Mi è stata segnalata l’esistenza di un personaggio interessante: si tratta di Evelyn Hecht–Galinski, figlia di Heinz Galinski, conosciutissimo ex presidente – ora defunto – del Consiglio Centrale degli ebrei tedeschi[1]. Qualche giorno fa, Evelyn Galinski ha pubblicato un intervento contro la politica di Israele verso i palestinesi che si conclude così:
“43 anni di occupazione e repressione devono finire! Non rinunciamo alla speranza di giustizia per la Palestina e per il popolo palestinese! Solo insieme siamo forti!”[2].
Su questa interessante figura ho trovato in rete un articolo del 2006 ancora attuale, che traduco a seguire:
LA FIGLIA DI UN EX LEADER EBREO TEDESCO CRITICA ASPRAMENTE LA LOBBY SIONISTA TEDESCA[3]
Scrive Christopher Jones: inoltro questo articolo basato sui resoconti della DPA[4] apparsi nei notiziari dell’IRNA[5], perché non ho potuto trovare nessun articolo in lingua inglese su questo scontro, che oppone un’ebrea coraggiosa, la signora Hecht-Galinski, contro la lobby sionista che controlla il Consiglio Centrale degli ebrei tedeschi (simile al CRIF[6] francese). Ho ascoltato qualche intervista radiofonica con la signora Hecht-Galinski, che ha detto: “In Germania degli amici mi hanno detto: tu puoi aprire bocca, ma noi non possiamo. Ho risposto che c’è qualcosa di sbagliato in un paese in cui i suoi cittadini hanno paura di aprire bocca per esprimere un’opinione”. Nello stesso tempo, Angela Merkel ha liquidato lo sdegno per l’uso da parte di Israele delle bombe a grappolo in Libano.
La figlia del defunto leader ebreo tedesco Heinz Galinski si è scagliata giovedì contro il potente Consiglio Centrale degli ebrei tedeschi, accusandolo di essere solo un megafono di Israele, ha detto giovedì la DPA. Evelyn Hecht-Galinski ha espresso il proprio sdegno per il continuo sforzo di soffocare in Germania ogni critica nei confronti di Israele. I suoi commenti sono giunti nel mezzo degli attacchi sferrati da parte della principale organizzazione ebraica contro il Ministro tedesco per gli Aiuti allo Sviluppo Heidemarie Wieczorek-Zeul, che aveva chiesto un’indagine delle Nazioni Unite sulle bombe a grappolo israeliane in Libano.
Hecht-Galinski, membro della sezione tedesca di un gruppo chiamato “European Jews for a Just Peace”[7], ha detto che era per lei intollerabile vedere il Consiglio Centrale degli ebrei tedeschi agire continuamente come un megafono del governo israeliano. Ella ha invece esortato il Consiglio Centrale degli ebrei ad affrontare gli urgenti bisogni sociali degli ebrei tedeschi. Hecht-Galinski aveva già fatto notizia questo mese per aver duramente condannato le brutali azioni militari di Israele in Libano e nei territori palestinesi occupati. “Come ebrea tedesca, mi vergogno di Israele. Gli omicidi mirati, l’umiliazione della popolazione palestinese, le spoliazioni delle terre, la distruzione delle infrastrutture, le vessazioni ai check point, la costruzione del muro, le case fatte saltare in aria, i bombardamenti contro gli ispettori delle Nazioni Unite…”, ha scritto in una lettera alla rivista Stern. Hecht-Galinski, il cui padre diresse il Consiglio Centrale degli ebrei tedeschi dal 1988 al 1992, si è scagliata anche contro quelli che equiparano ogni critica contro Israele all’antisemitismo.
[1] http://en.wikipedia.org/wiki/Zentralrat_der_Juden_in_Deutschland
[2] http://www.palaestina-portal.eu/Stimmen_deutsch/hecht-galinski_evelyn_rede_8_palaestinenser_kongress_heimkehr_gewiss_freiheit_fuer_gefangene.htm
[3] http://cgi.stanford.edu/group/wais/cgi-bin/?p=5750
[4] Deutsche Presse-Agentur
[5] Islamic Republic News Agency
[6] Conseil représentatif des institutions juives de France
[7] Ebrei europei per una pace giusta.
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