Razzano, Donne in Nero, Roma
37. Matteo Tarozzi, Bologna
38. Romana Gardani, Parma
39. Vittorio Pallotti, Bologna
40. Claudia Rasile, Pisa
41. Annarita Cenacchi, Bologna
42. Simone Brocchi, Berlino
43. Donatella Cortellini, docente di Bologna
44. Tonia de Guido, Bologna
45. Arianna Mancini, Rignano Flaminio, Roma
46. Massimiliano Perino, Pettinengo (BI), membro di Alternativa, movimento nascente sulle orme di Giulietto Chiesa
47. Annamaria Costa, Roma
48. Maurizio Zaffarano, Roma
49. Marcello Sordo, Genova
50. Giovanna Nigi, Roma
ASSOCIAZIONI DELLA SOCIETA’ CIVILE
1. ISM Italia
2. MOUVEMENT CHRETIEN POUR LA PAIX BELGIQUE
3. ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALO- PALESTINESE ONLUS
4. ASSOCIAZIONE SENZA PAURA-RESTIAMO UMANI GENOVA
5. COORDINAMENTO NORD SUD DEL MONDO
6. ASSOCIAZIONE USCIAMO DAL SILENZIO GENOVA
7. UN PONTE PER…
8. FORUM PALESTINA
9. CIAC, Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione di Parma e Provincia
10. WOMEN INTERNATIONAL LEAGUE FOR PEACE AND FREEDOM
11. ASSOCIAZIONE ZAATAR ONLUS
12. CIRCOLO CELIA SANCHEZ
13. CIRCOLO AZIENDALE FERROVIERI del PRC Spartaco Lavagnini di Firenze
14. COMITATO CATANESE DI SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO PALESTINESE
15. COORDINAMENTO BDS BOLOGNA
16. GRUPPO BDS- PISA PER LA PALESTINA
17. RETE ROMANA DI SOLIDARIETA’ CON LA PALESTINA
18. DONNE IN NERO ITALIA
19. PRC, Partito di Rifondazione Comunista, Federazione di Genova
20. YA BASTA BOLOGNA
21. POLITECNICO 09, BOLOGNA
22. RDB, EMILIA ROMAGNA
23. COMITATO PALESTINA BOLOGNA
24. RETE ECO, Ebrei Contro l’Occupazione
25. RETE LILLIPUT, Modena
26. YA BASTA ITALIA
27. CAMPAGNA PALESTINA SOLIDARIETA’ MARCHE
28. YA BASTA, MARCHE
29. COMUNITA’ RESISTENTI MARCHE
30. DONNE IN NERO BOLOGNA
31. PAX CHRISTI ITALIA
32. PER NON DIMENTICARE GAZA
33. STOP AGREXCO ROMA
34. RETE ROMANA DI SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO PALESTINESE
35. URGENZA SANITARIA GAZA
Da Gaza non si può uscire, e possono entrare solo alcuni (pochi) tipi di merci, quelli che fanno comodo ai commercianti israeliani. E se bombardano non puoi scappare da nessuna parte. Forse è un po' azzardato chiamarlo campo di concentramento, però…
Il primo a chiamare "pulizia etnica" la Nakba fu uno storico israeliano, che di sicuro non si può tacciare di antisemitismo (leggi "la pulizia etnica della palestina" di Ilan Pappe). Pulizia etnica è anche quello che anche i nazisti hanno compiuto contro ebrei, zingari, omosessuali, comunisti, disabili, "pazzi".
Penso davvero che ci siano delle incoerenze di fondo nell'invitare Fiamma Nirenstein ad una commemorazione del 25 Aprile da parte dell'ANPI.
E poi vorrei capire: com'è che qualcuno ancora riesce a spacciare l'antisionismo per antisemitismo? E che qualcuno ancora gli crede? Queste parole hanno due significati praticamente opposti…
Boicotta israele.