Per capire il senso delle parole incendiarie espresse nei giorni scorsi da Fiamma Nirenstein contro i siti e i blog italiani sgraditi a Israele occorre tenere presente un articolo del 2006 di Norman Finkelstein: AMMAZZA GLI ARABI, STRILLA ALL’ANTISEMITISMO[1].
Scrive Finkelstein in tale articolo:
“La tesi centrale del mio libro, Beyond Chutzpah, è che ogni volta che Israele si trova a fronteggiare una debacle nelle pubbliche relazioni, i suoi apologeti iniziano a lanciare l’allarme che “un nuovo antisemitismo sta per abbattersi su di noi””.
I segnali che Israele – dopo quella del 2006, dovuta alla guerra scatenata in Libano – stia di fronte ad un’ analoga debacle emergono infatti anche dai media mainstream: Sandro Viola scriveva ieri di “caduta dell’immagine dello Stato ebraico nell’opinione pubblica mondiale”[2].
Proviamo ad elencare qualcuno di questi segnali:
1. Il mandato d’arresto emesso a Dicembre in Inghilterra contro Tzipi Livni per crimini di guerra (l’operazione Piombo Fuso)[3]. Il mandato d’arresto è stato ritirato, ma sono poi scattate le misure – sempre in Inghilterra – per permettere ai consumatori il boicottaggio delle merci israeliane provenienti dalla Cisgiordania[4].
2. Il deterioramento dei rapporti, ormai seriamente compromessi, con la Turchia, di cui fanno testo le ripetute – e clamorose – prese di posizione di Erdogan[5].
3. L’approvazione da parte del Parlamento europeo, nel Marzo scorso, del rapporto Goldstone delle Nazioni Unite, che accusa Israele di aver commesso a Gaza dei crimini di guerra e che chiede il processo all’Aja dei responsabili israeliani[6].
4. L’omicidio a Dubai da parte del Mossad di un alto esponente di Hamas, che ha provocato lo sdegno – in tutto il mondo – anche dei paesi tradizionalmente amici di Israele[7].
5. La lettera dei 3.560 ebrei europei presentata al Parlamento europeo contro la politica delle nuove costruzioni nei Territori occupati condotta sinora dal governo Netanyahu[8].
6. Da ultimo, la recentissima presa di posizione dell’Egitto: “il rappresentante del Cairo alla conferenza all’Onu ha chiesto ieri a Israele di sottoscrivere il Tnp (Trattato di non proliferazione) rinunciando a ogni arma atomica e aprendo le porte agli ispettori dell’Onu[9].
Particolare inedito: sull’attuale insofferenza verso Israele non solo dei tradizionali alleati europei – come la Merkel, Sarkozy e Berlusconi – ma anche dell’incrollabile alleato americano, concordano per una volta sia un editorialista mainstream come Sandro Viola che un giornalista della controinformazione come Blondet[10].
Da qui la richiesta rabbiosa, da parte dei notabili sionisti italioti, di un giro di vite contro Internet, mentre Israele continua la sua personalissima “guerra santa” contro i luoghi e i simboli di culto dei musulmani palestinesi[11].
[1] http://www.fisicamente.net/ISR_PAL/index-1514.htm
[2] SE GLI EBREI D’EUROPA CRITICANO ISRAELE, in La Repubblica, 5 Maggio 2010.
[3] http://it.peacereporter.net/articolo/19373/Mandato+di+arresto+per+Tzipi+Livni
[4] http://www.infopal.it/leggi.php?id=13042
[5] https://www.andreacarancini.it/2010/02/erdogan-israele-minaccia-la-pace-ne/ , https://www.andreacarancini.it/2010/02/erdogan-il-vincitore-di-davos/ , https://www.andreacarancini.it/2010/02/erdogan-invita-loccidente-non/
[6] https://www.andreacarancini.it/2010/03/approvato-dal-parlamento-europeo-i/
[7] http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Omicidio-Dubai-Londra-espelle-il-capo-del-Mossad-E-Parigi-apre-uninchiesta_160936750.html
[8] http://frammentivocalimo.blogspot.com/2010/04/gad-lerner-aderisce-allappello-alla.html
[9] Nucleare, l’Egitto denuncia Israele, in La Repubblica, mercoledì 5 maggio 2010, p. 16.
[10] Confronta il predetto articolo di Sandro Viola, il cui testo integrale è disponibile qui: http://frammentivocalimo.blogspot.com/2010/05/sandro-viola-se-gli-intellettuali-ebrei.html , con i seguenti articoli di Blondet: http://www.effedieffe.com/content/view/9697/167/ e http://www.effedieffe.com/content/view/10134/167/
[11] http://guerrillaradio.iobloggo.com/1912/la-jihad-israeliana
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