Letta sul quindicinale “Faits & Documents” (BP 254-09, 75424 Paris Cedex 09) del 15-28 Febbraio 2010 (p. 4), questa lettera che il presidente francese Nicolas Sarkozy ha scritto il 22 Gennaio 2010 a Moshe Kantor, presidente del Congrès Juif Européenne (traduzione rapida):
Signor Presidente,
Rammaricandomi di non poter essere presente in occasione del terzo Forum internazionale sull’Olocausto del Congrès Juif Européenne che si tiene questo 27 Gennaio a Cracovia, tengo a sottolineare quanto l’effettuazione di questo Forum sia importante.
Auschwitz-Birkenau è diventata il simbolo della Shoah, poiché fu il più grande campo della morte e diventò, nella primavera del 1942, il luogo dell’assassinio degli ebrei di tutta Europa. È in questo luogo che un sistema mostruoso perpetrò lo sterminio con delle installazioni erette a Birkenau per uccidere con il gas e fare sparire i corpi: Auschwitz appare come il simbolo del Male Assoluto iscritto con il ferro rovente nella coscienza umana.
Due secoli dopo i Lumi, Auschwitz-Birkenau avrebbe potuto apparire inconcepibile nella nostra Europa, plasmata di umanesimo e che si considerava come l’avanguardia della civiltà.
Auschwitz è il solo campo di sterminio ad aver conservato le tracce visibili dell’assassinio di massa organizzato dai nazisti. Ma non dimentichiamo Belzec, né Sobibor, né Treblinka né Chelmno.
Gli ultimi testimoni viventi dell’Olocausto, a poco a poco, ci lasciano e con loro il ricordo concreto dell’orrore dei campi. Subentrano nuove generazioni che non hanno più questo legame vissuto con la tragedia.
Questa memoria è un dovere dell’umanità. Ricostruire la loro dignità umana e i loro tratti personali a questi bambini, a queste donne, a questi uomini, che affrontarono qui l’indicibile, l’inconcepibile è un’esigenza, una missione sacra.
È un grido che sale verso di noi. Ci comunica l’inferno, ma anche la sete di giustizia e di fraternità che prova ogni uomo. Ci dice anche che nessuna ideologia, nessun totalitarismo saprebbero annientare questa parte di umanità che è la nostra parte sacra.
Costruiamo la pace, affermiamo la stabilità tra le nazioni, rafforziamo l’Europa affinché Auschwitz sia per noi un vincolo, oggi e per l’avvenire. L’Europa, in quanto costruzione organizzata, deve assumersi la responsabilità di questo dovere storico verso le vittime. È l’omaggio più degno e più autentico che possiamo rendere a quelle e a quelli che sono scomparsi qui.
Nicolas Sarkozy
da vomito !
Daltanius