BRUTALE CENSURA NELLA MAGGIOR PARTE DEI PAESI EUROPEI[1]
In Germania è ok, ad esempio, dubitare dello Spirito Santo – ma non dell’Olocausto!
I reati d’opinione in Germania vengono definiti di solito “…diffamare la memoria dei morti”. Una difesa di tipo forense o documentario non viene permessa. La punizione di un reato d’opinione può comportare fino a cinque anni di prigione!
Persino gli avvocati difensori rischiano di essere penalmente incriminati, condannati e incarcerati – se osano difendere i loro clienti offrendo prove forensi e documentarie che l’”Olocausto” non è un fatto “ovvio”.
[1] http://www.zundelsite.org/cartoons/bird_in-cage.html
un'autentica vergogna per la Germania odierna è la condanna di Sylvia Stolz, dove il tribunale "tedesco" prima non acquisisce le prove fornite dalla difesa per dimostrare che il cosiddetto olocausto non può essere considerato un "fatto notorio" e poi utilizza quegli stessi elementi per stabilire che la Stolz è una negazionista.
siamo alla negazione del diritto e del giusto processo…
Dio li punirà !
Daltanius
Sarebbe interessante sapere la percentuale di ebrei ebrei tedeschi presenti nelle istituzioni:nell'ambito della grande politica,della giustizia a alto livello e nei centri di comando della polizia. Forse una spiegazione plausibile alle leggi assurdamente colpevolizzanti- se è vero che mediamente 15.000 cittadini tedeschi vengono condannati al carcere per opinioni sull'olocausto contrarie alla sacra vulgata-.