Shulamit Aloni: siamo un popolo malvagio

SHULAMIT ALONI: SIAMO UN POPOLO MALVAGIO

Di Naama Lanir, 29.11.2009[1]

L’ex leader del partito Meretz[2] Shulamit Aloni ha detto Domenica a Ynet, nel giorno del suo 81° compleanno, di essere scontenta della situazione dello Stato d’Israele[3].

“E’ dura oggi per me dire una parola carina sullo stato”, ha detto. “Siamo in grande difficoltà, moralmente e socialmente, come pure per quanto riguarda la politica e il diritto”.

Aloni ha precisato dicendo di essere rimasta delusa dal fatto che il governo della destra stia facendo la maggior parte delle cose della sinistra, e ha fornito l’esempio della recente decisione di congelare per 10 mesi le costruzioni delle colonie.

“La Destra ha due mani sinistre, ma oggi la Sinistra non esiste nemmeno”, ha detto.

Ha anche condannato quelli che si oppongono allo scambio di prigionieri per liberare il soldato rapito Gilad Shalit[4].

“Nessuno dovrebbe tirare fuori questa sciocchezza del ‘sangue sulle mani’. Dal 2000, con lo scoppio della seconda intifada, abbiamo ucciso migliaia di persone. Anche noi abbiamo sangue sulle nostre mani”, ha detto.

“Dobbiamo immediatamente liberare quelli che sono stati richiesti (da Hamas)[5]”, ha proseguito. “Dopo che li avremo rilasciati, Israele li potrà tenere d’occhio”.

Aloni si è anche scagliata contro quei coloni che distruggono in Cisgiordania i boschetti di ulivi dei palestinesi. “E’ contro ogni morale, persino contro l’halacha”, ha detto. “L’halacha dice: Non distruggerai gli alberi che portano frutti”.

L’ex importante politica ha aggiunto: “Siamo un popolo malvagio. Quello che stiamo facendo in Cisgiordania è peggio di tutti i pogrom fatti agli ebrei”. Ma ha precisato la sua dichiarazione dicendo di “non riferirsi ai nazisti ma ai cosacchi”.

Aloni ha anche condannato Israele per il suo atteggiamento verso l’amministrazione Obama: “Ci forniscono sostegno, armi e donazioni”, ha detto.

“L’amministrazione americana non vuol dire come ci considera, ma siamo fortunati che vi sia una lobby ebraica così grande, che fa in modo che il sostegno nei nostri confronti venga mantenuto. Chiunque vuol far vedere che con gli ebrei va tutto bene, perché nessuno vuole essere accusato di antisemitismo”.

Aloni ha proseguito criticando il Ministro della Difesa Ehud Barak[6], definendolo “l’uomo più pericoloso” e “tronfio”. Tuttavia, ha avuto una parola gentile per il Primo Ministro Benjamin Netanyahu[7]: “Qualche volta riflette ancora sulle cose”, ha detto.

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