Pubblicato l’11 Marzo sul sito israel-infos (traduzione rapida):
Lituania: presto un accordo sul risarcimento dei beni ebraici confiscati[1]
Di Simon Saadoun
Nel Luglio del 2009, la Lituania ha deciso di versare un importo totale di 128 milioni di litas (37 milioni di euro) di risarcimenti per i beni ebraici confiscati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale e custoditi dal regime sovietico. Il progetto era stato presentato dalla coalizione diretta dal Primo Ministro Andrius Kubilius. Da allora, l’austerità è passata di lì e la legge non è ancora stata votata.
“Spero che durante la sessione di primavera, che è cominciata oggi, saremo in grado di giungere ad un accordo in Parlamento su questa legge”, ha dichiarato Kubilius nel corso di un’intervista accordata all’AFP.
Per la comunità ebraica lituana, l’importo dei risarcimenti è decisamente insufficiente ma il suo presidente, Simonas Gurevicius, ha salutato questa “importante” iniziativa, tenuto conto della crisi economica che imperversa nel paese.
Prima della guerra, la comunità ebraica lituana contava più di 250.000 persone quasi tutte sterminate nel corso della Shoah -, di cui 100.000 nella sola città di Vilnius, che veniva chiamata la “Gerusalemme del Nord” per la ricchezza e l’influenza della vita culturale ebraica (vi si trovavano delle yeshivot[2], numerose biblioteche, vi venivano pubblicati sei quotidiani e il Bund, il “partito socialista ebraico”, è nato lì alla fine del XIX secolo).
Oggi, gli ebrei in Lituania non sono più di 5.000, di cui un migliaio a Vilnius.
[1] http://www.israel-infos.net/Lituanie–bientot-un-accord-sur-l-indemnisation-des-biens-juifs-confisques-5556.html
[2] Scuole rabbiniche.
Speriamo che diventino come re Mida.
Cosi'la loro ingordigia sara' la nostra fortuna.
Anche le nazioni dopo il muro gli tocca pagare,un peccato originale.