La lettera revisionista di Ian MacDonald

La lettera revisionista di Ian MacDonald

Ian Verner MacDonald è un ex diplomatico canadese: vale a dire che conosce il destino che il suo paese ha riservato al suo semi-compatriota, il tedesco-canadese Ernst Zündel, che sta per trascorrere il suo 7° Natale in prigione (in Germania).
Ma Ian MacDonald si è preso il disturbo di studiare il dossier revisionista ed ecco la lettera che ha coraggiosamente indirizzato, il 19 Dicembre, al capo-redattore del più grande quotidiano canadese di lingua inglese, con sede a Toronto e distribuito in tutto il Canada:

Lettera al capo-redattore del “Globe and Mail”[1]
Toronto
19 Dicembre 2009

Gentile signore,

Re: Auschwitz: Campo di lavoro o centro di sterminio?

Toby Trompeter Kruman (Lettere, 19 Dicembre 2009) afferma che Auschwitz fu un “campo di sterminio” e che “gli ebrei costituirono quasi il 90% di tutti i gasati”.

Grazie alla massiccia propaganda sionista – 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana – dei passati 50 anni, l’opinione pubblica dell’America del Nord, in generale, non mette in dubbio una tale dichiarazione. Nondimeno, sta crescendo l’opinione – un’opinione colta, che si basa su ricerche scientifiche e demografiche – che il presunto “sterminio da parte dei nazisti di 6 milioni di ebrei, principalmente nelle camere a gas”, non abbia avuto luogo e che fosse intrinsecamente impossibile.

Costoro citano l’impossibilità, da parte dei sostenitori dell’Olocausto, di produrre prove che non siano le sensazionalistiche, contraddittorie e opportunistiche “testimonianze oculari”, e affermano che neppure un ebreo sia stato gasato (eccetto forse quei pochi che hanno condiviso la cuccetta con Elie Wiesel) e l’impossibilità di spiegare come il famoso “piccolo resto di ebrei dell’Europa dell’est in cerca di un rifugio sicuro in Palestina” sia diventato un torrente di 4.6 milioni (tutti certificati da un’agenzia ebraica come “autentiche vittime dell’Olocausto”) quando il governo tedesco annunciò la disponibilità di lucrosi risarcimenti.

Dopo la prima guerra mondiale, il governo inglese costituì una commissione per esaminare le molte storie di atrocità che erano circolate per nutrire l’odio contro la Germania. Tutte si dimostrarono false. Nessuna commissione del genere venne costituita dopo la seconda guerra mondiale, lasciando i tedeschi con un complesso di colpa assai pesante e corrosivo e tutti noi con pregiudizi distorti, se non addirittura velenosi. In realtà, molte atrocità vennero commesse durante la seconda guerra mondiale ma, secondo ogni ragionevole metro di giudizio, gli Alleati furono di gran lunga i peggiori criminali.

Come sempre,
Ian V. MacDonald

[1] http://groups.google.com/group/misc.activism.progressive/browse_thread/thread/31906d9e99912952/8283a42234d1da8b?lnk=raot&pli=1

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