Ecco un comunicato di Bruno Gollnisch del 19 Marzo 2010:
Oggetto: SENTENZA GOLLNISCH: NUOVA VITTORIA GIUDIZIARIA DAVANTI ALLA CORTE DEL LUSSEMBURGO
Con sentenza[1] emessa oggi, la Corte di giustizia delle Comunità Europee[2] ha dichiarato che la maggioranza del Parlamento Europeo aveva violato in maniera evidente un principio di legalità, avendo rifiutato di difendere la mia immunità – garantita dall’articolo 10 del Protocollo Internazionale[3] – come pure avendone pregato i miei colleghi stranieri, guidati dal deputato Luca Romagnoli.
Questa richiesta era stata presentata quando ero fatto oggetto di violente persecuzioni politiche, professionali e giudiziarie, per il “crimine” di aver risposto ai giornalisti che mi interrogavano sul revisionismo e sulla storia della seconda guerra mondiale che tali questioni riguardavano il dibattito degli storici.
«Paragrafo 108 della sentenza: Poiché (il Protocollo) (…) costituisce, di conseguenza un principio di legalità avente come oggetto di conferire dei diritti ai membri del Parlamento che ne beneficiano, ne consegue che, astenendosi dal pronunciarsi in base all’articolo 10, primo comma, sotto a), del Protocollo, il Parlamento ha violato in modo sufficientemente evidente un principio di legalità avente per oggetto di conferire dei diritti agli individui».
Certo, la Corte non ha accolto la mia richiesta di risarcimento, per due ragioni:
1. Essa ritiene che non ho più interesse ad agire dopo che undici magistrati della Corte di Cassazione francese mi hanno totalmente e definitivamente assolto[4].
2. Essa sostiene che io non abbia prodotto sufficienti prove per dimostrare il rapporto di causalità tra la decisione illegale della maggioranza parlamentare e il danno morale da me subìto.
Nondimeno, questa decisione costituisce un disconoscimento sferzante delle manovre partigiane della maggioranza del Parlamento e specialmente della relatrice della Commissione, Diana Wallis che, per impedire che mi difendessi, era ricorsa – sotto le pressioni – ad un grossolano espediente procedurale.
Essa costituisce un precedente di cui i deputati della destra nazionale al Parlamento europeo, costantemente attaccati nella loro libertà di espressione, potranno avvalersi in futuro.
FINE
[1] http://curia.europa.eu/jurisp/cgi-bin/form.pl?lang=it&alljur=alljur&jurcdj=jurcdj&jurtpi=jurtpi&jurtfp=jurtfp&numaff=T-42/06&nomusuel=&docnodecision=docnodecision&allcommjo=allcommjo&affint=affint&affclose=affclose&alldocrec=alldocrec&docor=docor&docav=docav&docsom=docsom&docinf=docinf&alldocnorec=alldocnorec&docnoor=docnoor&radtypeord=on&newform=newform&docj=docj&docop=docop&docnoj=docnoj&typeord=ALL&domaine=&mots=&resmax=100&Submit=Rechercher
[2] In seguito al Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1 Dicembre 2009, la Corte ha cambiato il nome in Corte di giustizia dell’Unione Europea (CGUE): http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_di_giustizia_dell (nota di Andrea Carancini).
[3] La definizione precisa è: PROTOCOLLO SUI PRIVILEGI E SULLE IMMUNITA’ DELL’UNIONE EUROPEA: http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://www.hri.org/docs/Rome57/Privileges.html . Il testo originale è disponibile qui:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:12006E/PRO/36:EN:HTML
[4] https://www.andreacarancini.it/2009/06/vittoria-totale-per-bruno-gollnisc/
Grazie di essere cosi interessata dalla politica in Francia sotto controllo sionista e francomassone.