REPORTAGE: LA TURCHIA AVVERTE IL LIBANO CHE ISRAELE POTREBBE ACCINGERSI AD UN ATTACCO
Haaretz, 14.01.2010[1]
Il Primo Ministro turco Recep Tayyp Erdogan ha avvertito questa settimana i leader libanesi che Israele potrebbe accingersi ad un attacco sul loro confine settentrionale, hanno detto giovedì fonti libanesi al quotidiano londinese in lingua araba A–Sharq al–Awsat.
Lunedì, nel corso di un incontro ad Ankara con il Primo Ministro libanese Saad Hariri e con il Presidente Michel Suleiman, Erdogan ha dichiarato che Israele minaccia la pace nel mondo usando una forza sproporzionata contro i palestinesi, violando lo spazio aereo e le acque libanesi e non rivelando i dettagli del proprio programma nucleare.
Erdogan ha chiesto ai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di fare pressioni su Israele per il suo programma nucleare allo stesso modo in cui la comunità internazionale le fa sull’Iran. “Israele non ha mai negato di avere armi nucleari”, ha detto Erdogan. “In realtà, lo ha riconosciuto”.
“Coloro che mandano avvertimenti all’Iran dovrebbero mandarli anche a Israele”, ha dichiarato Erdogan. “Se non riusciamo ad avere un atteggiamento onesto in questa regione, i problemi colpiranno non solo questa regione, ma si diffonderanno dappertutto. La turbolenza del Medio Oriente è la turbolenza del mondo”.
Fino a poco tempo fa, la Turchia era stata per Israele un solido alleato nel mondo musulmano. Tuttavia, Ankara ha preso posizione contro Israele per la guerra dello scorso anno nella Striscia di Gaza, che ha portato ad un deterioramento dei rapporti.
Erdogan ha espresso i suoi commenti lunedì, dopo che il vice-Ministro degli Esteri Danny Ayalon aveva convocato l’ambasciatore turco in Israele per chiarimenti su un recente sceneggiato televisivo che mostrava degli attori nel ruolo di agenti dello Shin Bet[2] che rapivano bambini.
Durante l’incontro, l’ambasciatore turco è stato fatto sedere su un divano più basso e, di fronte a lui, su sedie più alte, stavano Ayalon e altri due funzionari – una disposizione presa su ordine di Lieberman.
All’inizio dell’incontro è stata scattata una foto-op[3][vedi sopra], mentre Ayalon diceva in ebraico ai fotografi: “Fate attenzione che sta seduto su una sedia più bassa, mentre noi stiamo su quelle più alte, che sul tavolo c’è solo la bandiera israeliana e che non stiamo sorridendo”.
Giovedì, Erdogan ha confermato di aver ricevuto le scuse ufficiali di Israele per quello che l’ambasciatore turco ha definito un “trattamento umiliante” da parte di Ayalon, dicendo che era la “risposta attesa e desiderata”.
Erdogan ha espresso ulteriori critiche a Israele, dicendo in una conferenza stampa: “Israele deve fare ordine dentro di sé e deve essere più giusta e più dalla parte della pace nella regione”.
[1] http://www.haaretz.com/hasen/spages/1142639.html
[2] Il “Servizio di sicurezza generale” dello stato di Israele; in pratica, il servizio di intelligence per gli affari interni: http://it.wikipedia.org/wiki/Shin_Bet
[3] Dall’inglese photo-op, che sta per “photograph opportunity”, riferito alla possibilità di scattare una foto clamorosa di un politico o di un evento importante.
sei corragiosa, sei nei miei favoriti del mio blog adesso !
Grazie.
LGS
preciso che sono di genere maschile, non femminile, grazie.
Abdrea mi sembra maschile ma come avevo qualche parte visto un femminile …ma insomma non importa, grazie per suo corragio e conzapevolezza…