Come avevo annunciato lo scorso 20 Febbraio[1], la Corte di appello di Vienna ha emesso, ieri 1 Marzo, la sua decisione sul processo contro il poeta – e revisionista – austriaco Gerd Honsik. Ecco cosa si può leggere sul sito dell’European Jewish Press (traduzione rapida):
PENA RIDOTTA IN APPELLO PER NEGAZIONISTA AUSTRIACO[2]
Vienna, 1 Marzo 2010 (AFP) – Un negazionista austriaco dell’Olocausto, Gerd Honsik, ha ottenuto lunedì in appello la riduzione della sua pena di prigione da cinque anni a quattro anni.
Il tribunale di Vienna ha ritenuto nel suo giudizio che la sentenza iniziale era “troppo pesante”.
Il pubblicista austriaco era stato condannato lo scorso Aprile per aver negato l’esistenza delle camere a gas in certi scritti pubblicati tra il 1987 e il 2003.
Dopo essere stato imprigionato per quattro anni negli anni ’60 per negazionismo, era stato nuovamente condannato a un anno e mezzo di prigione nel 1992 per la sua opera “Freispruch für Hitler?[3]” [Assoluzione per Hitler].
Egli si era allora esiliato in Spagna, dove visse per 15 anni continuando a pubblicare i propri scritti, prima di essere estradato in Austria nel 2007.
I capi d’accusa più recenti riguardavano la sua rivista “Halt” (“Stop”) e due libri pubblicati tra il 1987 e il 2003[4]
[1] https://www.andreacarancini.it/2010/02/confermata-la-condanna-di-gerd-honsik/
[2] http://fr.ejpress.org/article/36343
[3] Disponibile in edizione spagnola presso la Libreria Europa di Barcellona: [email protected]
[4] Tra i quali il fondamentale Fiend and Felon [Demonio e criminale], biografia non autorizzata di Simon Wiesenthal, disponibile qui: http://radioislam.org/historia/honsik/honsik.htm
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